Giunge l’annuncio dalla Costa Toscana di un nuovo nato in Tenute Lunelli. Un purosangue da sole uve Sangiovese, che porta la firma di Luca D’Attoma, enologo d’esperienza indiscussa, in primis quando si parla di vini toscani. Il nome di battesimo scelto è Solenida di Podernovo, nuova etichetta che punta a configurarsi come la massima espressione del territorio in cui prende vita.
Tra avanguardia e antiche tradizioni: l’anima di Solenida

Il Solenida Costa Toscana Igt è frutto di una rigorosa cernita delle uve Sangiovese provenienti dalla selezione massale dell’antico vigneto presente nella Tenuta, vinificate parte in acciaio e parte in anfore. Come tutti gli altri vini di Podernovo, anche la nuova etichetta è certificata biologica e proviene da vigneti “Biodiversity Friend”. “Abbiamo lavorato sulla concentrazione del vino per riuscire a esaltare le caratteristiche del territorio”, spiega Alessandro Lunelli, amministratore delegato di Tenute Lunelli. “L’aspetto più affascinante di Solenida è che rappresenta un equilibrio perfetto tra tecnologia all’avanguardia, come il progetto Animavitis – grazie al quale è possibile vendemmiare separatamente le microzone con grappoli piccoli e acini leggeri e concentrati – e antiche tradizioni, come il sovescio e la vinificazione in anfore”.
(Ph. Alice Russolo)
Un passo in avanti per Tenuta Podernovo
Dopo il lancio dell’Auritea, Cabernet Franc che nel 2019 ha conquistato subito i Tre Bicchieri del Gambero Rosso, il Solenida è un ulteriore passo avanti nel percorso di valorizzazione della Tenuta Podernovo, a partire dal territorio in cui opera, tramite l’adozione di tecniche all’avanguardia sia dal punto di vista della sostenibilità ambientale, sia della continua ricerca dell’eccellenza enologica. In questo vocato angolo di Costa Toscana, d’altronde, la famiglia Lunelli nel 2000 ha scelto di acquisire 80 ettari, di cui 40 a vigneto, nel comune di Terricciola, in provincia di Pisa, caratterizzati dalla presenza di residui fossili, conchiglie depositate oltre 3 milioni di anni fa, quando queste colline erano ancora fondale marino. E proprio a una conchiglia, Solenidae, si ispira il nome della nuova etichetta.

Solenidae 2015: l’esordio baciato da una delle annate migliori di sempre
L’annata 2015, con cui debutta questo Sangiovese in purezza, sarà ricordata in zona come una delle migliori di sempre. Il risultato è un vino rosso rubino intenso, descritto come ricco al naso, dove spiccano note di amarena e prugna, in armonia con sentori speziati. Molto pieno in bocca, con una struttura solida e una trama tannica fitta, caratteristiche di un vino importante e longevo. Lo conferma un’istituzione tra le guide internazionali del settore, Wine Advocate, che lo ha valutato in anteprima nel 2019, assegnandogli un punteggio di 91-93.
