L’estate, è risaputo, porta in tavola con sé un trionfo di verdure. Per piatti leggeri, colorati e fantasiosi, che domandano nondimeno i giusti abbinamenti laddove si parli di vino. Perché se un’alimentazione sana con molte verdure è importantissima non solo per mantenersi in forma e in salute, ma anche per combattere gli effetti della calura, un buon calice rappresenta l’ideale complemento per chi volesse viziarsi un po’ durante il meritato riposo agostano. Ecco, allora, qualche suggerimento da uno specialista in tema, una cantina per cui l’abbinamento tra cucina vegetariana e vino è da sempre un chiodo fisso: Alois Lageder.
Verdure superstar: la sfida dell’abbinamento

Al ristorante Paradeis, a Magrè sulla Strada del Vino in Alto Adige, le verdure non sono mai state considerate solo e semplicemente un contorno. “Esiste una varietà di deliziosi piatti di verdure. ll Grandorto, il nostro orto in mezzo ai vigneti, è fonte d’ispirazione per i miei piatti”, spiega Alessandro Miragoli, chef del locale con certificazione biologica situato all’interno della Tenuta Alois Lageder. Ma se la cucina vegetariana è capace di combinare in modo raffinato diversi tipi di verdure, la domanda che a un certo punto sorge è: quale vino può essere abbinato? Perché, soprattutto con le verdure crude, la scelta si configura come una vera piccola sfida.

La barbabietola tra Rosé e Pinot Noir

Non si deve disperare, tuttavia, perché a ogni verdura si riuscirà a sposare la giusta etichetta. La barbabietola, ad esempio, è ricca di vitamine, ferro e antiossidanti. E l’abbinamento varia a seconda di come la si presenterà. Mangiata cruda come carpaccio, con il suo sapore terroso ma dolce si armonizza con il Lagrein Rosé: dal profumo aromatico e fruttato, quello firmato Alois Lageder in bocca è mediamente corposo, morbido e fresco, più intenso di un normale Rosé. Se, però, con la barbabietola si decide di cucinare un risotto, magari con l’aggiunta di pecorino, gli aromi diventano più complessi e quindi è necessario optare per vini acidi, che puliscano il palato: è il caso del Mimuèt Pinot Noir, che con la sua splendida freschezza e acidità crea un perfetto equilibrio tra la dolcezza della barbabietola e il riso.
Pomodori e verdure verdi: a ciascuno il suo vino

Altro interessante abbinamento coinvolge il pomodoro, verdura acida per eccellenza e perciò più difficile da sposare al vino. Quando è proposto in compagnia, preparato come piatto alla griglia insieme a melanzane, zucchine e cipollotti, un Alois Lageder Pinot Grigio rappresenterà un ottimo connubio, grazie alla sua bassa acidità. Mentre laddove si opti per le verdure verdi, come le bietole, i delicati aromi vegetali richiederanno vini leggeri e non aromatici, come il Pinot Bianco: la giusta dose di freschezza, infatti, è l’asso nella manica in un abbinamento vegetale che va a compensare per esempio la cremosità nel caso del flan di bietole.

Non solo bianchi: quando la melanzana vede rosso
In generale, le verdure hanno un particolare feeling con il vino bianco. Ma in alcuni casi occorrerà scegliere un vino rosso per ottenere l’abbinamento migliore. Naturalmente la scelta dipende dalla preparazione. La melanzana arrostita, infatti, è con una Vernatsch – Schiava (vitigno autoctono dell’Alto Adige da cui si ricava un vino che si distingue per freschezza, leggerezza e morbidezza tannica) ben fresca e poco acida che si sposerà molto bene. Mentre la sua versione grigliata è invece con vini poco tannici e lineari come la cuvée Al Passo Del Leone Rosso (Merlot, Schiava, Petit Verdot, Cabernet) che si abbinerà al meglio. Perché è proprio vero che ogni verdura chiama il suo vino.
