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DL Semplificazione: app, satelliti e facilitazioni per la produzione enologica

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Anche l’agricoltura italiana ha trovato il suo “orticello” di provvedimenti all’interno del DL Semplificazione varato dal governo qualche giorno fa. Le novità non mancano, tra lacci e lacciuoli che (finalmente) sembrano essere stati sciolti, anche nell’ambito vinicolo. Il tutto combinato con una maggiore accelerazione sul versante delle applicazioni e dei sistemi digitale.

Parcelle agricole: arriva un sistema unico per identificarle

In capo a tutto c’è un intervento per così dire di riorganizzazione e riassetto che coinvolge tanto sull’anagrafe delle aziende agricole, quanto sul Sian, ossia il Sistema Informativo Agricolo nazionale. Proprio per quest’ultimo, è stato istituito un sistema unico per identificare le parcelle agricole, che sarà operativo dopo il varo di apposito decreto del ministero delle Politiche Agricole, puntando sull’evoluzione delle applicazioni digitali. In sostanza, app di geolocalizzazione e satelliti, che serviranno anche a gestire meglio i controlli e applicare in modo appropriato le eventuali sanzioni. In tal senso, sul versante biologico, il DL Semplificazione modifica il regime connesso al Dlgs 20/2018, esonerando chi è stato multato mentre operava in territori colpiti da calamità naturali o oggetto di restrizioni sanitarie.

DL Semplificazione e produzione enologica

Un passaggio di indubbia importanza del DL Semplificazioni riguarda il mondo vinicolo e la produzione enologica italiana. La ragione? Con un intervento sulla legge 238/2016, l’esecutivo ha deciso di sciogliere alcune briglie, mettendo in campo quattro nuove disposizioni. La prima di esse ammette la produzione di mosto cotto, anche per la commercializzazione, a seguito di una comunicazione all’ufficio territoriale competente, senza limite di tempo entro il quale agire. La seconda: sempre per quel che riguarda le tempistiche operative, saltano i limiti anche in materia di preparazione di mosti di uve fresche con alcol, vini liquorosi spumanti, bevande spiritose e prodotti aromatizzati in tutti gli stabilimenti in cui non è ammesso l’impiego di saccarosio, acquavite e alcol nella fase produttiva. La terza disposizione, invece, attiene al possesso e al confezionamento di alcolici, succhi e nettari di frutta e vini aromatizzati. Saranno possibili a seguito di apposita registrazione presso l’ufficio territoriale. La quarta, non meno importante, coinvolge le classificazioni di mosti e vino Doc o Docg. Il DL Semplificazione ne permette l’imbottigliamento anche al di fuori della zona geografica di pertinenza. La condizione? Qualora vi sia una dichiarazione di calamità naturale, subentrino cause di forza maggiore che non permettono di osservare il disciplinare di produzione, o vengano adottate misure sanitarie.

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