Negli ultimi 12 mesi, abbiamo avuto modo di parlarvi a più riprese di Zeni1870. Soprattutto, delle molte iniziative che hanno visto protagonista questa storica realtà del vino sul Garda, che nel 2020 ha tagliato il traguardo dei suoi primi 150 anni. Oggi, l’azienda veronese mette a fuoco una nuova tappa del proprio percorso. E lo fa nel segno della sostenibilità, tema che sta particolarmente a cuore alla famiglia Zeni. La storica cantina di Bardolino, infatti, arricchisce le proprie produzioni con un importante plus, ottenendo la certificazione Sqnpi con l’annata 2020 per due veri e propri “must taste” nel panorama vitivinicolo gardesano: il Lugana Vigne Alte e il Lugana Marogne.
Perché è importante la certificazione Sqnpi
Trarre sempre del bene anche quando a prima vista pare complesso o addirittura impossibile farlo. Questo ha cercato di fare con costanza Zeni1870 per tutto il corso del 2020, anno che resterà nella memoria di ciascuno come uno dei più difficili di sempre. Così, sulla scia di una rinnovata e cresciuta sensibilità nei confronti dell’ambiente e del territorio, la storica cantina di Bardolino ha ottenuto la certificazione Sqnpi.

Di cosa parliamo è presto spiegato: il Sistema di qualità nazionale di produzione integrata è uno schema di certificazione su base volontaria, riconosciuto a livello nazionale e comunitario, che identifica tutti quei prodotti agricoli e agroalimentari ottenuti con tecniche di produzione integrata, con una particolare attenzione al mantenimento della catena di tracciabilità e alla scelta di non utilizzo di alcuni prodotti fitosanitari. Il suo obiettivo è garantire al consumatore finale non soltanto prodotti sicuri e di qualità (questo è certificato sempre dal sistema di Doc e Docg), ma soprattutto rispettosi dell’ambiente e della salute dell’uomo.

Un passo, dunque, significativo per un’azienda, quello dell’ottenimento di questa importante certificazione, poiché evidenzia ancora una volta un’attenzione e una cura alle tematiche legate all’ambiente, nonché un forte impegno in favore di un approccio produttivo a basso impatto e rispettoso della salute del consumatore.
Le scelte green di Zeni1870
I punti di ricarica Zeni for Green
Già nel corso degli scorsi mesi, d’altronde, in Zeni1870 si sono mossi con importanti iniziative volte a preservare l’ambiente. Ne è un esempio attivo “Zeni for Green”, il sistema di ricarica elettrica per auto e bici riservato ai clienti e ai visitatori della cantina, i quali, mentre degustano calici di vino, acquistano bottiglie oppure visitano Museo e Galleria Olfattiva, possono comodamente ricaricare i propri mezzi in maniera totalmente gratuita. Un servizio in più per i visitatori, ma anche una forma di comunicazione diretta, atta a creare consapevolezza.
Sottolinea Fausto Zeni, alla guida dell’azienda assieme alle sorelle Federica ed Elena:
“L’ottenimento della certificazione Sqnpi è un risultato importante che va a confermare la bontà di un progetto produttivo chiaro e definito: produrre nel rispetto dell’ambiente, limitando al massimo l’impiego di fitofarmaci, ponendo molta attenzione alla biodiversità e alla salvaguardia del consumatore finale”.
“L’anno appena concluso ha messo tutti di fronte a numerose criticità e ha accresciuto la nostra consapevolezza: il paesaggio, la natura, l’aria, l’acqua, il suolo per noi che produciamo vino sono strumenti di lavoro ma nello stesso tempo risorse che devono essere preservate poiché non sono infinite”.
Inevitabile, allora, il passaggio che ha condotto Zeni 1870 a ricercare e ottenere la certificazione Sqnpi per due etichette simbolo del vino sulle sponde del Lago di Garda. Due Lugana dai tratti differenti in bottiglia, ma oggi accomunati da un comune e sempre più accentuato impegno a favore dell’ambiente.

Il Lugana Marogne Zeni1870 è stato uno dei protagonisti del focus dedicato al mondo Lugana pubblicato sul numero 1/2020 di WineCouture. Per scoprire il nostro giudizio su questa etichetta, vi invitiamo a sfogliare la rivista a questo link.