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Fratta spegne 40 candeline: il sogno bordolese di Fausto Maculan è più vivo che mai

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40 anni di Fratta. Il taglio bordolese emblema della cantina veneta Maculan in Italia e nel mondo, raggiunge un prestigioso traguardo e l’azienda di Breganze lo celebra con una bottiglia speciale, in edizione limitata, rendendo omaggio al vino rivoluzionario realizzato da Fausto Maculan nel 1977.

Competere con le eccellenze internazionali: la nascita di Fratta

Risale proprio al 1977 la prima annata di Fratta. Un’etichetta figlia dello studio e dell’estro dell’allora giovane enologo Fausto Maculan, deciso a realizzare un ambizioso progetto: creare un grande rosso in grado di competere e proporre una nuova voce nel panorama delle eccellenze internazionali, tra SuperTuscan e Premier Cru di Bordeaux.

La prima annata di Fratta fu un’etichetta figlia dello studio e dell’estro dell’allora giovane enologo Fausto Maculan
La prima annata di Fratta fu un’etichetta figlia dello studio e dell’estro dell’allora giovane enologo Fausto Maculan

Ritorno alle origini: l’edizione limitata in 3.298 bottiglie

Un vino che, oggi, Angela e Maria Vittoria Maculan, figlie di Fausto, scelgono di celebrare ripercorrendone gli inizi. È stata infatti realizzata un’edizione limitata di 3.298 bottiglie, il medesimo numero del 1977, usando la stessa borgognotta e un’etichetta che riproduce l’originale, al tempo rivoluzionaria perché riportava tutte le informazioni relative alla vendemmia, alla lavorazione delle uve e alla produzione.

Un omaggio a un’etichetta mito

“Il nostro desiderio era quello di realizzare una bottiglia speciale per onorare la dedizione, i sacrifici, i successi e le soddisfazioni che in 40 anni Fratta ci ha regalato”.

Questa l’ambizione alla base della novità, come riferiscono Angela e Maria Vittoria. “Un vino che è entrato fin da subito nelle carte dei vini dei migliori ristoranti ed è stato riconosciuto dalla critica come uno dei grandi rossi italiani, in grado di raccogliere consensi indipendentemente dalle evoluzioni che negli anni lo hanno coinvolto”.

Il primo Fratta non si scorda mai

Il primo Fratta prese vita da sole uve Cabernet raccolte in un vigneto delle colline di Breganze: in via Fratta per l’appunto. Vendemmia in cassette, selezione oculata di ogni grappolo, un leggero appassimento e una sola settimana dedicata a fermentazione e macerazione, infine l’affinamento in barrique di rovere francese. Ricorda Fausto Maculan: “Il risultato è stato come speravo: un vino rosso, intenso ed elegante, moderno e classico allo stesso tempo, ma soprattutto un vino che suscitasse emozioni”.

Fratta oggi

Nel 1997, Fratta subisce un’evoluzione: Fausto Maculan decide di aggiungere il Merlot al Cabernet, così da conferire maggiore rotondità e morbidezza. E anche l’ultima annata lanciata ora sul mercato, la 2017, è il risultato del matrimonio tra queste due varietà: con l’uva Cabernet Sauvignon che proviene da un vigneto di 10mila esemplari per ettaro messi a dimora nel 1984 sulle colline breganzesi, mentre i grappoli di Merlot sono raccolti in filari piantati più recentemente, nel 2008, in un terreno tufaceo sulla sommità della collina in Via Fratta, dove tutto è cominciato. 

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