Una start-up innovativa: si chiama Kuiri, la traduzione di “cucinare” in esperanto. Consente di avviare in poco tempo un’attività di food delivery con un investimento iniziale ridotto, disponendo di un network di professionisti per lanciare il proprio brand.
Il coworking applicato alla ristorazione

Kuiri è un servizio di kitchen sharing, paragonabile a un coworking applicato al mondo della ristorazione, che consente innanzitutto di ammortizzare i costi di inizio attività per la consegna di cibo a domicilio. In più offre una consulenza a tutto campo per sbrigare in breve tempo tutti gli adempimenti burocratici, aprire la propria cucina nel giro di un mese e ottimizzarne la gestione attraverso un sistema operativo altamente tecnologico. Infine, Kuiri mette a disposizione una rete di professionisti per curare tutti gli aspetti propedeutici al lancio del proprio ristorante virtuale. Tra questi, la formazione del personale, la comunicazione, il packaging. La pandemia ha fatto emergere il valore strategico del digitale in molti settori, compreso quello della ristorazione nel segmento del food delivery. Che, dopo il boom del lockdown, è destinato a occupare anche in futuro una fetta di mercato significativa. In questo contesto si inserisce Kuiri come servizio di shared commercial kitchen spaces per le consegne di cibo a domicilio, che offre la possibilità agli imprenditori di avviare la propria attività di food delivery con un investimento iniziale accessibile. Cioè, minimizzando i costi di affitto, personale, pulizie, tecnologia e fornitori.
Il concetto di Cloud Kitchen

La logica è quella del kitchen sharing, simile in tutto e per tutto al coworking. Nel caso di Kuiri questa logica è applicata alle Cloud Kitchen, cioè un modello di ristorante in cui un singolo operatore gestisce un laboratorio-cucina remoto, all’interno del quale sviluppa uno o più brand, esclusivamente dedicati al food delivery, che ricadono unicamente sotto la sua gestione. Con questo modello di business un singolo ristoratore può gestire più marchi (brand) o ristoranti virtuali, tutti operanti sotto lo stesso tetto, con i propri ordini provenienti direttamente dai clienti in via digitale. Con Kuiri, prima realtà a offrire questo servizio in Italia, il concetto di Cloud Kitchen va incontro a una ulteriore innovazione grazie alla costruzione di un sistema operativo 2.0 che si fonda sulla raccolta delle migliori “food-technology”: dalla fiscalità alla gestione degli ordini, anche multibrand. L’obiettivo è ottimizzarne tutti gli aspetti in tempo reale e massimizzarne l’efficienza.
Kuiri, la partenza a Milano

La sperimentazione di questo modello a dir poco avveniristico è partita da Milano. Le Smart Kitchen messe a disposizione da Kuiri, grandi all’incirca 15 metri quadrate e collocate nelle zone più strategiche della città, sono attrezzate come le migliori cucine professionali. Ma, a differenza delle Ghost Kitchen tradizionali, che non prevedono alcuna insegna, sono provviste di una vetrina dedicata con totem digitale, una finestra per il pick-up e aree comuni che comprendono una zona per il lavaggio industriale, un deposito per lo stoccaggio del secco, uno spogliatoio per il personale, una zona rifiuti e un dehors. Non solo. Ogni Smart Kitchen, oltre alla possibilità di personalizzazione in base alle proprie esigenze, potrà beneficiare della pulizia delle zone comuni, dell’accesso disponibile 24 ore su 24, della videosorveglianza, di un kitchen manager e di un servizio di assistenza costante e formazione per l’utilizzo del software gestionale e la conseguente indicizzazione dei propri brand sui migliori provider di food delivery presenti sul mercato.
I vantaggi per gli imprenditori
“Le nostre Smart Kitchen sono dotate delle più avanzate tecnologie a un costo responsabile”, ha affermato Paolo Colapietro, ceo di Kuiri. “Per tutti i nostri partner questo si traduce nel potersi focalizzare sull’ottimizzazione delle preparazioni per servire più clienti in un periodo di tempo breve, senza ostacoli burocratici e logistici. Al resto ci pensiamo noi, permettendo così a giovani imprenditori di avviare il proprio business in poco tempo. Il tutto con un investimento iniziale vantaggioso, eliminando i costi di ammortamento e offrendo una serie di vantaggi in grado di garantire un’affermazione veloce e stabile sul mercato”.
Kuiri, la rete di partner
Tutto questo sarà possibile anche grazie a un’ampia rete di partner, scelti tra i migliori e più esperti fornitori del settore food, che Kuiri ha deciso di coinvolgere nel progetto. Lightspeed offre un sistema di cassa fiscale integrato e centralizzato di ultima generazione. C’è poi Deliverect, che gestisce facilmente tutti i canali di consegna su una sola stampante. Brainpull è l’agenzia specializzata in food marketing e branding. Soul-K e Deliveristo, invece, offrono un servizio di fornitura dei migliori prodotti italiani, pronti all’utilizzo nel primo caso e da trasformare nel secondo. Quindi Odf Shop, produttore di Food Packaging sul mercato, operante nel rispetto dei principi di sostenibilità ambientale. Senza dimenticare, infine, APG e Food Genius Academy, impegnate rispettivamente a ottimizzare i costi aziendali relativi alla gestione delle risorse umane e a offrire consulenze di alto livello per il settore food & beverage.