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Speciale fiere di autunno: si riparte da Milano capitale (del vino)

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Pronti, partenza: via. Il 3 ottobre si aprono le danze. O meglio: si riaprono dopo lo stop forzato di questi ultimi mesi. E il mondo del vino riparte da Milano. Per la precisione, dalla sua Wine Week: quella originale, che va in scena all’ombra della Madonnina per la sua terza edizione fino all’11 ottobre. Un’edizione diversa da quella che l’hanno preceduta, come è ovvio che sia dopo quanto ha caratterizzato gli ultimi mesi, ma non meno ricca. E uno spoiler lo diamo fin da subito: peccato per chi se la perderà.

Un’edizione per chi ha avuto coraggio

Coraggio: innanzitutto di ripartire. Questa la parola d'ordine al via della Milano Wine Week 2020, come ha spiegato il suo presidente, Federico Gordini
Coraggio: innanzitutto di ripartire. Questa la parola d’ordine al via della Milano Wine Week 2020, come ha spiegato il suo presidente, Federico Gordini

È un’edizione che aumenta i contenuti dedicati al pubblico e agli addetti ai lavori, si trasforma in un evento business internazionale collegando alcune importanti città del mondo dove si svolgeranno iniziative in contemporanea, rafforza la sua presenza sul territorio coinvolgendo sempre più aree di Milano e diviene al tempo stesso una grande manifestazione digitale fruibile da ogni luogo: ecco come si presenta la Milano Wine Week 2020. Una manifestazione che ritorna, forte innanzitutto del coraggio dei suoi organizzatori. Sarà, infatti, il primo evento del settore agroalimentare italiano a segnare una svolta decisiva accelerando i cambiamenti imposti dal particolare momento storico che il mondo sta attraversando. E il perché lo ha spiegato il suo fondatore e presidente, Federico Gordini, nel corso della presentazione della kermesse, mercoledì 16 settembre: “La Milano Wine Week 2020 nasce da un mettersi in discussione, avendo il coraggio di andare avanti: e il coraggio non è da tutti o per tutti”. Perché se è vero, citando il Manzoni nei Promessi Sposi che “Il coraggio, uno, se non ce l’ha, mica se lo può dare”, il team che sta dietro la settimana milanese del vino non ha mai smesso di credere nella possibilità di dare vita anche a questa terza edizione, tanto che la manifestazione andrà regolarmente in scena, dal 3 all’11 ottobre prossimi, con l’obiettivo di rafforzare il ruolo del capoluogo lombardo, al pari di quanto già avvenuto per altre eccellenze come la moda e il design, quale hub per la promozione della cultura enoica a livello internazionale nel rispetto delle limitazioni imposte a causa della pandemia da Covid-19.

Rafforzare il ruolo ddi Milano, al pari di quanto già avvenuto per altre eccellenze come la moda e il design, quale hub per la promozione della cultura enoica a livello internazionale: nel rispetto delle limitazioni imposte a causa della pandemia da Covid-19, questo l'obiettivo della Mww 2020
Rafforzare il ruolo ddi Milano, al pari di quanto già avvenuto per altre eccellenze come la moda e il design, quale hub per la promozione della cultura enoica a livello internazionale: nel rispetto delle limitazioni imposte a causa della pandemia da Covid-19, questo l’obiettivo della Mww per l’edizione 2020

Milano chiama il mondo: la svolta digital

Milano si apre al mondo anche grazie al digital, grande protagonista della Wine Week 2020
Milano si apre al mondo anche grazie al digital, grande protagonista della Wine Week 2020

Tutto questo avverrà grazie a un ampiamento degli eventi fisici, che saranno fruibili sia dal vivo, sia digitalmente tramite l’innovativa piattaforma Digital Wine Fair, la prima mai realizzata nel settore vinicolo, grazie alla quale professionisti e buyer internazionali potranno collegarsi in diretta da ogni parte del mondo per partecipare alle varie iniziative in palinsesto stando comodamente seduti di fronte al proprio laptop. Il tutto, a beneficio delle cantine e dei consorzi partecipanti che, abbattendo i confini fisici, potranno raggiungere e interagire con un pubblico business più ampio, vedendo moltiplicate le occasioni di contatto e scambio commerciale. “La Milano Wine Week di quest’anno è il frutto di un grande lavoro di cambiamento, di innovazione e di messa in discussione che, in questi mesi, ha coinvolto il nostro team, i nostri partner e le aziende e i Consorzi che ci sostengono”, sottolinea Federico Gordini, presidente di Milano Wine Week. “Il risultato sarà una manifestazione totalmente adeguata ai nuovi scenari, con delle ovvie differenze rispetto al passato, ma ricca di novità che le permetteranno di crescere anche in questo 2020, dando vita, se possibile, a un evento ancora più grande, importante e internazionale, sia pur nel rispetto delle rigide normative imposte dall’emergenza sanitaria”.

L’anima B2B della Milano Wine Week 2020

Confermato come headquarter Palazzo Bovara anche per l'edizione 2020 di Milano Wine Week
Confermato come headquarter Palazzo Bovara anche per l’edizione 2020 di Milano Wine Week

Tra le attività B2B, novità assoluta per il mondo del vino saranno i Tasting Internazionali, ovvero degustazioni esclusive – quasi 50 gli appuntamenti in calendario – rivolte ai buyer e alla stampa in collegamento digitale con pubblico fisico, che sarà in parte nell’headquarter milanese di Palazzo Bovara e in parte in una delle sette sedi estere dislocate nelle città di New York, San Francisco, Miami, Toronto, Shenzhen, Shanghai e Mosca, toccando quindi i più importanti mercati di riferimento del mondo vitivinicolo grazie alle partnership strette con Iem e Business Strategy. Parallelamente, centralizzati nello storico centro nevralgico della Milano Wine Week in Corso Venezia 51, si svolgeranno gli “assaggi” all’italiana, ovvero Masterclass e Walk-Around Tasting dedicati a operatori, stampa e buyer del nostro Paese selezionati nel canale Horeca, collegati in streaming con il quartier generale di Mww sempre attraverso la piattaforma digitale. Grazie alla funzionalità Wine Networking Hub, inoltre, tutte le aziende partecipanti potranno disporre anche di stand virtuali, in una vera e propria fiera digitale internazionale che nasce per abbattere le distanze tra produttori e operatori della filiera per mezzo di un innovativo strumento che favorisce l’incontro tra domanda e offerta.

Uno sguardo al mercato: i momenti dedicati alla formazione

Tre i momenti di formazione alla Milano Wine Week: in primis il Business Forum coi principali protagonisti del vino italiano
Tre i momenti di formazione alla Milano Wine Week: in primis il Business Forum coi principali protagonisti del vino italiano

Fruibili da remoto, in streaming e on demand, saranno anche i tre grandi momenti di formazione e networking organizzati in occasione della Milano Wine Week 2020: la terza edizione del Wine Business Forum (il 6 ottobre), realizzato in partnership con Business Strategy e coordinato da Silvana Ballotta, che si concentrerà sull’internazionalizzazione in alcuni dei principali mercati dell’export vinicolo italiano, cui si affiancherà il nuovo Shaping Wine (l’8 ottobre), realizzato in partnership con Sda Bocconi, un momento di riflessione sui trend innovativi e sull’evoluzione degli spazi fisici e virtuali del retail del mondo del vino, e la seconda edizione del Wine Generation Forum (il 9 ottobre), realizzato in collaborazione con Agivi (Associazione dei Giovani Imprenditori Vinicoli Italiani) in lingua inglese, dedicato ai “millennials” che lavorano nel settore vinicolo.

Milano si colora del vino italiano

Sei i Wine District protagonisti alla Milano Wine Week 2020 (con una probabile settima sorpresa in arrivo, Gordini dixit)
Sei i Wine District protagonisti alla Milano Wine Week 2020 (con una probabile settima sorpresa in arrivo sui Navigli, Gordini dixit)

Ma sarà il pubblico – ça va sans dire – il vero protagonista della settimana del vino in salsa meneghina. Un appuntamento che, come da tradizione, prenderà il via con il consueto brindisi inaugurale all’insegna delle bollicine di montagna delle aziende aderenti all’Istituto TrentoDoc. Questo momento, spettacolare dal vivo nelle scorse edizioni, quest’anno assumerà la forma di uno speciale flash mob digitale che coinvolgerà circa 5mila persone grazie al “delivery partner” Winelivery: enoappassionati che all’ora x (le 20,15 di sabato 3 ottobre) potranno alzare al cielo i calici in tempo reale dalle rispettive case. A restare poi confermata è l’attivazione di sei Wine District (con una probabile settima sorpresa in arrivo sui Navigli, Gordini dixit), veri e propri sodalizi tra un quartiere – con il suo circuito di bar, ristoranti ed enoteche – e un Consorzio di tutela: con l’area che sarà totalmente brandizzata dalla livrea dell’ente ad essa associato e dove sarà possibile partecipare a eventi speciali (aperitivi, cene, degustazioni), attivati in occasione della Mww, nei locali aderenti all’iniziativa. E così, il quartiere Brera – Garibaldi – Solferino sarà appannaggio del Franciacorta, il distretto Eustachi sarà presidiato dal Consorzio Tutela Vini Oltrepò Pavese, la zona di Porta Nuova sarà brandizzata dal Consorzio di Tutela del Conegliano Valdobbiadene Prosecco Docg, Isola ospiterà le iniziative del Consorzio delle Doc Friuli Venezia Giulia, Porta Romana sarà il regno del Consorzio Tutela Lugana Doc e, da ultimo ma non meno importante, il Consorzio dell’Asti e del Moscato d’Asti Docg presidierà l’area dell’Arco della Pace e Corso Sempione.

Come da tradizione consolidata, Consorzi da tutta Italia brandizzeranno i quartieri protagonisti della Mww 2020
Come da tradizione consolidata, Consorzi da tutta Italia brandizzeranno i quartieri protagonisti della Mww 2020

Dove vivere la Milano Wine Week: il circuito delle Location Partner

Cantina Urbana sarà una delle Location Partner della settimana del vino all'ombra della Madonnina
Cantina Urbana sarà una delle Location Partner della settimana del vino all’ombra della Madonnina

Ad avere un ruolo di primo piano sarà anche quest’anno il circuito delle Location Partner, che ospiteranno altrettanti eventi ideati ad hoc per la Mww: da Eataly Smeraldo a Signorvino, passando per il CityLife Shopping District e la Santeria, questi luoghi culto del panorama out of home milanese proporranno un fitto calendario di degustazioni, corsi e aperitivi lungo tutto l’arco della settimana. Ma non saranno gli unici. Come dimostra la lunga lista di locali che saranno impegnati in prima persona nell’accoglienza degli enoappassionati nel corso della settimana del vino meneghina: da Cantina Urbana a Panini Durini e Un posto a Milano, passando per The Bryan and Barry Building, Wine Mi (tour delle enoteche milanesi) e Come Home (degustazioni e cene organizzate nelle case di host e tematizzate in occasione della Wine Week), per arrivare fino a Centrale District e Hic Enoteche. Ulteriore impulso rispetto allo scorso anno sarà poi dato al coinvolgimento del mondo della ristorazione e della somministrazione, che avrà una centralità ancora maggiore con l’obiettivo di ridare nuova linfa a una categoria tra quelle maggiormente messe in ginocchio dalla crisi economica collegata alla pandemia. Centinaia di locali e ristoranti milanesi, infatti, saranno attivati nel corso della manifestazione con iniziative che diano risalto ai vini in carta: sia all’interno delle strutture, sia utilizzando i servizi di delivery.

Da Signorvino, previsti appuntamenti ad hoc per accogliere gli appassionati giunti in città per la Milano Wine Week
Da Signorvino, previsti appuntamenti ad hoc per accogliere gli appassionati giunti in città per la Milano Wine Week

Riaccendere il sacro fuoco dei fornelli anche all’ombra della Madonnina: l’impegno della Milano Wine Week

“Ripartire nel rispetto delle norme è indispensabile”, sottolinea Federico Gordini, presidente Milano Wine Week
“Ripartire nel rispetto delle norme è indispensabile”, sottolinea Federico Gordini, presidente Milano Wine Week

Era stato annunciato e l’impegno è confermato: Milano Wine Week vuole divenire un grande momento di ripartenza per il mondo della ristorazione e della somministrazione, un settore dalle cui sorti dipende il futuro del settore vinicolo. In questa direzione va anche una delle grandi novità: il progetto Wine Pairing che, presso il nuovo Babila Building by Guastoni di Corso Venezia, vedrà la partecipazione di alcuni tra i più importanti chef italiani, come Andrea Berton, Daniel Canzian, Alessandro Borghese, Wicky Priyan e Gianluca Fusto, impegnati in altrettanti story-cooking in cui dovranno costruire una propria ricetta a partire da un vino delle aziende e dei consorzi “supporter” di Mww. Con tutti gli eventi per la stampa e gli addetti ai lavori che richiederanno un accredito, mentre quelli dedicati al pubblico saranno per lo più gratuiti o a fronte di un contributo minimo, previa pre-registrazione, fino ad esaurimento dei posti disponibili. “Ripartire nel rispetto delle norme è indispensabile”, puntualizza Federico Gordini. “La nostra responsabilità di organizzatori è quella di applicare protocolli che consentano alle manifestazioni di convivere con la situazione contingente garantendo al pubblico e agli operatori esperienze di qualità nel massimo della sicurezza”.

Il programma complessivo degli eventi, aggiornato in tempo reale, lo si può consultare sul sito ufficiale della manifestazione.

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