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Vinitaly slitta a giugno, più del Coronavirus potè Trump

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[Aggiornamento 03/03/2020, ore 19:20] Radio mercato: le indiscrezioni arrivano direttamente da Parma. Anche Cibus sarebbe pronta ad alzare bandiera bianca. Slitterebbe, dopo Vinitaly, l’appuntamento previsto dall’11 al 14 maggio. A breve dovrebbe arrivare la comunicazione delle nuove date.

Non è bastata la conferma scritta di settimana scorsa, datata 26 febbraio. Vinitaly ha dovuto cedere alle pressioni di Trump, più che del Coronavirus. E così il principale evento italiano dedicato al vino, che sarebbe dovuto tenere nei padiglioni di VeronaFiere, è stato rimandato da metà aprile a metà giugno. Per la precisione aprirà i battenti il 14 giungo fino al 17 giugno. Lo slittamento di Vinitaly si somma alla medesima decisione degli organizzatori di Dusseldorf per Prowein, ossia il riferimento internazionale dedicato al vino anch’esso rimandato da metà marzo a giugno.

Giovanni Mantovani, dg di VeronaFiere, organizzatrice di Vinitaly
Giovanni Mantovani, dg di VeronaFiere

Non sono bastate nemmeno le rassicurazioni di Giovanni Mantovani. Il 26 febbraio il direttore generale di VeronaFiere aveva dichiarato: “Il mondo del vino italiano già in passato ha dato un segnale positivo di svolta. Veronafiere è convinta che, anche in questa occasione, il settore potrà contribuire alla ripresa della nostra economia e a rilanciare un clima di fiducia nel Paese. Siamo consapevoli delle difficoltà del momento e dell’immagine distorta dell’Italia percepita all’estero, ma siamo persuasi che l’emergenza rientrerà consentendoci di organizzare regolarmente la manifestazione, che rappresenta il traino per il vino italiano nel mondo”.

Purtroppo la decisione presa in modo repentino e in una manciata di ore è conseguenza delle parole di Trump. Una pressione che ha ulteriormente destabilizzato le certezze dell’ente fieristico, già messo a dura prova dal diffondersi del Coronavirus. A dire che l’operazione di lobby attuata sulle principali linee aree statunitensi (il bando dei voli verso il nostro Paese è in vigore fino al 24 aprile) ha avuto più incidenza del tanto temuto Covid-19.

Insieme con Vinitaly slittano anche Enolitech e Sol&Agrifood, oltre all'anteprima Opera Wine, il gran galà organizzato con Wine Spectator
Insieme con Vinitaly slittano anche Enolitech e Sol&Agrifood, oltre all’anteprima Opera Wine, il gran galà organizzato con Wine Spectator

L’edizione 2020 di Vinitaly

Dunque a giugno saranno presenti, probabilmente in gran parata, le oltre 4.600 aziende espositrici, provenienti da più di 40 Paesi produttori, per partecipare ai 400 eventi in 4 giorni nei quali si dipanerà la travagliata edizione 2020 di Vinitaly. Che, come sempre, ospiterà degustazioni tecniche, prestigiose verticali, walk around tasting e focus sui principali mercati. La sospensione è solo temporanea e congiunturale, non è un annullamento. Sia ben chiaro: “Condivido la scelta di confermare #vinitaly La difficoltà che vive il nostro agroalimentare va affrontata con scelte capaci di dare nuova forza alle imprese e ristabilire la serenità e la fiducia dei cittadini e di chi si impegna per valorizzare e promuovere il #madeinItaly“, questo il commento su Twitter di Teresa Bellanova, ministro delle politiche agricole alimentari e forestali.

Il precedente delle altre fiere

Febbraio 2020 passerà alla storia più per le conseguenze del Coronavirus che per il virus stesso. In 29 giorni sono state cancellate decine di eventi (tra cui quello di Facebook dedicato a partner e sviluppatori), fiere e manifestazioni. A iniziare dalla clamorosa scelta attuata dalla Gsma che organizza il Mobile World Congress 2020, il principale appuntamento mondiale legato alla mobile technology.

Anche in questo caso, l’annullamento dell’evento che di solito si tiene a Barcellona è avvenuto nel giro di una manciata d’ore, dopo una serie di giorni costellati da rassicurazioni (da una parte) e plateali retrofont dalle aziende espositrici (dall’altra). Una situazione schizofrenica che ha avuto un unico esito: rimandare l’evento al 2021. Per fortuna, con le fiere del vino non sarà così. Per la cronaca, insieme con Vinitaly slittano anche Enolitech e Sol&Agrifood, oltre all’anteprima Opera Wine, il gran galà organizzato con Wine Spectator.

Le fiere sono ancora uno strumento utile per il business? Sì, e vi spieghiamo perché in questo articolo approfondito sul nostro sito iGizmo.it, parte del network di Nelson Srl.

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