Un 2020 chiuso con risultati positivi a livello di bilancio, il nuovo anno che si apre all’insegna del nuovo corso che verrà dettato dal neonominato direttore generale Andrea Di Fabio. Cantina Tollo archivia gli scorsi 12 mesi presentando un esercizio 2019/2020 capace di redistribuire oltre 20 milioni di euro tra valore del conferimento dei soci, redistribuzione e indotto delle aziende locali. Una performance accolta con grande soddisfazione dai vertici della realtà cooperativa abruzzese, con il presidente di Cantina Tollo, Tonino Verna, che, tracciando le linee guida per il futuro, ha comunicato la nomina di Andrea Di Fabio a direttore generale.
La crescita nella continuità: Andrea Di Fabio nuovo direttore generale
Andrea Di Fabio Tonino Verna
La grande notizia con cui si apre il 2021 di Cantina Tollo arriva proprio con la nomina di Di Fabio alla direzione generale. Una nuova carica introdotta a seguito della costante crescita della realtà teatina, che si configura oramai come gruppo di aziende. Figura di riferimento da tempo di Cantina Tollo, Di Fabio conserva anche la posizione di direttore commerciale e marketing, che ricopre ormai da sei anni, dopo che in precedenza aveva svolto l’incarico di direttore amministrativo.
Spiega Di Fabio:
“La sfida che ho raccolto è oltremodo stimolante. Il miglioramento dell’efficienza della struttura e l’ampliamento del business, in un periodo complicato come questo, pesantemente colpito dall’irrisolta problematica Covid, saranno i punti cardine del mio incarico”.
“La gestione di Cantina Tollo sarà indirizzata al perseguimento di alcuni obiettivi che ritengo fondamentali nella conduzione aziendale e che dovranno permeare tutta l’organizzazione: dinamicità, determinazione e proattività saranno parole imprescindibili per ciascuna attività che andremo a porre in essere, ad ogni livello ed in ogni contesto”.
I trend del 2020: avanti tutta con bio, Gdo e la novità della Docg Tullum

In termini commerciali, è proseguito in questi ultimi 12 mesi il trend positivo dei vini biologici, che in un esercizio così difficile segnano una crescita a valore del 20% e a volumi del 19%. Oggi, la quota del bio in bottiglia è arrivata a raggiungere il 9% del fatturato complessivo di Cantina Tollo. Un dato che conferma il riconoscimento da parte del mercato della qualità e della distintività delle linee green della realtà abruzzese.

L’altro trend a caratterizzare il 2020 di Cantina Tollo riguarda la Gdo, che prosegue il suo incedere positivo incrementando il proprio fatturato a valore dell’11% e a volumi del 12%: una performance specifica del canale che si pone in continuità con gli ultimi due esercizi di bilancio e che evidenzia altresì una tendenza del consumo daily in ulteriore crescita. Il fatturato relativo all’imbottigliato, inoltre, è in linea con i dati registrati nel 2019. E un altro risultato importante raggiunto negli ultimi 12 mesi dal gruppo Cantina Tollo è rappresentato dal debutto dei vini della Docg Tullum, denominazione riconosciuta nel 2019 e messa in commercio nel 2020.
Di cosa parliamo quando parliamo di Cantina Tollo
Oggi Cantina Tollo è tra le più importanti e consolidate realtà del vino italiano, che commercializza ogni anno 13 milioni di bottiglie, vanta circa 700 soci e conta 2.700 ettari coltivati in un territorio da sempre vocato alla produzione vitivinicola.

La produzione, concentrata tra le colline del litorale abruzzese fino alle pendici della Maiella, si focalizza sui vitigni tipici e autoctoni del territorio (Montepulciano, Trebbiano, Pecorino, Passerina e Cococciola), coltivati tradizionalmente a pergola, con una spiccata vocazione alla sperimentazione in campo e in cantina. Le bottiglie firmate Cantina Tollo sono distribuite in tutta Italia, in quasi la totalità dei Paesi dell’Unione Europea, in particolare Germania, Paesi Bassi, Francia, Danimarca e Regno Unito, ma anche oltreoceano, in Giappone, Stati Uniti, Canada.