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È il Tignanello 2016 il vino più collezionabile del 2020 per Wine Enthusiast

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Tignanello 2016 sugli scudi. Uno dei simboli più riconosciuti del “Rinascimento” del vino italiano conquista la prima posizione della “Top 100 Cellar Selections 2020”, classifica stilata dall’autorevole rivista internazionale Wine Enthusiast e dedicata ai vini dal lungo potenziale di invecchiamento. Ancora una volta, una produzione firmata Marchesi Antinori si conferma etichetta che non può assolutamente mancare nelle cantine di collezionisti e amanti delle produzioni più pregiate. 

Un simbolo del “Rinascimento” del vino italiano sugli scudi

Con Tignanello 2016, Marchesi Antinori torna al vertice della speciale classifica di Wine Enthusiast, come era già accaduto in precedenza con Guado al Tasso Bolgheri Doc Superiore 2008 nel 2012
Con il Tignanello 2016, Marchesi Antinori torna al vertice della speciale classifica di Wine Enthusiast, come era già accaduto in precedenza con Guado al Tasso Bolgheri Doc Superiore 2008 nel 2012

Dall’Oceania alle Americhe passando per l’Europa, la classifica 2020 dell’influente rivista americana vede la Toscana ergersi a terra di elezione votata alla produzione del miglior vino dal grande potenziale di invecchiamento. Precursore del suo tempo, Tignanello ha rappresentato un punto di svolta nel panorama enologico nazionale, contribuendo a quello straordinario movimento conosciuto come “Rinascimento” del vino italiano, iniziato a fine anni ‘60. Ed è ancora una volta un vino firmato Marchesi Antinori ad arrivare al vertice di questa speciale classifica di Wine Enthusiast, come era già accaduto in precedenza con Guado al Tasso Bolgheri Doc Superiore 2008 nel 2012.

Marchesi Antinori torna la vertice della “Top 100 Cellar Selections” con Tignanello 2016

Il primo posto del Tignanello 2016 nella “Top 100 Cellar Selections” ribadisce l'autorevolezza del vino italiano negli Stati Uniti
Il primo posto del Tignanello 2016 nella “Top 100 Cellar Selections” ribadisce l’autorevolezza del vino italiano negli Stati Uniti

Istituita per la prima volta nel 2007, la “Top 100 Cellar Selections” ribadisce l’autorevolezza del vino italiano negli Stati Uniti. Il primato di TignaneIlo, così come di Guado al Tasso, il predecessore al numero uno del ranking, è il risultato di un lungo e attento lavoro di selezione svolto dai critici della rivista. Per una ricerca rivolta a coloro che il vino lo acquistano per collezionarlo ma anche aspettarlo, in attesa che arrivi il momento migliore per degustarlo. Ed è questo proprio il caso del TignaneIlo 2016, Toscana Igt frutto di un’annata particolarmente favorevole e dall’ideale andamento climatico. “Tignanello 2016 è equilibrato e intenso con un finale lungo, complesso e persistente”: Marchesi Antinori racconta così uno dei suoi simboli. Prodotto per la prima volta con l’annata 1971, Tignanello è stato il primo Sangiovese a essere affinato in barrique. Ma anche il primo rosso moderno assemblato con varietà non tradizionali e tra i primi nel Chianti Classico a non usare uve bianche. È il frutto, infatti, di un’attenta selezione di uve Sangiovese unite a una parte di Cabernet Sauvignon e Cabernet Franc. Per un vino pensato per essere la chiara interpretazione del suo territorio di origine: il Chianti Classico.

L’Italia del vino che piace

Non solo Tignanello. Ecco le altre etichette che hanno conquistato gli esperti di Wine Enthusiast e la loro posizione all’interno della “Top 100 Cellar Selections”:

91 – Guastaferro 2014 Primum (Taurasi)

83 – Allegrini 2013 La Poja Corvina (Veronese)

79 – Salcheto 2016 Vecchie Viti del Salco (Vino Nobile di Montepulciano)

77 – Biondi Santi 2012 Riserva (Brunello di Montalcino)

60 – Maso Martis 2016 Rosé Extra Brut Pinot Nero (Trento)

52 – Giovanni Rosso 2016 Ester Canale Rosso Poderi dell’Antica Vigna Rionda (Barolo)

49 – Banfi 2016 Excelsus Red (Toscana)

44 – Colombera & Garella 2015 Pizzaguerra (Lessona)

35 – Ca’ del Bosco 2010 Annamaria Clementi Dosage Zero Riserva (Franciacorta)

33 – Il Marroneto 2015 Madonna delle Grazie (Brunello di Montalcino)

29 – Arpepe 2009 Sassella Rocce Rosse (Valtellina Superiore)

26 – San Felice 2016 Il Grigio Gran Selezione (Chianti Classico)

21 – Palari 2014 Faro

19 – Comm. G. B. Burlotto 2016 Monvigliero (Barolo)

17 – Gini 2016 Contrada Salvarenza Vecchie Vigne (Soave Classico)

15 – Palmento Costanzo 2016 Mofete Rosso (Etna)

14 – Brovia 2016 Brea Vigna Ca’ Mia (Barolo)

12 – Ciacci Piccolomini d’Aragona 2015 Pianrosso (Brunello di Montalcino)

10 – Cavallotto 2016 Bricco Boschis (Barolo)

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