Altra vittima illustre nel calendario fieristico delle manifestazioni principe del vino. Gli organizzatori, infatti, hanno annunciato che la 29esima edizione di Simei, kermesse di Unione Italiana Vini, nonché appuntamento leader mondiale delle tecnologie per enologia e l’imbottigliamento è stata posticipata al prossimo anno, sempre a Fiera Milano, dal 15 al 18 novembre. Inizialmente in agenda dal 16 al 19 novembre 2021, la rassegna vede un rinvio e una riprogrammazione che è frutto di un’attenta riflessione e condivisione con l’associazione di riferimento per il settore (Anformape) e con le imprese del comparto. Ovviamente, la scelta compiuta è diretta conseguenza dell’incertezza causata dal protrarsi dell’emergenza sanitaria: allo stato attuale, infatti, ad avviso degli organizzatori e dei principali attori della filiera, non risulta possibile garantire la consueta qualità del business che ha permesso a Simei di diventare negli anni la manifestazione internazionale di riferimento per il comparto.
Scelta condivisa per garantire una risposta business all’altezza di Simei
Paolo Castelletti, segretario generale Uiv, non nasconde le problematiche ancora presenti a livello organizzativo per garantire il successo di una kermesse fieristica:
“Simei è un evento B2B complesso anche sul piano logistico e a forte propensione internazionale: diventa perciò difficile garantire con diversi mesi di anticipo un’adeguata risposta di business agli importanti investimenti degli espositori e alle attese degli operatori”.
Fiera biennale, Simei è cresciuta molto nelle ultime edizioni anche sul fronte delle tecnologie per l’imbottigliamento di altre bevande (dalla birra all’olio, passando per spirits e succhi), chiudendo l’appuntamento 2019, il più recente andato in scena, con 33mila operatori provenienti da oltre 90 Paesi e più di 500 espositori.

È sempre il segretario generale Uiv a rassicurare che, nonostante il posticipo forzato, il network di Simei continuerà a operare anche in questo 2021, in attesa dell’evento fisico in agenda nei prossimi 12 mesi:
“Stiamo comunque studiando occasioni di analisi e incontri professionali on e off line nel corso di quest’anno per mantenere forte il legame con il comparto”.
È da ricordare che l’Italia è leader mondiale del settore con un fatturato di circa 2,9 miliardi di euro l’anno: di questi, il 70% è destinato all’export per una bilancia commerciale attiva di circa 1,8 miliardi di euro.
