Far parlare all’Asolo Prosecco Superiore e ai vini rossi del Montello la lingua del mondo. Con questo obiettivo Ermenegildo Giusti, imprenditore italo canadese originario dell’area, ha deciso di affidare la produzione della sua cantina alla superstar tra le enologhe italiane oggi più note: Graziana Grassini. Giunta in questi giorni nel territorio del Prosecco Superiore di Asolo e del Montello, che già Napoleone aveva intuito fosse una grande area per fare vino, la consulente toscana affronta per la prima volta la sfida di questa vocata area del trevigiano.

Graziana Grassini alla sfida di Asolo e Montello

Realizzare vini che rispecchino la personalità di Ermenegildo Giusti: questo l’obiettivo di Graziana Grassini nella nuova avventura in Veneto. I tratti distintivi di come dovranno essere le produzioni? Immediate, dirette, affascinanti e originali. Per vini destinati a fare parlare di sé, non solo in Italia. Già, perché data la risonanza di Graziana Grassini in ambito internazionale, l’eco della nuova collaborazione punta a raggiungere il mondo intero. “Ho scelto Graziana perché unisce grazia femminile, determinazione toscana e sensibilità internazionale”, sottolinea Ermenegildo Giusti, titolare della cantina trevigiana. “Sono tornato nel mio paese di origine per restituire un po’ di quella fortuna che ho avuto nella vita, frutto di tanto impegno e sacrificio. Il mio sogno è che questo angolo di Paradiso, il Montello, diventi un riferimento mondiale”.

L’ambizioso piano di Giusti Wine

Il nuovo passo di Ermenegildo Giusti completa quanto già fatto dall’imprenditore, che ha dato forma a un progetto di marketing territoriale ambizioso, coronato da qualche mese con l’apertura della cantina ipogea da 20 milioni di euro. Un piano che ha previsto anche il restauro, con fondi privati, dell’Abbazia di Sant’Eustachio dove, nel 1500, Monsignor Della Casa scrisse il Galateo. Ma non solo: a tutto questo si aggiunge l’acquisto di 100 ettari di vigneto nel territorio della Grande Guerra dove cadde il celebre aviatore Francesco Baracca, il cui stemma, il cavallino rampante, fu poi donato a Enzo Ferrari che lo fece conoscere nel mondo. Giusti, infine, ha realizzato anche un circuito di enoturismi e dimore di charme, per permettere ai turisti di soggiornare nell’area di Asolo e del Montello.