Un omaggio alla natura, un inno alla terra e a ciò che questa regala. Si fa ancora una volta messaggio che travalica la semplice proposta in sé quello che Zorzettig offre con la confezione speciale pensata per questo fine 2020. Un’occasione per dare vita, anche a tavola, a un Natale sostenibile. Edizione limitata che, in un’elegante cassetta di legno, racchiude tre prodotti naturali che mirano a valorizzare il sistema di economia circolare, promuovendo una filiera vitivinicola capace di riutilizzare i propri sottoprodotti.
Refosco protagonista del Natale sostenibile in casa Zorzettig

È una confezione natalizia che racconta la filosofia che da sempre guida l’azienda agricola friulana, quella che quest’anno Zorzettig presenta. Protagonista al suo interno una bottiglia di Refosco dal Peduncolo Rosso annata 2015, vino descritto come “elegante, complesso, che esprime i sentori dei frutti rossi e accarezza il palato grazie alle delicate note date dall’affinamento in botte di legno”. Insieme all’etichetta selezionata nella ricca offerta della cantina friulana, due prodotti da forno, uno dolce e uno salato, la cui base di preparazione è la farina di vinacciolo, ricca di proteine e antiossidanti, ricavata utilizzando i sottoprodotti del processo di vinificazione.
“Un ritorno all’essenzialità delle piccole cose”

Annalisa Zorzettig, proprietaria della cantina di Spessa di Cividale del Friuli, così racconta la novità:
“Mai come in questo Natale, in un anno così particolare, sentiamo l’esigenza di tornare alla semplicità e all’essenzialità delle piccole cose, anche in ciò che scegliamo di portare a tavola”.
Da qui l’idea di una confezione speciale nata in casa Zorzettig con la collaborazione della start up G.S. Natural, al fine di promuovere una filiera vitivinicola sostenibile. Perché, chiosa la titolare della cantina friulana, se da una parte è importante celebrare il messaggio che il Natale conduce con sé, “allo stesso modo sono fondamentali il rispetto del ciclo della natura, della storia della nostra tradizione culinaria e della sana alimentazione grazie anche ad una filiera vitivinicola capace di produrre meno scarti possibile e di riutilizzare al meglio i sottoprodotti”.