L’idea che alleggia per anni in cantina, tra botti e bottiglie. Evoluzione è la parola che ritorna. Dare vita a un nuovo approccio enologico. Al centro del proscenio: i vini bianchi. I grandi vini bianchi friulani, per la precisione. Più nello specifico, quelli della linea Myò – Vigneti di Spessa firmati da Zorzettig Vini. Con la storica azienda vitivinicola di Cividale del Friuli (Udine), che si fa capofila del cambiamento. E così, il proposito di presentare i bianchi dopo un affinamento prolungato, non più di uno bensì di due anni, si trasforma in realtà.
Il tempo del cambiamento: appuntamento al 2021
Nel novembre 2018, inizio dell’annata agraria per i vini 2019, Annalisa Zorzettig e i suoi collaboratori, immersi nell’attività di campagna, osservano le viti e decidono che il momento è propizio per cambiare. È questo il seme che ha condotto a oggi. E a una novità dirompente: nel 2020 la cantina friulana non presenterà al mercato, e di conseguenza alle guide, l’annata 2019 dei propri vini bianchi della selezione Myò – Vigneti di Spessa. Il perché di questa scelta è presto spiegato: si vuol lasciare loro il giusto tempo per esprimersi. E allora: uscita posticipata e appuntamento in calice al 2021.

L’evoluzione della selezione Myò – Vigneti di Spessa passa oggi da una novità sostenibile
Ma per il 2020 cosa propone Zorzettig Vini? Un’ulteriore evoluzione, ma in questo caso di gamma. Una novità figlia del millesimo 2018, che mentre l’annata 2019 rimane quieta ad attendere il suo momento, rappresenterà il volto bianchista della cantina di Cividale al severo banco di prova delle guide 2020. Fa sempre parte della selezione Myò – Vigneti di Spessa la nuova espressione I fiori di Leonie. Un’etichetta che Annalisa Zorzettig dedica alla nipotina e descrive così: “Un vino schietto, sapido, pulito, fresco e sincero come la forza della natura, la purezza e la vitalità di Leonie che è il futuro, il futuro sostenibile”.

I fiori di Leonie è un’etichetta che Annalisa Zorzettig dedica alla nipotina
I fiori di Leonie si presenta
Doc Friuli Colli Orientali, I fiori di Leonie è un blend di uve Pinot Bianco, Friulano e Sauvignon provenienti dal cru Vigneti di Spessa. Ogni passaggio nella sua realizzazione lascia un’impronta di qualità. In campo, parliamo di rese contenute e particolarmente espressive delle varietà e del territorio. La raccolta è eseguita rigorosamente a mano, con un’attenta selezione dei migliori grappoli. Successivamente alla pigiatura soffice, è avviata la macerazione a freddo di 12 ore per estrarre il miglior corredo aromatico e ottenere freschezza. Le fermentazioni in tank di acciaio, separate per ogni varietà, sono seguite dall’affinamento con battonage settimanale per sei mesi in acciaio. Infine, arriva il tempo dell’assemblaggio dei tre vini, con l’ulteriore affinamento in legno piccolo per altri sei mesi e il passaggio all’imbottigliamento.

Le scelte in vigna, l’evoluzione del vino
È attraverso la sua etichetta che si racconta I fiori di Leonie. A caratterizzarla è un fiore di ciliegio, protetto all’interno del calice: a essere così rappresento è il continuo impegno dell’azienda nel tutelare il territorio con un occhio di riguardo alla biodiversità, indispensabile per l’ecosistema e per la bontà del vino. “I fiori di Leonie è in linea con le iniziative e l’attenzione crescente che la cantina riserva all’ambiente”, sottolinea Annalisa Zorzettig. “Non produciamo semplicemente vino, ma creiamo un patrimonio culturale e di valori da tramandare alle generazioni che verranno, con grande senso di responsabilità, a partire dalle scelte in vigna”. Scelte: o evoluzioni, dipende dalla prospettiva dell’osservatore.