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Rinvio di Vinitaly: i protagonisti del settore fanno da sponda a VeronaFiere

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La notizia di ieri dello spostamento di Vinitaly, Enolitech e Sol&Agrifood al 14 al 17 giugno non ha lasciato indifferenti i protagonisti del settore. Una decisione inevitabile, vista l’incertezza dell’attuale scenario, ma un ennesimo colpo duro per il comparto, i cui eventi principe sono stati rimandati a mesi di distanza da quando inizialmente previsti in agenda. E se Prowein, a oggi, ancora latita in tema di nuove date, quantomeno Vinitaly sta gestendo la situazione in maniera da ovviare il più possibile i disagi. Tanto che Veronafiere ha attivato immediatamente una task force di assistenza per i propri clienti impegnati nella riorganizzazione dell’appuntamento veronese e d’incoming per garantire la presenza di buyer e operatori professionali qualificati.

Ora tutti uniti: il messaggio del made in Italy in vista di giugno

Rilanciare con forza l’attenzione dei mercati internazionali e l’immagine dell’Italia. Questo uno degli obiettivi del Vinitaly di giugno, come spiega Giovanni Mantovani, il direttore generale di VeronaFiere
Rilanciare con forza l’attenzione dei mercati internazionali e l’immagine dell’Italia. Questo uno degli obiettivi del Vinitaly di giugno, come spiega Giovanni Mantovani, il direttore generale di VeronaFiere

Giovanni Mantovani, il direttore generale di VeronaFiere evidenzia in una nota quali sono i propositi per giugno: “Vinitaly, insieme ad OperaWine, si svolgerà in un contesto temporale in cui grandi eccellenze del made in Italy, quali Cosmoprof e Salone del mobile, per esempio, avranno il compito di rilanciare con forza l’attenzione dei mercati internazionali e l’immagine dell’Italia. In questo frangente ringraziamo le aziende per la fiducia che ci stanno dimostrando”. E L’unità d’intenti traspare anche dalla decisione che, si spiega sempre da VeronaFiere, è stata frutto di un’attenta analisi dei dati disponibili oltre che dell’ascolto delle posizioni degli stakeholder del mercato, incluse le principali associazioni di settore: Unione Italiana Vini, Assoenologi, Federvini, Federdoc, Federazione vignaioli indipendenti e Alleanza delle Cooperative settore vitivinicolo.

Vinitaly è stata frutto di un’attenta analisi dei dati disponibili oltre che dell’ascolto delle posizioni degli stakeholder del mercato
La decisione presa da VeronaFiere su Vinitaly è stata frutto di un’attenta analisi dei dati disponibili oltre che dell’ascolto delle posizioni degli stakeholder del mercato

Le dichiarazioni dei protagonisti sul rinvio di Vinitaly

Condividiamo in pieno le scelte di Veronafiere, sia per quanto riguarda la decisione presa, sia per la relativa collocazione temporale insieme ad altri grandi eventi come Cosmoprof di Bologna e il Salone del Mobile di Milano, che daranno un segnale importante per la ripresa del Paese”. Questa la voce di Ernesto Abbona, presidente Unione italiana vini.

Sandro Boscaini, presidente Federvini, commenta: “Occorre dare un messaggio forte al Paese. Se agiamo uniti nel contesto dello spostamento di data, non solo di Vinitaly, ma di altri grandi eventi internazionali che si svolgeranno in Italia a giugno, potremo contribuire in modo corale al rilancio dell’immagine positiva che merita il made in Italy”.

Sulla stessa onda Riccardo Cotarella, presidente di Assoneologi: “La decisione assunta da Veronafiere su Vinitaly e supportata dalle associazioni della filiera, deriva da considerazioni intelligenti e imprenditoriali. Non si può immaginare un Vinitaly fiore all’occhiello del settore vitivinicolo italiano, nonché evento che tutto il mondo ci invidia, ridimensionato più o meno fortemente nelle presenze di operatori che al momento danno previsioni non soddisfacenti. Questo significa tutelare l’operatività dei nostri produttori e allo stesso tempo proteggere l’immagine del vino italiano e di Vinitaly nel mondo”.

Anche i tanti piccoli produttori supportano la scelta degli organizzatori della kermesse veronese, come sottolinea Matilde Poggi, presidente Federazione italiana vignaioli indipendenti: “Siamo d’accordo con Veronafiere sulla necessità di modificare le date in calendario di Vinitaly. Giugno è l’ultima data utile per un evento sul vino. Come Fivi siamo comunque pronti ad un grande impegno per partecipare, dal momento che questo mese è dedicato tradizionalmente alle lavorazioni in vigna”.

Luca Rigotti, coordinatore settore vino di Alleanza Cooperative, evidenzia che ora è il momento di rimboccarsi le maniche e ripartire: “Condividiamo la scelta di Veronafiere per lo spostamento delle date di Vinitaly. Ora lavoriamo assieme alla fiera affinché il mondo del vino possa dare un messaggio positivo all’economia nazionale”.

La chiusura è di Riccardo Ricci Curbastro, presidente Federdoc: “La nostra posizione è di non dare messaggi negativi al mercato, specie in un momento cruciale per il sistema Paese e per il settore. La situazione negli ultimi giorni è stata diversa da quella sperata e per questo ci sentiamo di condividere la scelta di Veronafiere e di stare sulla stessa linea di Vinitaly, pur consapevoli che ci sarà molto da fare”.

Le fiere sono ancora uno strumento utile per il business? Sì, e vi spieghiamo perché in questo articolo approfondito sul nostro sito iGizmo.it, parte del network di Nelson Srl.

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