Tra la signora dell’Amarone e la Borgogna è amore vero. L’azienda guidata da Marilisa Allegrini ha scelto di rivolgere nuovamente lo sguardo alle eccellenze del vino d’Oltralpe per arricchire la propria offerta distributiva. Portando un altro prestigioso pezzo di Francia sul mercato italiano e condividendo così questo suo “vrai amour” con tutti i wine lovers del Bel Paese. Annunciata, infatti, la partnership che dall’inizio di questo 2020 lega l’azienda vitivinicola veronese e Thibault Liger-Belair, realtà che produce e commercia vino a Nuits Saint-Georges.

Cinque diamanti biodinamici di Borgogna

A far data da quest’anno, il gruppo Allegrini è diventato importatore e distributore nel mercato italiano del Domaine in Borgogna guidato da Thibault Liger-Belair. Una realtà che può contare su un patrimonio viticolo di 7,5 ettari distribuiti in cinque comuni di una tra le più amate aree vinicole mondiali, con terreni coltivati secondo i principi dell’agricoltura biodinamica. Thibault Liger-Belair annovera prestigiosi vigneti nei Grand Cru Corton “Clos du Roi”, Clos Vougeot, Charmes-Chambertin “Aux Charmes”, Corton Charlemagne “Les Languettes” e Richebourg.
Tra parcelle e sfumature del terroir

(Marilisa Allegrini).
Particolarmente soddisfatta della nuova partnership con Thibault Liger-Belair, Marilisa Allegrini: “Dopo il grande successo riscontrato con Olivier Leflaive, che importiamo dal 2018, per noi questa distribuzione rappresenta un ulteriore passo avanti che ci consente di mettere a disposizione della nostra clientela un’altra perla della produzione della Borgogna. In questo caso principalmente di vini rossi, con un produttore che ne è considerato un’eccellenza”. Il perché dell’intesa tra produttori è spiegato dalla stessa signora dell’Amarone: “Ci accomuna a Thibault una filosofia produttiva che consiste nel dare la giusta valorizzazione alle peculiarità di ogni parcella della tenuta e dunque una particolare attenzione alle sfumature più dettagliate del terroir”.
La storia di Thibault Liger-Belair

La storia della famiglia Liger-Belair prende il via nel 1720, anno di fondazione di quella che nei secoli è diventata una delle più celebri realtà vinicole di Borgogna. Thibault, attuale presidente del Domaine, ha fatto il suo ingresso in cantina nel 2001, dopo aver svolto studi in viticoltura ed enologia e aver maturato prime esperienze legate alla comunicazione e al business del vino. Il suo metodo di vinificazione risulta diverso di anno in anno, poiché viene adattato in base alla qualità e alle caratteristiche delle uve di ciascuna singola annata. Come, infatti, ama ripetere: “Il mio obiettivo era, ed è tuttora, quello di produrre i migliori vini applicando rigorosamente principi biodinamici e senza mai scendere a compromessi sulla qualità. Ho iniziato nel 2002 e ogni annata mi ha insegnato lezioni diverse: tuttavia, la lezione comune è rispettare sempre la natura e il suolo e non pensare mai di essere superiori a Madre Natura, che avrà sempre l’ultima parola”.
Il primo amore in Borgogna: il precedente dell’intesa con il Domaine Olivier Leflaive

Non è, come si diceva, una semplice infatuazione, ma un vero amore quello della signora dell’Amarone per la Borgogna. Il gruppo Allegrini, infatti, già dal 2018 è partner sul mercato italiano di un’altra tra le più prestigiose cantine della nota area: il Domaine Olivier Leflaive. Realtà di eccellenza del vino d’Oltralpe, gestisce 20 ettari di proprietà – tra cui Premier Cru “Abbaye de Morgeot”, “Clos Saint Marc”, “Les Pucelles”, “Les Folatières”, Meursault “Blagny Sous Le Dos d’Âne” e “Les Poruzots”, oltre ai Grand Cru Batard-Montrachet e Chevalier-Montrachet – e una Maison che vinifica uve provenienti da 80 ettari di vigneti di altri conferenti. Oltre alle produzioni in Borgogna, al Domaine Olivier Leflaive fa riferimento anche il brand di Champagne Valentin Leflaive, frutto di un progetto condiviso con Erick De Sousa ad Avize.