Dopo una settimana di isolamento forzato, è tempo di fare un punto su come il mondo del vino sta vivendo l’emergenza Coronavirus. In un generale proliferare di smart working, innanzitutto. E di appelli all’insegna dell’hashtag #IoRestoACasa e #AndràTuttoBene. Ma anche di gioiose iniziative online che invitano i consumatori confinati tra le quattro mura domestiche a non darsi per vinti e a non smettere di brindare nel segno del #IoBevoACasa.
Quando bere bene fa bene

Il boom della spesa online è ormai generalizzato. Se da una parte rappresenta una nuova necessità, legata alle indicazioni di non uscire, soprattutto per le fasce più a rischio, dall’altra sta mettendo a dura prova la tenuta di un mondo in crescita, ma che certo non si attendeva di dover sopperire a carichi e volumi di lavoro pari a quelli cui oggi è chiamato a rispondere. E il vino non è da meno in tema. Dei giorni scorsi la notizia che l’app milanese Wine Livery ha fatto registrare nelle ultime due settimane un +25% sulle vendite, un valore che raddoppia in città come Milano, Torino o Bologna. Ma tutto il mondo dell’e-commerce è attivo e in fermento. Come anche tante enoteche, che si sono attrezzate per rimanere aperte ed effettuare consegne a domicilio in zona su prenotazione, non tirandosi indietro nel servizio ai clienti. Tra le molte iniziative che puntano ad agevolare bisogni e necessità degli italiani, una citazione speciale la dedichiamo al portale Tannico: se da una parte, in collaborazione con diverse cantine italiane e internazionali di prestigio (Cà Maiol, Ca’ del Bosco, Cantine Ferrari, Cantine Pellegrino 1880, Casa Rojo, Castello Banfi, Contadi Castaldi, Famiglia Olivini, Feudi di San Gregorio, Frescobaldi, Hofstätter, Kettmeir, Lamole di Lamole, Masciarelli, Mesa, Moët Hennessy, San Leonardo, Santa Margherita, Tasca d’Almerita, Tommasi e Torre Mora), ha deciso di donare all’Asst Fatebenefratelli Sacco 1 euro per ogni bottiglia acquistata da una speciale selezione solidale, dall’altro ha reso gratuita la spedizione anche per gli ordini più piccoli dal suo catalogo, senza alcun limite di spesa.
Solidarietà, sicurezza, smart working
E i produttori come stanno affrontando questo periodo di forzato stand by? Andando avanti, a scartamento ridotto nella più parte dei casi, ma con grande fiducia. Si lavora in vigna e in cantina, non dimenticando di mantenere vivi i contatti business che il mancato appuntamento con Prowein e il rimando di Vinitaly hanno temporaneamente ridotti. Per il resto: smart working e aggiornamento, dove è possibile, spostamenti ridotti, dove necessario, massima sicurezza sui luoghi di lavoro e vicinanza ai propri clienti, soprattutto di quel settore Horeca che oggi soffre per la forzata chiusura della maggioranza dei locali.
Risposte concrete a bisogni concreti: i casi Schenk, Tollo, Terre d’Oltrepò

Tra le aziende del vino ad aver adottato speciali misure per continuare il lavoro, Schenk Italian Wineries di Ora (Bz). “La produzione continua regolarmente senza variazioni o ritardi”, ha annunciato l’amministratore delegato, Daniele Simoni, nei giorni scorsi, “con doppio turno su due linee e logistica in entrata ed uscita, mettendo in campo tutte le precauzioni necessarie. Lo stesso vale per la produzione del Prosecco Superiore Docg Bacio della Luna, con sede a Vidor (Tv)”. L’unione fa la forza: questo l’assunto dell’abruzzese Cantina Tollo, che per far fronte alle difficoltà del momento ha deciso, laddove possibile, di favorire lo smart working. Ma non solo: l’azienda ha deciso di abolire il porto franco per il settore Horeca. I clienti, distribuiti in tutto il territorio nazionale, potranno così ordinare anche piccole quantità di vino senza dover sostenere il costo del trasporto, che verrà addebitato al gruppo vitivinicolo. “In questo momento così delicato sia per la salute pubblica che per l’economia, pensiamo che l’unione e il mutuo aiuto siano davvero dei punti di forza, i cardini da cui ripartire”, spiega Tonino Verna, numero uno di Cantina Tollo e medico chirurgo all’Ospedale Gaetano Bernabeo di Ortona. “Agevolare il lavoro e preservare la salute dei nostri collaboratori, oltre che dare una mano al settore della ristorazione e del turismo già in difficoltà è, ora, una nostra priorità”. Si schierano dalla parte dei propri clienti anche Terre d’Oltrepò e La Versa. Il presidente Andrea Giorgi, invitando tutti a rispettare scrupolosamente le disposizioni del Governo, sottolinea: “Chi avesse bisogno di prodotto in bottiglia può semplicemente chiamare in cantina e gli ordini gli saranno spediti con promozioni particolari per ovviare al disagio. In più, per i winelover, abbiamo potenziato da alcune settimane il sito internet di La Versa, nell’apposita sezione e-commerce sono acquistabili tutti i nostri prodotti in bottiglia. In quanto le merci, come più volte sottolineato in queste ore dalle autorità, possono viaggiare senza problemi. Chi avrà bisogno il vino sfuso lo potrà acquistare, rispettando ingressi contingentati, in cantina a Broni e a Casteggio utilizzando tutti i presidi che abbiamo adottato per tutelare avventori e personale”.

#AndràTuttoBene: la special edition solidale Zorzettig

720 bottiglie in edizione limitata, con l’etichetta “#AndràTuttoBene” in otto lingue: per rispondere proattivamente alle necessità dell’attuale situazione di crisi, la friulana Zorzettig ha organizzato una raccolta fondi per sostenere il reparto di terapia intensiva dell’Ospedale Universitario Santa Maria della Misericordia di Udine. L’Azienda Agricola di Cividale del Friuli ha così messo in vendita (sulla piattaforma Tannico.it o scrivendo a info@zorzettigvini.it) questa special edition di Refosco dal Peduncolo Rosso, a un prezzo di 35 euro l’una, con il ricavato che servirà per l’acquisto di materiali e apparecchiature per fronteggiare l’emergenza legata al Coronavirus. Le bottiglie sono caratterizzate dalla frase “#AndràTuttoBene” in otto diverse lingue, numero fortunato in Asia, luogo in cui è iniziata la crisi, con la disposizione a cerchio delle frasi che rappresenta un abbraccio virtuale, lo stesso che al momento non è possibile scambiarsi. “Si tratta di un augurio che guarda al futuro ma che deve concretizzarsi qui e ora”, sottolinea Annalisa Zorzettig, titolare della cantina friulana. “Amiamo la nostra terra e ci siamo chiesti in che modo potessimo essere utili in questa terribile situazione”. Così è nata l’idea di un’edizione limitata personalizzata con un augurio al di là delle frontiere di tempo e spazio: “Ci piace l’idea che un genitore oggi acquisti una bottiglia per brindare con i propri figli, tra qualche anno, nella convivialità di una tavola. Ricorderemo insieme un periodo difficile, senza precedenti, ma che ci ha insegnato tanto, soprattutto ad apprezzare le piccole cose e gli affetti più cari”.
#AndràTuttoBene: il messaggio di speranza di Angelo Gaja
“Non ci fermeremo. La mia famiglia e io prendiamo questo impegno: non licenzieremo nessuno dei nostri 160 dipendenti. Anzi, ne assumeremo altri”. Il re del Barbaresco, Angelo Gaja, ha lanciato questo messaggio di speranza interpellato da Aldo Cazzullo sul Corriere della Sera. E sulle possibili ripercussioni per il made in Italy, il pensiero del produttore piemontese è netto: “Non credo ce ne saranno. Certo, per il turismo è una prova durissima”. La situazione, in ogni caso, resta seria. Ed è lo stesso re del Barbaresco a ribadirlo. A tal proposito, curiosa la spiegazione rispetto al quando se ne è reso pienamente conto: “Quando, per la prima volta nella mia vita, ho sentito Oscar Farinetti preoccupato”, ha evidenziato Gaja.

#AndràTuttoBene: il lockdown si affronta con un sorriso da Sfriso Winery
Ma la preoccupazione non deve mai lasciare spazio allo scoramento. Una testimonianza a riguardo arriva da Pier Sfriso e Reka Haros, titolari di Sfriso Winery, azienda agricola situata a Chiarano, in provincia di Treviso. La cantina, per policy, vende i propri vini direttamente a consumatori e distributori finali, senza avvalersi d’intermediazioni e destinandoli per la gran parte ai mercati esteri. L’emergenza Coronavirus, come è ovvio che sia, sta causando rallentamenti sulle attività quotidiane, ma non ha colpito l’inventiva e lo spirito dei due titolari. Ed è così, che per raccontare al mondo come si vive in tempi di lockdown, Reka e Pier hanno dato vita a un blog giornaliero tra le vigne e la cantina, in cui, tra serio e faceto, testimoniano di come si affrontano con un sorriso le difficoltà.
#AndràTuttoBene: Verona chiama Cina, le sinergie in Pasqua Vigneti e Cantine

Un’altra testimonianza che #AndràTuttoBene arriva dalla Cina. La storia è raccolta dal quotidiano veneto L’Arena a firma Francesca Lorandi e racconta della sinergia tra Pasqua Vigneti e Cantine e la sua filiale sotto la Grande Muraglia. A corto di mascherine per dare continuità alla produzione in totale sicurezza, l’azienda veronese ha chiesto aiuto ai colleghi cinesi, appena usciti dallo status di emergenza. E dall’ufficio di Dalian, dove ha sede Pasqua Asia Ltd, immediata è arrivata la risposta: un carico di 350 dispositivi per permettere alla casa madre di proseguire nell’operatività è giunto a Verona. Sulla situazione di difficoltà che sta vivendo il Bel Paese, l’amministratore delegato Riccardo Pasqua così commenta al quotidiano: “Sappiamo che solo dopo aver affrontato la salita più difficile, puoi avere la vista migliore. Crediamo che usciremo da questa crisi più forti di prima sia professionalmente che personalmente, consapevoli che abbiamo davanti a noi ancora un periodo difficile. Siamo sempre fieri di essere italiani, e ancor più in questo momento di forte stress”.
Il vero business del vino: l’appuntamento online per uno sguardo al futuro

Per concludere, la segnalazione di un evento che avrà luogo online lunedì 16 marzo a partire dalle ore 19 (ora italiana). Si tratta del webinar gratuito “The real business of wine” coordinato dal wine thinker Robert Joseph, con l’aiuto di Polly Hammond dell’agenzia neozelandese 5forests. Si parlerà di come è possibile reagire alla cancellazione o al posticipo di tanti appuntamenti cardine per il business del settore e si proveranno a fornire spunti di riflessione sul futuro del comparto a partire dalle sfide cui sarà chiamato nei prossimi mesi e anni. Tra gli invitati che condivideranno esperienze e vision, Felicity Carter, editor-in-chief Meininger’s Wine Business International, Stevie Kim, managing director Vinitaly, Jane Anson, wine writer di fama internazionale, e André Ribeirinho, Co-Founder e Ceo di Adegga.