Il brindisi di Natale si avvicina e “sobrio” non è il termine che si addice ai festeggiamenti di questo speciale momento dell’anno, neanche in tempi di Covid-19. Ecco, dunque, che anche noi di WineCouture abbiamo voluto condividere 15 consigli per fare bella figura con i parenti (stretti, in numero contingentato e ben distanziati, come Dpcm impone) riuniti intorno alla tavola imbandita. Una selezione di proposte, tra classici indimenticabili ed etichette pop, per donare al cenone di Natale quel tocco in più, oggi indispensabile come mai. Ecco la nostra selezione tra le eccellenze di bianco vestite.
LR 2016 Alto Adige Doc Cantina Colterenzio: la composizione perfetta per il cenone

Avvincente esclusività, per entusiasmare anche il palato più esigente. Una cifra stilistica che si ritrova tutta in due iniziali: quelle di Luis Raifer, ispiratore e pioniere dell’enologia altoatesina. Elegante e carismatica quinta sinfonia, la 2016, dell’armonioso spartito che fonde Chardonnay, Pinot Bianco e Sauvignon. Sfaccettature che mutano, di annata in annata. Un costante ricominciare, che scandisce tempo e battute di una selezione. Esattamente come per l’abito di scena: questa volta, un gioco di veli e trasparenze che omaggia la dirompente sensualità del corpo. Sofisticato abbraccio, un’opera d’arte vedo-non-vedo attraverso vino e bottiglia. LR 2016 di Cantina Colterenzio è un vino straordinario, sia nel contenuto che nell’aspetto, che sa esprimere tutta l’eccellenza del terroir e accompagnare i piatti più raffinati del cenone.
Zorzettig Myo Bianco I Fiori di Leonie: il bianco caparbiamente femminile

Canto di Natale in salsa friulana per il cenone. Traduzione di una saga di famiglia in cui passione per il frutto della vite e attaccamento alle proprie radici fanno da indispensabile sfondo e contesto. Narrazione, oggi caparbiamente al femminile, delle colline di Spessa. Iniziando dall’ultima novità: I fiori di Leonie Zorzettig è dedica ed omaggio alla generazione che sarà, mentre rigogliosa cresce, proprio come le uve di Pinot Bianco, Friulano e Sauvignon del blend, tra i filari del cru Vigneti di Spessa. Per un vino schietto, sapido, pulito, fresco e sincero come la forza della natura, la purezza e la vitalità di Leonie che è il futuro: il futuro sostenibile.
Conte Hugues Chardonnay Terre Siciliane Igt: la Sicilia dal carattere borgognone

Un bianco siciliano modellato sullo stile della più nobile Borgogna. Questo è lo Chardonnay Conte Hugues firmato dalla cantina palermitana Rapitalà. Un omaggio alle origini di una realtà che fin da principio ha saputo essere fusione tra il meglio della cultura mediterranea e la finezza di quella francese. Per un’etichetta dal profilo internazionale e di grande fascino, capace di regalare grandi emozioni in abbinamento a carni bianche, calde o fredde, crostacei, pesce affumicato, foie gras, formaggi erborinati o stagionati.
Zuitér Montello Colli Asolani Doc Manzoni Bianco Montelvini: il regalo del professore

L’eredità del professor Manzoni trova dimora nel cuore del Montello. E la civetta (la “zuita”) si posa in uno degli angoli più vocati di tenuta Fontana Masorin. Prende così vita un bianco pulito e dall’ottimo potenziale di affinamento, che racconta di un incontro sui tralci, quello tra i nobili e selezionati geni di Riesling Renano e Pinot Bianco. Uve che la mano coccola, in vigna e in cantina, ricevendo in cambio, nel calice, il sincero e fedele ritratto di un territorio, di un vitigno e degli uomini che lo valorizzano. Dove trovare in tavola lo Zuitér Montello Colli Asolani Doc Manzoni Bianco 2018? In compagnia di antipasti a base di verdure, crostacei o risotti.
Hey French You Could Have Made This But You Didn’t Bianco Veneto Igt Pasqua: il Superbianco per Natale

Hey French è una dichiarazione d’intenti che spiazza e sfida. Sfrontatezza nel calice di un Superbianco in bottiglia. Il susseguirsi di suggestioni e sentori, riverberi delle quattro migliori vendemmie del decennio sui dorati declivi del Monte Calvarina. Per un blend multivintage che è perpetua tensione all’inseguimento del confine fra terra e cielo. Uno sforzo stilistico di equilibrio, profonda espressione di un terroir, che si fa sogno fuori dagli schemi, in una sovrapposizione di nuovi codici tra Garganega, Pinot Bianco e Sauvignon. Hey French non impone abbinamenti, li regala a chi è sufficientemente curioso nel ricercarli da sé.
Langhe Doc Arneis Blangè Ceretto: il bianco trasversale per il cenone

Il Langhe Doc Arneis Blangè Ceretto è il lato bianco dei vini piemontesi. Un’etichetta che ha segnato un’epoca, rivoluzionando l’enologia langarola dedita fino ad allora alla valorizzazione esclusiva delle varietà a bacca rossa. Figlio di un territorio fortemente caratterizzante, quello del Roero, e di una volontà produttiva tesa a rafforzare la riconoscibilità della varietà, oltre la piacevolezza, questo vino coniuga all’approccio sostenibile in vigna la modernità d’esecuzione. Frutto e mineralità, fragranza e calibrata freschezza, coesistono in un bianco che ha fatto della godibilità e della trasversalità il suo marchio di fabbrica: tanto che, ottimo come aperitivo, il Blangé è compagno ideale per i leggeri antipasti di mare del cenone.
Stilèma Greco di Tufo Docg Mastroberardino: la Campania Felix del vino

Un concept di vino che illustra la specificità dell’uomo nel suo ambiente. Campania Felix, esercizio di stile che declina il domani ripercorrendo a ritroso l’asse del tempo. Un testimone passato di padre in figlio, rievocazione e rinascimento di un intero territorio. Montefusco, Tufo e Petruro Irpino, al centro del proscenio, enunciano una salina e delicata complessità, che nello Stilèma Greco di Tufo agile sfuma nella memoria. Per un bianco pronto a spaziare in ogni direzione che vorrà prendere il cenone: dai formaggi freschi o a pasta molle alle fritture di pesce e di verdure, passando per risotti ai frutti di mare e zuppe di pesce.
Ribolla Gialla Friuli Colli Orientali Doc Torre Rosazza: un peccato di gola per il cenone

Una tra le più antiche vestigia della viticoltura di confine a Est. L’autoctono friulano che si fece anche peccato di gola (Boccaccio dixit). Prediletto a Nord delle Alpi da sempre, lungo il corso dei secoli ha saputo conquistare consensi in ogni angolo dello stivale. Snello, floreale, gustoso: un’esplosione di profumi capace di assumere tonalità differenti a ogni anno che si sussegue. La Ribolla Gialla Friuli Colli Orientali Doc Torre Rosazza è emblema, di quel vino “frutto della vite e del lavoro dell’uomo”. Per un bianco ottimo servito in abbinamento a tartine salate e antipasti in genere, ma ideale anche per accompagnare primi piatti delicati, come trofie al pesto o risotti alle erbe.
Riesling Mosel Saarburger Kupp Alte Reben Dr. Fischer – Hofstätter: l’incanto di un calice di bianco

Un pezzo d’Italia che si affaccia sul fiume Saar. Là, su terreni scoscesi dove il Riesling mostra la sua forma migliore e il vino della Mosella individua da secoli il suo habitat naturale. Una storia eroica, di singole parcelle e tanto sudore. Qui, nel racconto che anno dopo anno tramanda la “Kupp”. Un sinonimo di eleganza “über alles”, vigna che è rappresentazione a sé di mineralità: un incanto di longevità che si firma Dr. Fischer, ma si legge Martin Foradori Hofstätter. Un bianco di cui godere un sorso dopo l’altro, punto.
Verdicchio Tardivo Ma Non Tardo Santa Barbara: un bianco Tre Stelle anche al cenone

Verdicchio tristellato, a partire dall’etichetta (by Catia Uliassi). Fragrante ammaliatore. Per un bianco di statura firmato Santa Barbara, prezioso concentrato di aromi e solidarietà. Tardivo ma non tardo, da servire con formaggi stagionati e carni bianche o anche custodire in cantina per un giorno lontano: “E vedere di nascosto l’effetto che fa”.
Nussbaumer 2018 Cantina Tramin: il Gewürztraminer più premiato d’Italia

20 anni consecutivi di Tre Bicchieri sono uno statement ben deciso. Signore e signori, ecco a voi la speciale edizione che celebra il Gewürztraminer più premiato d’Italia. Caleidoscopio olfattivo, che affonda le radici in un maso dove la vigna è coltivata da 700 anni. Selezione per cogliere le più profonde esigenze e l’intima identità di un vitigno. Interprete elegante, emblema di stile ben oltre i confini dell’Alto Adige, come sottolineano magistralmente le sue capacità di abbinamento con molteplici interpretazioni culinarie. Il Nussbaumer Gewürztraminer 2018 di Tramin è infatti capace di spaziare dagli antipasti a base di pesce ai cibi affumicati o piccanti, ma risulta ideale anche con crostacei e frutti di mare, magnifico con le pietanze speziate della cucina orientale.
Terre Siciliane Bianco Igp Vanedda Cortese: le suggestioni di Sicilia nel calice

Vanedda è il nome con cui in siciliano sono chiamate le piccole stradine di campagna, ma anche quello del bianco di punta dell’azienda agricola Cortese, a Vittoria, nel meraviglioso entroterra ragusano a due passi dal mare. Un vino che racchiude in modo straordinario il suo terroir, la corposità del Grillo, la mineralità del Catarratto, l’ampiezza del Fiano. Un bianco biologico dalla personalità decisamente e straordinariamente riconoscibile, unica. Le suggestioni, sorso dopo sorso, si alternano: i colori sgargianti delle estati siciliane, i profumi dei campi di arance, le limonaie, le stradine assolate che sanno di erbe aromatiche. Il compagno ideale per le pietanze che parlano di cucina di mare.
Trebes Ribolla Gialla Collio Doc Attems: la magia del Friuli anche a Natale

Trebes è prodotto con il vitigno che più di ogni altro identifica l’enologia friulana, e del Collio in particolare: la Ribolla Gialla. A sottolineare questo forte legame con il territorio, deve il suo nome all’omonimo ruscello che scorre proprio al di sotto del vigneto. È nelle terrazze di ponca purissima, terreno che esalta al massimo le caratteristiche della Ribolla, in vecchi vigneti del Collio Goriziano che Attems coltiva questo prezioso e secolare vitigno, le cui origini risalirebbero addirittura al Medioevo, quando era nota con il nome di “Rabiole de Collibus”. E poi c’è la magia della “ponca”, formatasi milioni di anni fa dal sollevamento dei fondi marini, che dona a questa nobile interpretazione della Ribolla una vibrante acidità e un’inconfondibile sapidità marina sul finale. Per un vino ideale come aperitivo o in abbinamento a piatti vegetariani o primi al forno.
Sauvignon Alto Adige Doc Sanct Valentin Cantina San Michele Appiano: il bianco per il cenone che seduce

Nomen omen: l’etichetta di cui innamorarsi, ogni giorno che passa con maggiore vigore. La promessa porta la firma della mano fatata di Hans Terzer. Il Sauvignon Alto Adige Doc Sanct Valentin è un figlio prediletto del vino all’ombra delle Dolomiti e della Cantina San Michele Appiano. Un pluripremiato orgoglio di famiglia, che più di 20 anni beneficia delle eccezionali condizioni offerte dalle singole e attentamente selezionate parcelle ai piedi della Mendola, per generare un grande vino di classe superiore dal frutto seducente. Compagno ideale di party esclusivi e per qualsiasi occasione speciale, si sposa meravigliosamente col pesce alla griglia, come il Persico e la Sogliola oppure con il Salmerino in salsa di peperoni, ma anche con un saporito risotto alle verdure.
Etna Bianco Doc Villa dei Baroni Carranco: il vulcano dall’animo piemontese

“Grandi cose succedono quando gli uomini e le montagne s’incontrano”, sosteneva William Blake. E la storia di Carranco è quella di una realtà dall’animo piemontese, ma con radici che affondano ben in profondità nel vocato terroir alle pendici dell’Etna. Rinasce, infatti, dall’incontro tra i due uomini alla guida di Borgogno e Tornatore. Nel segno della massima sostenibilità, Andrea Farinetti e Francesco Tornatore hanno dato forma a un progetto che, anche in cantina, recupera tecniche di vinificazione ancora legate alla tradizione locale, in un connubio perfetto tra storicità etnea autentica ed esperienza di due grandi produttori. E l’Etna Bianco Doc Villa dei Baroni Carranco ne è un chiaro esempio: un 100% Carricante, che dopo aver fermentato in vasche d’acciaio, affina in cemento, per un bianco fresco e potente allo stesso tempo, che si abbina con primi piatti saporiti, a partire da quelli di pesce, e alle carni bianche.