Lo avevamo anticipato la scorsa settimana, raccontando del giro di valzer nel Nord-Est del vino. Ora, dopo l’anticipazione “social”, giunge anche l’annuncio ufficiale: Zonin1821, azienda di riferimento nel panorama vitivinicolo italiano, sceglie Pietro Mattioni quale nuovo amministratore delegato e direttore generale del Gruppo.
Il curriculum di Pietro Mattioni
Friulano di origine, 52 anni, un Mba alle spalle, Mattioni ha coltivato una ventennale competenza nei principali mercati europei e internazionali all’interno del gruppo Campari. Il percorso all’interno della multinazionale include la creazione di due filiali strategiche come quella nel Benelux e, più recentemente, nel Regno Unito. Tre anni fa è seguito l’approdo in un’altra azienda familiare con una lunga storia internazionale, Illy Caffè, dove ha ricoperto il ruolo di direttore commerciale, allargando le proprie competenze su tutti e cinque i continenti, in particolare Asia e Nord America.
La nuova sfida come Ceo
Oggi la nuova sfida nel ruolo di amministratore delegato, rientrando in un mondo affine a quello di inizio carriera, ma che lo stesso manager riconosce avere un fascino del tutto particolare legato alla cultura e tradizione millenaria del vino. Zonin1821 si appresta, quindi, ad affrontare le nuove sfide internazionali con rinnovata energia, affidando la guida degli oltre 600 collaboratori ad un manager di grande esperienza che saprà fondere lo spirito familiare dell’azienda nel percorso di crescita condiviso lo scorso anno con 21 Invest. A Mattioni è affidata, infatti, una delle più rilevanti aziende vitivinicole del panorama europeo, con un valore della produzione che nel 2019 ha raggiunto i 204 milioni di euro e nove tenute dislocate lungo il territorio italiano e due all’estero: Barboursville Vineyards in Virginia e Dos Almas in Cile. Nell’ultimo decennio Zonin1821 ha saputo espandere le proprie attività in tutto il mondo, con l’export a rappresentare circa l’86% del fatturato e una distribuzione che raggiunge oggi 115 Paesi.