San Valentino si avvicina. E prima di pensare a rose e cioccolatini, meglio cominciare a buttare uno sguardo sul vino da condividere con chi si ama. Confidando in una dolce metà che non sia astemia, quale miglior scelta di una bottiglia di Champagne? Proprio in vista del giorno dedicato all’amore, Alberto Massucco Champagne propone un gioco. L’imprenditore e importatore, primo italiano a possedere una propria vigna nella Champagne, condivide con tutti noi una selezione delle sue etichette da abbinare non a piatti ricercati, come si potrebbe immaginare, ma alle venature del più alto tra i sentimenti che da sempre interroga l’uomo.
Un San Valentino fuori dai soliti cliché con Alberto Massucco
“Come si può definire l’amore? Sono millenni che ci si arrovella per spiegare il più semplice e complesso dei sentimenti e ancora oggi, non se ne ha una definizione” esordisce Alberto Massucco. “Ognuno di noi vive la propria percezione personale. Giocando sulle sue molteplici sfumature, ho pensato, con spirito leggero e ironico, di abbinare ad alcune definizioni unconventional di questo sentimento, le nostre etichette di Champagne”. Et voilà, la festa di San Valentino si trasforma così in una ricerca raffinata e divertente per uscire dai soliti cliché, con il solo fine di percepire quanto il nostro sentire si possa leggere anche attraverso un calice di Champagne.
Alberto Massucco
Amori unconventional e Champagne
Romantici, esasperati, turbolenti, rassicuranti, clandestini, forti, eterni, elettivi, nascosti, leggeri, fugaci, infiniti. Unconventional. Ad ognuno il proprio Champagne.
Per l’amore che muove i primi passi, ancora incerto ma già grande e travolgente: la sua potenza muove tutte le cose, la sua freschezza lo esalta e lo porta in tensione, proprio come lo champagne Rosé di Rochet-Bocart, 80% Chardonnay e 20% Pinot Noir in rosso. Quella percentuale importante di rosso che gli dona vigore e struttura, nella sua vena minerale oltre a gusto ed eleganza, forza e potenza vibrante.

La trasgressione è uno dei moti rivoluzionari più travolgenti e sconvolgenti dell’anima. Per tutte quelle coppie “trasgressive” la scelta non può che ricadere anche su Rochet-Bocart: ma è il Blanc de Noirs (100% Pinot Noir) a saper narrare con maggior incisività i turbamenti dell’essere, perché la trasgressione arriva silente sulle punte e si muove sinuosa, sussurrando le sue note eleganti e graffianti.

Nel gioco della vita ci si deve anche far perdonare. E per chi deve recuperare qualche mancanza, niente di meglio che Des Grillon aux Clos, 100% Meunier, creato in esclusiva per Alberto Massucco Champagne da Eric Taillet, re del Meunier. Uno champagne ruffiano, incantatore, seducente: si può perdonare qualsiasi cosa a chi versa in un calice questo capolavoro di haute couture.

L’arte di sedurre con la giusta etichetta
La conquista è un’arte. Seduzione, corteggiamento, attrazione, fatta di incontri e tempi sospesi. L’intrigante gioco della mente, rafforzato dallo sguardo e dai gesti. La conquista è un teorema che, in questo caso, porta la firma di Eric Taillet. Sur le Grand Marais è una formula matematica precisa: 90% Meunier e 10% Chardonnay. E proprio il suo 10% di Chardonnay dà quella briosa scossa vitale, l’adrenalina, espressione primordiale che genera la conquista.

Ci sono amori conclamati, dichiarati, sigillati dal tempo. Ma ci sono anche coppie che vivono la luce della loro relazione nell’ombra, fatta di intensità, di momenti rubati, di tormenti e frammenti, di gioie strappate alla quotidianità. Clandestini sono gli amori che riscoprono emozioni sopite o celate e il loro ritratto viene dipinto con Les Croisettes: 46% Chardonnay, 3% Arbanne, 51% Petit Meslier. Jean Philippe Trousset con questo Champagne riporta alla luce due vitigni autoctoni, l’Arbanne e il Petit Meslier, solo 621 bottiglie tirate, proposte come pas dosé. “Cepages oubliés”, vitigni che grazie al recupero di Jean Philippe, escono dall’ombra e possono godere di una passione ritrovata. Non si devono dimenticare. Divengono indimenticabili.

“Da qui all’eternità”. Forse un po’ eccessivo, certo è che ci sono anche coppie inossidabili. Quelle affinità elettive che trovano l’uno nell’altra l’equilibrio e la forza (e a volte il coraggio) per viversi completamente. A loro si dedica Créme, il grande classico. Perfetto nel dosaggio, fresco, pulito, impreziosito da un’invitante vivacità. Inossidabile. Bussola di quel viaggio tra i gusti iconici dello Champagne che trova la sua strada ancora una volta nel cuore della cantina di Jean Philippe Trousset.

Le bottiglie per chi ha superato la pandemia e per le coppie “scoppiate”
Nell’annus horribilis 2020, due nuove “categorie” si sono manifestate, senza se e senza ma, nel complicato mondo dell’amore: le coppie che hanno superato la pandemia e quelle che sono “scoppiate”. Per entrambe non manca la giusta soluzione, perché Alberto Massucco ne è fermamente convinto:
“Esiste sempre una buona ragione per stappare una bottiglia di Champagne”.
Tutto ha un senso. Per chi non è riuscito a superare il confinamento, è il momento giusto per percorrere una nuova strada e, come ogni grande inizio, questa avventura deve essere battezzata da uno Champagne ricco ed intenso: magari un gioco di corde vibranti tra equilibrio, concentrazione ed eleganza. La scelta non può che ricadere sulla Cuveé Fût de Chêne Millesimé 2013 di Gallois-Bouché, più di 42 mesi sui lieviti con tappo in sughero prima di rémuage e dégorgement manuali. Vale la pena essere “scoppiati” se questa è la prescrizione suggerita da un Dottor Stranamore unconventional.

Per quelle coppie, invece, che eroicamente hanno superato la quarantena, il giubilo nei loro calici ha la voce di Mathilde di Rochet-Bocart, con il suo Blanc de Blancs. 100% Chardonnay, nature, in esclusiva per Alberto Massucco Champagne e il mercato italiano. La motivazione? Semplicemente perché quando lo si degusta è inevitabile stupirsi, inebriarsi, sorridere e guardare al domani con energia rinnovata come a dire: “Wow, ce l’abbiamo fatta!”.

Gli Champagne di Alberto Massucco per single e per l’amore più sincero
A chi non ha una dolce metà viene in aiuto Jean Philippe Trousset con Millésime 2015: equilibrio perfetto, 50% Pinot Noir e 50% Chardonnay. Fresco, in continuo divenire, completo nella sua pienezza: perché essere single può essere anche una scelta, quella stare bene in primis con sé stessi.

Ma gli amori sono infiniti, proprio come infiniti sono gli Champagne. “C’è un tipo d’amore che spesso non si annovera tra quelli che siamo abituati a considerare, ma a mio avviso è il vero amore” chiosa l’esperto importatore. “Nulla è più sincero, affidabile, indissolubile dell’amicizia. Tra mito e leggenda, ricordiamolo, San Valentino è anche e soprattutto la festa dell’amicizia”. E agli amici, Alberto Massucco dedica una bottiglia speciale: Isos, lo Champagne des Fa’Bulleuses.
“Sette jeunes fils, sette produttrici, sette etichette differenti che si uniscono per dare vita, con una sola voce, ad un progetto culturale, nato appunto sotto il segno della loro amicizia”.

È proprio vero: a ciascuno, il proprio Champagne. Con una nota bene: non è neanche poi così obbligatorio dover attendere San Valentino per brindare. Santé!