Dopo la giornata inaugurale del festival digitale, prosegue la programmazione di questa edizione online del Merano WineFestival 2020. Anche il “day 2” di sabato ha tenuto alta l’attenzione sulla kermesse, con un palinsesto ricco di contenuti e di novità.
Day 2 all’insegna della sostenibilità

Ad aprire la giornata è stato ancora il patron Helmuth Köcher che, passeggiando lungo il fiume Passirio, ha presentato la location cuore della manifestazione meranese: il celebre Kurhaus. All’introduzione al programma giornaliero, è poi seguito il Symposia dedicato alla sostenibilità dal titolo “Fermenti sostenibili: seminare il futuro” moderato dal giornalista Angelo Carrillo. Questa volta a riunirsi nel salotto virtuale di The WineHunter sono stati Norbert Niederkofler e Paolo Ferretti, Elisabetta Foradori e la figlia Myrtha Zierock, Eduard Bernhard, Roberto Pedrazza e Stefano Vanin. Tutti i protagonisti del talk hanno presentato i loro progetti, idee, visioni nel campo della sostenibilità e della natura, piccoli semi per un futuro più etico e rivolto alla tutela dell’ambiente. Dalla filosofia di Cook the Mountain, oggi divenuta un libro made in Alto Adige e completamente sostenibile, ai progetti del ristorante Alpinn e dell’evento Care’s presentati dallo Chef Niederkofler e dal comunicatore Ferretti. E, ancora, l’esperienza del progetto di agricoltura biodinamica e circolare di Elisabetta Foradori e la figlia Myrtha, che dalla monocultura legata alla vite sono passate alla coltivazione di ortaggi e all’allevamento, passando per la promozione della formazione e della cultura legata al mondo agricolo. “La strada del nostro futuro”, invece, è il titolo del progetto presentato da Eduard Bernhard del Consorzio dei Vini dell’Alto Adige, un’agenda per i viticoltori altoatesini basata su azioni di sostenibilità per migliorare il suolo, i vigneti, il vino, le persone e il territorio entro il 2030. Infine, spazio ai bellunesi Stefano Pedrazza e Roberto Vanin di The Eyes Republic, azienda che produce occhiali utilizzando le bioplastiche, ottenute da fonti vegetali e dalla caseina, secondo un piano di economia circolare e utilizzando sistemi chimici naturali.
Spazio alla tradizione millenaria di Sardegna e all’innovativo Cloth Tasting
A seguire, grande ritorno per Cult Enologist, con un protagonista come Luca D’Attoma che ha condotto una degustazione insieme a The WineHunter Helmuth Köcher al ristorante OW da Renato di Lana. Spazio poi agli Showcooking, mentre nel pomeriggio l’invito è stato a conoscere le cantine e i loro territori attraverso i Virtual Tour. Per la sezione Wine Territories Helmuth Köcher, il giornalista Francesco Fadda e il sindaco di Urzulei hanno presentato la storia della Vitis Silvestris Millenaria ritrovata in Sardegna e divenuta il centro di un progetto di promozione territoriale. Poi, spazio allo Champagne e a Wine and Cloth Tasting, una curiosa degustazione che ha visto l’accostamento tra alcuni tipici tessuti e materiali altoatesini come il velluto, la lana cotta, il Loden e la pelle con altrettanti vini, selezionati in abbinamento da The WineHunter, durante un incontro con Alessia Borrelli nella boutique meranese Runggaldier Manufaktur di Andrea Maria Tratter.

La serata tra innovazione commerciale e Mixology
Tempo, poi, per un altro protagonista di MWF Friends: la seconda giornata ha visto invitato lo chef, già tre stelle Michelin, Italo Bassi, che ha raccontato la propria storia e il suo ultimo progetto in cucina. Per lo spazio Innovation di Ives – Oeno One, Alain Deloire dell’Università di Montpellier è intervenuto su “Metaboliti primari e secondari della bacca in risposta all’esposiione alla luce solare e alla temperatura nella zona del grappolo”. Poi H-FARM ha spiegato come affiancare alla propria rete vendita una piattaforma per ordini e vendite pensata per il canale Horeca e come controllare al meglio le richieste e segnalazione dei clienti, tracciando e condividendo le risposte dei singoli casi con tutti i collaboratori coinvolti. Chiusura di day 2 con lo spazio serale del festival, che ha posto in primo piano la Mixology, con Why Not Cocktail Lab e la preparazione di Crusta is Back Cocktail e di Italian Boulevardier Cocktail, e poi i Tastings, con il finale di Saturday’s Video Collection, una selezione dei video dal catalogo multimediale dell’evento.