Le donne del vino campeggiano fra i filari. Suona bene. Benissimo. Suona come nuova proposta: da vendemmiare in queste settimane tiepidamente italiane. Suona come musica fra i filari e i vigneti aperti che stanno raccogliendo proseliti in un mondo affascinante e in pieno sviluppo: quello del turismo esperienziale.
Una risposta al trend del turismo “viaggia da te”

Cresce il mondo del turismo “viaggia da te”. Proprio così, in questa (strana) estate e fine estate, questo particolare settore – popolato da camper e caravan – ha dimostrato di essere un mondo in crescita: sono stati oltre un milione i turisti che hanno scelto il camper per viaggiare in libertà sulle strade italiane. Così, anche le mete e le location dove soggiornare crescono e sono sempre più particolari. Come dimostra la curiosa proposta delle Donne del Vino, che hanno scommesso sul camper come mezzo più sicuro per la ripartenza del turismo post Covid, lanciando a inizio estate il progetto Donne del Vino Camper Friendly insieme al Touring Club Italiano.
Per una proposta eco-sostenibile: l’invito delle Donne del Vino

È una proposta di turismo eco-sostenibile che è piaciuta a centinaia di camperisti convinti e da convincere, quella delle Donne del Vino. Da luglio, infatti, tantissimi viaggiatori hanno approfittato dell’invito in oltre 50 aziende italiane con guida al femminile a dormire una notte fra i vigneti. Ora l’iniziativa prosegue anche in autunno, mentre tra i filari, da Sud a Nord, è in corso la vendemmia. C’è una speciale magia in questa semplice proposta, che porta davvero a contatto con la natura: quella natura che promette futuro. Così accade nel mondo del vino e – pare – anche in quello dell’enoturismo.
Il viaggio continua: alla scoperta della bellezza della vendemmia con le Donne del Vino

L’idea è partita da una friulana del vino: Elena Roppa. Ha avuto un’intuizione giusta. “Suffragata dai numeri diffusi dall’Associazione Produttori Caravan e Camper”, come spiega Donatella Cinelli Colombini, presidente dell’Associazione nazionale Le Donne del Vino che riunisce ad oggi 900 socie, “abbiamo messo insieme l’offerta dell’ospitalità al femminile con la scoperta dell’autenticità dei territori e delle persone: una proposta che piace a chi intende il viaggio come una scoperta emozionante a contatto con la natura”. Da luglio a settembre il viaggio continua: “Ora le Donne del Vino rinnovano l’invito a vivere un’esperienza unica in un momento dell’anno importante per tutte le cantine italiane: la raccolta dell’uva”, conclude Donatella Cinelli.
Il piacere slow dell’enoturismo al femminile

Sono 57 le cantine Camper Friendly delle Donne del Vino che apriranno le loro porte in vendemmia (l’elenco completo lo si può consultare sul sito dell’associazione). La proposta non è striminzita, tutt’altro: perché prevede una serie di eventi che vanno anche al di là dello shopping del vino, e comprendono attività, degustazioni all’aperto, pic-nic e trekking tra le vigne. “Quello dell’enoturismo al femminile è un mondo che corre piacevolmente lentamente, degustando fino in fondo”, sottolinea Gilda Fugazza, presidente di uno fra i più antichi Consorzi Tutela italiani, quello dell’Oltrepò Pavese. “Sembra un controsenso, invece, non è così. Alle donne spesso è affidato il compito di scegliere mete di vacanze itineranti, mettendo in campo la loro sensibilità e senso pratico allo stesso tempo: sanno trovare le soluzioni più interessanti e sono state non a caso le prime a capire e voler vivere questa tendenza di vacanza lenta, che interpreta un’esperienza naturale, improntata anche alla cura e al benessere dei sensi. Enogastronomia compresa. Il mondo del vino, avvicinato, conosciuto e vissuto dove nasce il vino, ovvero nella vigna, è la location ideale per questo genere di vacanze. E potendo scegliere: il periodo più bello in assoluto è proprio questo, durante la vendemmia”.