[Aggiornamento 24/02/2020]: Abbiamo ricevuto dagli organizzatori di Live Wine e condividiamo il seguente annuncio:
“In seguito all’emergenza sanitaria provocata dal Coronavirus Covid-19, la Regione Lombardia con un’ordinanza ha dato disposizione di sospendere tutte le manifestazioni pubbliche e private.
Di conseguenza l’edizione di Live Wine 2020, prevista per i giorni 1-2 marzo prossimi, non potrà tenersi”.
Il vino naturale è una cosa seria. E a Milano, per il sesto anno consecutivo, alcuni dei principali artigiani di questo movimento si sono dati appuntamento in occasione di Live Wine 2020. L’evento da non mancare, per gli appassionati di un genere che, giorno dopo giorno, guadagna consensi ed estimatori. Il ritrovo è al Palazzo del ghiaccio di via Piranesi 14. Le date in cui tenere ben libera l’agenda: domenica 1 e lunedì 2 marzo.
Di cosa parliamo quando parliamo di Live Wine
La 2020, sarà la sesta edizione di Live Wine. Ma di cosa stiamo parlando? Di una due giorni tra banchi di assaggio, degustazioni guidate, talk e presentazioni. Al centro: il variegato mondo del vino artigianale naturale. Una rassegna di prodotti e produttori senza filtri, in cui a emergere sono le storie degli uomini e delle donne che stanno realmente dietro la bottiglia. Il bello di Live Wine è, d’altronde, proprio questo: la possibilità d’incontrare vis à vis gli artisti della vigna, quelle cantine – più o meno piccole – che della schietta autenticità hanno fatto il loro credo.

Chi ci sarà e perché non mancare

Ai banchi di assaggio, a Live Wine 2020, confermata una selezione di circa 150 cantine italiane e internazionali. Una passerella di nomi celebri ed emergenti in ascesa, che sul palcoscenico milanese potranno brillare davanti a un pubblico di esperti appassionati, ma soprattutto semplici neofiti. La sesta edizione della kermesse vanterà poi un’importante ospite d’onore: Alice Feiring. Se il nome non vi dice nulla, non temete. Si tratta della principale testimonial della corrente naturale all’interno del panorama dei wine writer. La giornalista, infatti, ha dedicato il suo ultimo libro al vino che non ammette compromessi (“Vino naturale per tutti”, Slow Food Editore) e, a Milano, parteciperà al momento di confronto della tavola rotonda su “Il futuro del vino naturale”, insieme ad Elena Pantaleoni (produttrice di vini in Val Trebbia), Pietro Vergano (proprietario del ristorante Consorzio di Torino) e Thierry Puzelat (produttore e importatore francese).
Live Wine “fuori salone”
Come sempre, però, un sorso vale più di un discorso. Ecco, allora, che nel corso di Live Wine 2020 in agenda sono fissati due focus territoriali, con relative degustazioni guidate: sotto i riflettori, la Loira e i rossi della Lombardia. Nei giorni del Salone – tra sabato 29 febbraio e lunedì 2 marzo –, alcune enoteche e ristoranti della città ospiteranno, poi, gli eventi di Live Wine Off, un vero e proprio “fuori salone” che non si prende troppo sul serio e all’insegna di serate festose, cene e degustazioni con i produttori.
Un appuntamento per assaggiare vino e capirne qualcosa in più

Live Wine è davvero un appuntamento per tutti e aperto innanzitutto ai curiosi. Dal 2015 a oggi, infatti, il format scelto per la manifestazione ha sempre avuto il pregio di includere e avvicinare al vino ampliando gli orizzonti dei consumi. Il taglio internazionale e la divulgazione culturale sono, d’altronde, due fondamentali capisaldi della kermesse. Oltre ai banchi di assaggio, dove si può conversare liberamente con i produttori, ci sono degustazioni guidate, incontri di approfondimento, presentazioni di libri e una sezione di banchi dedicata al cibo, con produzioni artigianali spesso di nicchia.
Alla scoperta del vino naturale
Non è facile ingabbiare il vino naturale nei tradizionali canoni di una definizione ufficiale. Quel che si può dire, è che richiede un metodo agricolo biologico o biodinamico (cioè senza sostanze chimiche di sintesi) e in cantina esclude l’utilizzo di processi invasivi o additivi enologici (eccetto eventuali piccole quantità di solforosa). L’approccio produttivo è votato ad accompagnare l’uva nelle sue trasformazioni col minimo intervento possibile, in modo che il vino possa essere la più spontanea e schietta rappresentazione del territorio, dell’annata e della persona che lo produce. Il movimento dei vignaioli naturali, oggi, sta uscendo dalla nicchia e Live Wine, da sei anni, rappresenta una delle occasioni principe per ottenerne uno spaccato completo e appassionante.
Live Wine 2020: tutto quel che c’è da sapere

Dove: Palazzo del Ghiaccio | via G.B. Piranesi, 14 – Milano
Quando: domenica 1 marzo, dalle 12.00 alle 20.00 | lunedì 2 marzo, dalle 10.00 alle 18.00
Quanto costa: biglietti acquistabili Online oppure sul posto | Intero: 25 euro – Soci Ais: 20 euro | Operatori: 15 euro
Più info: www.livewine.it | Hashtag ufficiale per l’evento: #livewinemilano
Gli eventi da segnare in agenda
I focus territoriali (a numero chiuso e prenotabili sul sito, fino a esaurimento posti)
Degustazione guidata “I vini della Loira” | Domenica 1 marzo, ore 14 | Le cantine protagoniste: Le Clos du Tue-Boeuf, Domaine du Moulin, Domaine Pierre Oliver Bonhomme, Domaine Complemen’Terre, Les Capriades, Domaine Bio Coste, Domaine Jousset
Degustazione “Rossi della Lombardia” guidata da Giorgio Fogliani | Domenica 1 marzo, ore 17.30 | Le cantine protagoniste: Il Pendio e Cà del Vent (Franciacorta), Enrico Togni (Valcamonica), Barbacàn (Valtellina), Barbacarlo e Piccolo Bacco dei Quaroni (Oltrepò pavese), Josef (Garda Colli Mantovani)
I talk per saperne di più
Domenica 1 marzo, ore 16.00 | Presentazione del libro “Vino naturale per tutti” di Alice Feiring | Alla presenza dell’autrice. Conduce: Paolo Camozzi (Slow Food Editore)
Lunedì 2 marzo, ore 14.30 | Tavola rotonda “Il futuro del vino naturale” | Conduce e modera: Diletta Sereni (Munchies Italia)