Un caso più unico che raro nel tormentato 2020 del vino, italiano ma non solo. O meglio: la dimostrazione di una grande capacità nel sapere reagire alle difficoltà, adattandosi con agilità a un contesto mutato e in perenne divenire. Un importante investimento nella digitalizzazione, la modernizzazione della vetrina on line, il potenziamento dei canali social e un pizzico di informalità per accorciare le distanze e dare più umanità alle relazioni: questi gli ingredienti vincenti che porteranno la Cantina Pizzolato, azienda vitivinicola veneta che produce vini certificati biologici dal 1991, a chiudere l’anno non solo con il segno più ma anche con la penetrazione in sette nuovi mercati.

Accorciare le distanze, allargando gli orizzonti
“Con la cancellazione delle fiere di settore a causa dell’emergenza sanitaria, ci siamo resi conto che non saremmo arrivati ai nostri clienti e abbiamo accorciato le distanze grazie ad una telecamera di ultima generazione, dando vita al nostro ProWein e Vinitaly digitale”, spiega Sabrina Rodelli, export manager della cantina trevigiana. “Siamo entrati molte volte nelle loro case, abbiamo visto i loro bimbi correre davanti al video, un modo di relazionarsi che ha consentito di stringere relazioni umane profonde con i nostri partner”.
“L’investimento nella nostra vetrina on line e un’importante azione sui nostri canali social hanno fatto il resto: chiudiamo il 2020 con la penetrazione in sette nuovi mercati tra cui Israele, Ungheria, Islanda, Australia, Sud Corea, Romania, Repubblica di Mauritius”.
“Oggi la nostra quota export ha raggiunto il 90%, e questo ci ha aiutati ad affrontare un 2020 molto particolare”.

Sostenibili in tutto: la scelta lungimirante di Cantina Pizzolato
Non è solo grazie ad una vincente politica di diversificazione dei mercati di esportazione, che ad oggi conta ben 33 paesi nel mondo, che Cantina Pizzolato sta diventando una realtà in continua ascesa. “I numeri e i dati che registriamo in chiusura d’anno confermano che le strategie e le scelte adottate negli anni precedenti sono state lungimiranti e per certi aspetti ci hanno permesso di affrontare l’emergenza con un grande spirito di adattamento alla situazione”, prosegue Rodelli.

“Mi riferisco in primis alle scelte di sostenibilità che caratterizza l’intera nostra filiera: il biologico si è rivelato anche quest’anno un segmento di mercato in ascesa e ci abbiamo creduto fortemente lavorando con impegno sul progetto dei vitigni resistenti Piwi ma anche su un packaging sostenibile e sull’utilizzo di energia pulita in cantina. Siamo inoltre presenti nella grande distribuzione specializzata di vini biologici, settore che rientra nelle categorie di negozi alimentari con crescita a doppia cifra dei consumi, dato che conferma che il consumatore è sempre più consapevole dell’acquisto”.
L’importanza del fattore umano

“Diversificare l’offerta al consumatore è stato strategico: solo vini bio di qualità, certificati, da fasce di prezzo medie a quelle più alte, con differenziazioni di packaging”: questo un altro dei segreti del successo di Cantina Pizzolato, evidenzia l’export manager della cantina trevigiana. “L’aumento più importante delle vendite ha riguardato le nostre bollicine specialmente grazie alla nostra linea M-Use che a solo un anno dall’inserimento sul mercato ha registrato risultati importanti”. Un successo che è stato tanto “fisico”, quanto “digitale”. Da giugno, infatti, Cantina Pizzolato è tornata ad accogliere, con tutti i dovuti dispositivi di protezione, i propri clienti abituali nel Wine Shop di Villorba, ma nel corso degli ultimi 12 mesi ha anche potenziato l’e-commerce aziendale, che ha visto un incremento delle vendite del +120%, tutte sul territorio nazionale. Un risultato quello della realtà bio veneta che trova le sue fondamenta soprattutto nell’investimento sul fattore umano: “Questi importanti traguardi li dobbiamo senza dubbio alla grande squadra su cui abbiamo potuto contare”, chiosa Settimo Pizzolato, il titolare. “Fatta da dipendenti ma anche fornitori che in questo anno così complesso hanno saputo fidarsi di noi, lavorando con impegno permettendoci così, alle soglie del 2021 di continuare a guardare lontano per affrontare il nuovo anno con tanta energia e nuovi progetti nel cassetto”.