“And the Best of Wine Tourism goes to…”: Albino Armani, viticoltori dal 1607. Prestigioso award per la storica azienda familiare originaria della Vallagarina. La realtà di Dolcé (Verona) è stata, infatti, premiata “per le politiche di sostenibilità” dal concorso internazionale che celebra l’innovazione e l’eccellenza dell’enoturismo, cui la provincia scaligera aderisce tramite la Camera di Commercio. E ora, al fianco di altre sei affermate realtà del Veronese – cinque aziende vitivinicole e una che si occupa di servizi per il settore – che hanno vinto nelle relative categorie (Di Vinum per i servizi per l’enoturismo, Massimago Wine Relais per le esperienze innovative nell’enoturismo, Ca’ Rugate per l’arte e cultura, F.lli Fraccaroli – Sapori in Cantina per la ristorazione, Ca’ del Moro Wine Retreat per la ricettività e Tenuta Santa Maria di Gaetano Bertani per l’Architettura e il paesaggio), Albino Armani si prepara a concorrere per la selezione finale, in gara con le imprese scelte in tutte le Capitali del Vino a livello internazionale.
Egle e Albino Armani
L’approccio di Albino Armani al territorio
Si tratti della proposta enologica o del turismo esperienziale, è proprio la sostenibilità a segnare ogni aspetto produttivo delle tenute Albino Armani. Una filosofia che affonda le sue radici nel rispetto per il territorio e che si trasforma in una visione più ampia di rispetto per l’ambiente, che parla di salvaguardia e “sostegno” di tutto il territorio, attraverso un lavoro congiunto di chi condivide e vive uno stesso luogo. Un approccio che non dovrebbe limitarsi al proprio vigneto, ma che dovrebbe invece essere fatto proprio da tutti i player della filiera e promosso a livello collegiale: una vera idea di “sostenibilità sociale” e di difesa ad ampio raggio, concreta e tangibile, che porti a un risultato comune.

Sostenibilità come appartenenza
Ma prima di arrivare ad una conversione della collettività, il punto di partenza resta certamente l’atteggiamento del singolo. Lo spiega lo stesso Albino Armani:
“Per possedere questo concetto di sostenibilità credo sia fondamentale appartenere a un territorio e sentirlo tuo”.
Sono tanti i progetti che parlano di sostenibilità in casa Armani: a partire dalla costruzione di cantine a basso impatto ambientale e dal marchio Sqnpi (Sistema di Qualità Nazionale Produzione Integrata) che certifica tutti i vigneti di proprietà. Ma c’è anche il caso della tenuta biodinamica Casa Belfi, nella Marca Trevigiana, meta di un percorso che inizia con l’enologo Maurizio Donadi alla fine degli anni ’90. E, infine, solo per citare il caso più noto, al recupero – sempre in un’ottica di salvaguardia territoriale – di varietà ancestrali locali fino a pochi anni fa a rischio di estinzione, come il Foja Tonda (Doc Terradeforti) e il Nera dei Basi, oggi reinseriti tra le varietà ammesse alla coltivazione.