Montalcino riconquista i raffinati palati della Guida Michelin. A distanza di 11 anni dall’ultima volta, una stella brilla sulla capitale del Brunello. La bibbia della ristorazione incorona, nella sua nuova edizione, lo chef Domenico Francone e il team del ristorante Sala dei Grappoli di Castello Banfi – Il Borgo.
Lo chef Domenico Francone sugli scudi

Di origine pugliese, lo chef Domenico Francone cresce in una famiglia con una forte tradizione culinaria e si avvicina giovanissimo al mondo della ristorazione, maturando esperienze in prestigiosi ristoranti italiani ed internazionali. Arriva per la prima volta in Toscana nel 2008, per fare esperienza presso lo stellato Il Ristorante di Banfi. Dopo la chiusura di questo, si trasferisce a Londra, dove affina ulteriormente la tecnica allo stellato Apsleys di Heinz Beck. Un momento magico, che fa nascere in lui il desiderio di continuare a viaggiare. Allo stesso tempo, però, sente fortissimo il desiderio di tornare a vivere in Toscana. Ed è qui che Banfi gli offre una seconda opportunità. A Castello Banfi – Il Borgo, oltre a seguire La Taverna, supportato da una brigata di talento, sia in sala sia in cucina, riapre l’ex ristorante stellato, la Sala dei Grappoli, dove l’autenticità e i sapori della cucina italiana e mediterranea, si uniscono in modo armonico esaltando i prodotti del territorio, in un abbinamento perfetto ed unico con i prestigiosi vini Banfi.

La Sala dei Grappoli di Castello Banfi – Il Borgo ritrova il suo splendore
Situato all’ombra del castello medioevale di Poggio alle Mura, oggi conosciuto come Castello Banfi, la Sala dei Grappoli accoglie i propri ospiti in un ambiente elegante e raffinato. La cucina a vista, all’ingresso del ristorante, offre ai clienti la possibilità di osservare la brigata all’opera, prima di accomodarsi in una delle due sale, con pareti decorate da tralci di vite, a ricordarci il territorio in cui il ristorante si trova. Nel periodo estivo, il ristorante si arricchisce di una splendida terrazza affacciata sulle mura dello storico castello, dove lo sguardo si apre sulla meravigliosa Val d’Orcia, patrimonio mondiale Unesco.

Una nuova tappa di un percorso d’eccellenza
“L’arrivo della prima Stella Michelin è una grande conquista per me e per tutta la brigata di sala e cucina, che premia il grande lavoro e la grande passione che ogni giorno portiamo avanti”, commenta l’executive chef Domenico Francone.
“Il nostro più grande desiderio è quello di raccontare ai nostri ospiti la varietà di gusti e colori della tradizione italiana, esaltandone allo stesso tempo le infinite potenzialità”.

“Siamo infinitamente grati a tutti coloro che credono nel nostro impegno, stimolandoci a migliorarci ogni giorno”. E la Stella per antonomasia giunge a conclusione di un più generale percorso di eccellenza, dove l’eleganza più assoluta nell’accoglienza sposa l’esplosione di sapori della migliore cucina toscana. Dal 2019, non a caso, Castello Banfi – Il Borgo fa parte della prestigiosa associazione Relais & Chateaux, un insieme di ristoranti gourmet, boutique hotel, resort e ville. “Con i suoi ristoranti, l’Enoteca e la Balsameria, il Borgo offre agli ospiti la possibilità di immergersi completamente nelle tradizioni enologiche e culinarie della Toscana”, sottolinea Cristina Mariani-May, ceo e owner.
Montalcino in festa brinda a Castello Banfi – Il Borgo
È un intero territorio a esultare per il prestigioso riconoscimento. “La riconquista della stella Michelin a Montalcino dopo 11 anni è di per sé un’ottima notizia, ma il fatto che questa sia stata assegnata a un gruppo che fa del vino la propria identità ci rende ancora più orgogliosi”, evidenzia il presidente del Consorzio del vino Brunello di Montalcino, Fabrizio Bindocci.
“Banfi è l’esempio di quanto il sistema vino a Montalcino sia complesso e radicato nel tessuto sociale della comunità ben oltre il proprio prodotto”.
“Il brand Brunello di Montalcino è legato a doppio filo al suo borgo e allo sviluppo che la sua principale economia è stata in grado di dare e che ne ha fatto una bandiera dello stile di vita italiano, della sua storia, della sua biodiversità e della sua cucina”.
“Questo riconoscimento è la prova della grande crescita della ristorazione montalcinese, che punta con impegno a raggiungere l’eccellenza del suo vino di punta”.
Chiosa Bindocci:
“Anche nell’anno più difficile, oggi registriamo un’altra bella notizia dopo quelle dell’eccellente vendemmia e delle prime recensioni internazionali dell’annata 2016 – in commercio dal prossimo gennaio – considerata tra le migliori di sempre”.

Volgendo nuovamente lo sguardo in direzione di Montalcino, in occasione della presentazione della Guida Michelin 2021, da segnalare che il Consorzio del Vino Brunello, partner della manifestazione, ha assegnato il Premio Michelin Sommelier 2021 a Matteo Circella, sommelier del ristorante La Brinca (Ne, Genova), che festeggerà il riconoscimento con una mathusalem da sei litri di Brunello di Montalcino 2015.