Trentino del vino in cima al mondo. L’autorevole magazine newyorkese Wine Enthusiast, infatti, ha nominato la vocata zona italiana ai piedi delle Alpi quale Wine Region of the Year 2020. Più di 10mila ettari di superficie vitata, 164 cantine, 7mila viticoltori e 1 milione di ettolitri prodotti a Doc: dagli esperti Usa, il Trentino si aggiudica quest’anno il prestigioso titolo di migliore area vitivinicola a livello internazionale, battendo la concorrenza di Adelaide Hills (Australia), Mendoza (Argentina), Rías Baixas (Spagna) e Santa Barbara County (California).
“A true Wine Star”: il Trentino visto dagli esperti Usa
Va dunque al Trentino il riconoscimento di Wine Region of the Year 2020. Nelle motivazioni a giustificazione del premio, Wine Enthusiast racconta un territorio qualitativamente dinamico ed eterogeneo, considerato ineguagliabile per la sua diversità in Italia.
“A true Wine Star, the Trentino region is one of the most dynamic multifaceted quality terroir driven wine producing areas in the world today”.
Il commento di Adam M. Strum, Ceo ed editore di Wine Enthusiast, evidenzia anche i colpi di fulmine che hanno fatto letteralmente innamorare il magazine statunitense della regione vincitrice:
“With it’s delicious fresh and fruity Chardonnay, Pinot Grigio and elegant Pinot Nero and it’s spectacular sub region Trento Doc which produces renowned world class sparkling wines Trentino is unrivaled in Italy for its diversity”.
Un riconoscimento che premia numeri e qualità
Il Trentino, che rappresenta a livello nazionale appena l’1,6% di superficie vitata con i suoi 10mila ettari, produce vini riconosciuti in tutto il mondo grazie al lavoro di 164 cantine e circa 7mila viticoltori, impegnati nella produzione di vini fermi da varietà autoctone o internazionali e di spumanti TrentoDoc.
Pietro Patton, presidente del Consorzio Vini del Trentino non più che dirsi soddisfatto di un risultato tanto prestigioso:
“Essere Wine Region of the Year rappresenta una occasione importante per la promozione della nostra provincia, della nostra identità e dei nostri valori e testimonia come le nostre radici, in particolare la lunga tradizione vinicola rappresenti anche un elemento straordinariamente moderno per presentarci all’estero e la produzione di vini fermi una leva importante per la crescita delle aziende trentine”.
Il numero uno dell’Istituto Trento Doc, Enrico Zanoni, ribadisce come questo importante riconoscimento sottolinei “la rilevanza della spumantistica TrentoDoc per l’immagine dell’intero territorio, rappresentandone l’eccellenza riconosciuta a livello internazionale. Questo premio rende il giusto merito all’impegno di tutti i produttori che negli anni hanno lavorato per affermare la Denominazione”.

Il carattere vincente del Trentino del vino
Il Trentino è territorio per il 70% situato sopra quota 1.000 metri, con un altro 20% sopra i 2.000 e ben 94 vette che superano i 3.000 metri. Nonostante la coltivazione della vite sia frazionata, il comparto vitivinicolo è impegnato nella coltivazione di vitigni a bacca bianca (77%) e rossa (23%) spesso situati in piccoli fazzoletti di terra rubati alla montagna. Produce annualmente 1 milione di ettolitri di vino e mosto, destinato per l’80% alla produzione di vini Doc: si tratta di una delle più elevate percentuali di utilizzo a livello nazionale.

Ma grande attenzione è riservata anche al tema della sostenibilità: dall’applicazione dei principi della viticoltura integrata alle azioni virtuose in campo e all’interno del processo produttivo, le realtà sono attive nella tutela dell’ambiente, dell’operatore e del consumatore. Per citare qualche numero in merito: l’80% delle aziende applica la produzione integrata, con la certificazione nazionale Sqnpi, unica esperienza italiana quale modello territoriale di agricoltura sostenibile, mentre il 12% fa riferimento al metodo biologico. L’unicità dei vini trentini contribuisce da sempre anche ad una estesa distribuzione internazionale: attualmente, le spedizioni interessano 89 Paesi diversi, con una concetrazione maggiore che si rivolte a Stati Uniti, Germania e Regno Unito.