Squadra che vince non si cambia. Terre d’Oltrepò ha riconfermato i suoi numeri uno e due. Il consiglio di amministrazione della cantina cooperativa ha riposto nelle mani di Andrea Giorgi, per un nuovo mandato di tre anni, la carica di presidente. Riconfermato anche Marco Forlino in qualità di vicepresidente. La novità assoluta arriva dall’istituzione di un comitato esecutivo, che vaglierà e controllerà l’attività dei vertici: si tratta di un organo voluto dallo stesso Giorgi per garantire trasparenza e chiarezza sull’operato. Il comitato esecutivo è composto, oltre che dallo stesso presidente e dal suo vice, dai consiglieri Enrico Archili Cevini, Andrea Berbieri e da Davide Musselli. Invitato permanente è Mattia Affini in rappresentanza del socio sovventore Confcooperative.

“Tre anni per aggredire nuovi mercati”: le strategie per il futuro di Terre d’Oltrepò
“Colgo l’occasione per ringraziare tutti i soci per la fiducia dimostrata”, commenta il presidente appena rieletto. “Siamo consapevoli di aver tracciato in questi anni una strada nuova e valida per la nostra cooperativa che punta alla qualità e quindi ad una maggiore remunerazione per tutti. Oggi abbiamo davanti altri tre anni per sviluppare al meglio il nostro piano industriale, per aggredire nuovi mercati come gli Stati Uniti, il Canada, il Sud Est Asiatico ed il Nord Europa e per continuare e perfezionare tutti quei progetti che ci hanno fatto fare il salto di qualità come, per esempio, la collaborazione con il noto enologo Riccardo Cotarella per la selezione vini di La Versa”.

Un comitato esecutivo come valore aggiunto
Soddisfatto della squadra appena riconfermata, Giorgi spiega i motivi dell’istituzione di un controllo sull’operato dei vertici. “Ho voluto fortemente costituire un comitato esecutivo che mi affiancherà nel lavoro”, spiega il numero uno di Terre d’Oltrepò. “Avrà un ruolo chiave per limitare e monitorare attentamente l’operato del presidente e farà da collante tra i vertici societari e il consiglio in merito all’attività in generale. Sono convinto che darà un valore aggiunto alla gestione della cantina e rappresenta, per tutti, un segno di trasparenza”.

Terre d’Oltrepò e le contromosse scacciacrisi Covid-19
La rielezione di Giorgi avviene nel pieno della seconda ondata Covid-19. “Siamo in una situazione generale di difficoltà che tocca da vicino il nostro settore che lavora in simbiosi con il mondo dell’Horeca, tra i più martoriati dalla pandemia”, sottolinea il presidente della cantina cooperativa con sede a Broni. “Per ovviare a queste problematicità abbiamo messo in atto una serie di strategie online, abbiamo perfezionato l’e-commerce, puntando sul mercato della tastiera che ci permette di avvicinare un pubblico ampio e variegato. È stato un investimento fondamentale ed indispensabile, ancor più oggi che le vendite al mondo della ristorazione e al dettaglio sono compromesse dall’emergenza”.