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“Mantenere la rotta”: scenari di futuro di una media azienda del vino

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Sono settimane tormentate per il mondo del vino. Lo spettro Covid-19 è tornato ad aleggiare e crescono i timori per le conseguenze dell’incertezza che la pandemia crea anche sul mercato del vino. Ma quanto questo senso di indeterminatezza condiziona e influisce sulla quotidianità, il business e il futuro di una cantina, in particolare se parliamo di una media realtà, vero cuore pulsante del sistema vino made in Italy? La risposta arriva dalla cantina Le Manzane, realtà trevigiana di S. Pietro di Feletto tra le più dinamiche nel panorama del Prosecco Superiore di Conegliano Valdobbiadene.

Dove sta la forza di un’azienda? Rispondere all’incertezza

Si mantiene la rotta, non senza qualche difficoltà”.

Ernesto Balbinot, titolare della Società Agricola Le Manzane, inquadra subito la prospettiva. Grande merito, non v’è dubbio, lo si deve al grande appeal di cui gode il Prosecco in tutto il mondo. Ma non solo. A fronte di un generalizzato clima d’incertezza, la forza reale di un’azienda passa soprattutto dai valori che ha sempre saputo trasmettere: a partire, come nel caso di Le Manzane, dal rispetto del territorio, dalla sostenibilità in vigna e in cantina, dalle iniziative a favore della comunità come le vendemmie solidali. A ciò si aggiunge la capacità di mantenere i contatti e di relazionarsi con i clienti, ma anche con i collaboratori, i distributori e i fornitori. Ed è per questo, che Ernesto Balbinot guarda con fiducia al futuro, tracciando un primo bilancio dell’anno che sta per concludersi. 

Il bilancio di un anno complicato

La famiglia Balbinot: Ernesto e Silvana insieme con il futuro di Le Manzane, i figli Marco e Anna
La famiglia Balbinot: Ernesto e Silvana insieme con il futuro di Le Manzane, i figli Marco e Anna

“Dal punto di vista economico la cantina Le Manzane ha iniziato il 2020 registrando un trend positivo con vendite in percentuali superiori agli anni precedenti del 10%, ma poi i margini positivi si sono annullati a causa delle chiusure e ci siamo trovati a fine maggio con cali di fatturato importanti, vicini al 30%”, spiega Balbinot. “Il margine negativo, successivamente, si è ridotto di oltre la metà e ora confidiamo di chiudere l’annata limitando i danni, tra il -7 o il -8%”. Quali le buone notizie davanti a uno scenario di questo tipo? Per fortuna negli anni siamo riusciti a costruire una rete di collaboratori validi che a sua volta ha dei clienti seri”, sottolinea il titolare Le Manzane. “Un binomio che ci ha fatto lavorare bene nei periodi successivi alla primavera e continua a farci lavorare tuttora”.

“Trasmettere ottimismo”: lavorare avendo come orizzonte il prossimo futuro

Think positive e avanti tutta in vigna e in cantina. “Questo è un anno difficile, il Covid-19 ha sicuramente penalizzato i mercati e le persone e il conto pagato è stato salatissimo”, riprende Balbinot.

Noi come cantina Le Manzane abbiamo sempre cercato di trasmettere ottimismo, anche perché è nel nostro DNA. Non a caso il claim aziendale è: To be happy”.

Ed anche per questo l’attività di Le Manzane, seppur limitata, non si è arrestata del tutto in questi ultimi mesi.Abbiamo organizzato comunque la vendemmia solidale, proprio a favore dei reparti Covid della Marca Trevigiana, anche se in regime ridotto”, spiega il produttore veneto. “La manifestazione è stata fatta proprio per dare un segnale forte che noi ci siamo, che produrremo lo stesso il Prosecco Superiore benefico in grado di restituire sicuramente un po’ di sorriso a qualcuno. Non dimentichiamoci che le bollicine sono sinonimo di festa, di sorriso e di spensieratezza, ciò di cui oggi abbiamo più bisogno”. 

Si guarda con fiducia al futuro: anche l’atleta paralimpica Giusy Versace ha risposto “presente” alla chiamata per l'edizione "ridotta" della Vendemmia Solidale Le Manzane 2020
Anche l’atleta paralimpica Giusy Versace ha risposto “presente” alla chiamata per l’edizione “ridotta” della Vendemmia Solidale Le Manzane 2020

Le buone notizie dalla vendemmia 2020

E sotto il profilo delle notizie incoraggianti, buone novelle arrivano dal tesoro più prezioso per un’azienda del vino: la vigna. La vendemmia 2020 si è conclusa molto bene per la buona qualità delle uve portate in cantina. “In un’annata calda e particolarmente piovosa, i nostri vigneti posizionati perlopiù in colline con decisi pendii ha sfavorito i ristagni d’acqua ed una particolare esposizione ai venti ha mantenuto viti ed uve asciutte permettendo una buona maturazione delle stesse”, evidenzia nella sua analisi Balbinot. “Inoltre, importanti escursioni termiche hanno favorito una carica aromatica che andremo a trovare sui vini in un prossimo futuro rendendo ancora una volta i microclimi del territorio del Conegliano Valdobbiadene importanti per lo spumante più amato al mondo”.

Creare nuove prospettive commerciali: le novità per il futuro

Le Manzane non si ferma neanche sul fronte delle novità. Una di quelle in cantiere coinvolge anche il grande protagonista del momento nell’universo Prosecco, in questo caso Doc, come svela Balbinot.

Stiamo spumantizzando il Prosecco Doc Rosé che verrà distribuito a partire da gennaio 2021”.

“Ci siamo accodati a quella che molti definiscono una moda, ma abbiamo voluto aggiungere questa referenza per far capire ai nostri collaboratori che siamo attenti e sensibili a ciò che succede creando condizioni commerciali adeguate alle esigenze del mercato. Inoltre, in cantina sono comparsi da qualche mese dei tonneaux, dove sta riposando ed affinando un vino bianco autoctono, ma questa novità sarà motivo di prossime riflessioni”.

Ernesto Balbinot guarda con fiducia al futuro: "Dobbiamo fare squadra con i nostri collaboratori e i nostri clienti stimolando quella sinergia necessaria a creare i presupposti per superare tutte le difficoltà"
Ernesto Balbinot guarda con fiducia al futuro: “Dobbiamo fare squadra con i nostri collaboratori e i nostri clienti stimolando quella sinergia necessaria a creare i presupposti per superare tutte le difficoltà”

Le Manzane e il 2021, tra fiere e mercato

Ora si guarda al 2021. Anche se il rinvio di alcune fiere di settore previste per questa fine d’anno, come il Merano WineFestival, preoccupa per “il mancato momento di confronto e di incontro con i clienti”. E, in tema di eventi, nuove nubi si stagliano all’orizzonte. “Mi giunge notizia di restrizioni anche per la prossima edizione di ProWein in Germania che dovrebbe svolgersi in marzo 2021”, spiega Balbinot. “Restrizioni riguardanti il numero contingentato di persone agli stand, sia di operatori sia di visitatori, che non rasserenano proprio gli animi”. Il giudizio da parte del titolare della cantina trevigiana in merito è netto.

A mio avviso le fiere sono momenti di lavoro, ma anche momenti simpatici. Se non c’è convivialità e serenità meglio non farle”.

Eppure, nonostante le mille difficoltà, la fiducia in una prossima ripresa non viene meno. “Siamo fiduciosi e ottimisti su come evolverà il mercato nei prossimi mesi e confidiamo nell’intelligenza dell’essere umano che ci farà uscire a testa alta dall’attuale situazione”, chiosa Balbinot. “Noi dobbiamo fare squadra con i nostri collaboratori e i nostri clienti stimolando quella sinergia necessaria a creare i presupposti per superare tutte le difficoltà: questa vicinanza alla forza vendita e ai clienti e i rapporti umani saranno, in questo periodo, l’arma vincente per uscire da una situazione di mercato al momento un po’ malconcia”.

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