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Signorvino continua la sua corsa e sbarca sui Navigli

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Tempo di aperture, ripartenze e ripresa per Signorvino. L’enocatena del vino italiano, in concomitanza con l’arrivo della zona gialla a Milano, ufficializza la notizia dell’opening per il 20esimo punto vendita dell’insegna. Da sogno la location: i Navigli, luogo strategico della mondanità meneghina. Con l’apertura delle porte del nuovo store in via Gorizia 30, oggi, a fare da felice corollario al taglio del nastro dello scorso 20 gennaio, che aveva rappresentato una sorta di “aperitivo” e primo contatto per cominciare a prendere familiarità con lo spazio enoteca, ovviamente in attesa di poter “vivere” il locale nella sua interezza, anche attraverso il servizio al tavolo. Ora l’attesa è conclusa, ma non è la sola novità che ha in serbo Signorvino in questo inizio di 2021.

Signorvino fa 20 sui Navigli: proseguono gli investimenti e rilancia in tema assunzioni

Da sempre, l’obiettivo dell’enotecatena italiana è innanzitutto stare vicino ai consumatori, ponendo un’ampia gamma di etichette tricolori (più di 2mila) alla portata di tutti. E anche in questo inizio d’anno, Signorvino sta proseguendo lungo la strada degli investimenti, mai abbandonata neppure nel pieno della pandemia. Dopo le aperture di Parma e Roma, oggi è tempo dei Navigli a Milano. Con la road map che vede già fissata in agenda la prossima tappa: Fidenza, a marzo. 

Store numero 20 per Signorvino, con la nuova splendida location in zona Navigli a Milano
Store numero 20 per Signorvino, con la nuova splendida location in zona Navigli a Milano

Signorvino, dunque, non lascia nulla, all’opposto raddoppia. E lo fa lanciando un segnale ben chiaro all’intero Paese: un messaggio che passa da un dato assolutamente concreto. Credere nella ripresa, infatti, significa innanzitutto focalizzarsi su nuove assunzioni: e in tema, grazie alle aperture dei nuovi store, nel 2020 la catena italiana ha segnato un incremento del 12% sull’anno precedente, a fronte di un’incidenza sempre più marcata della quota rosa (circa 45%) e con un’eta media di 32 anni.

I trend del 2020: Franciacorta sugli scudi, ma a Natale vince il Cartizze

Ma con il nuovo anno torna anche l’appuntamento con i trend delineati dall’Osservatorio Signorvino. La ricerca effettuata si fonda sul monitoraggio diretto di scelte e comportamenti dei consumatori finali negli ormai 20 punti vendita presenti lungo lo stivale. Con il 2020 che ha visto tra le denominazioni più ricercate dai clienti Signorvino (retail e online) primeggiare il Franciacorta.

Bollicine regine del brindisi a Natale: se il Franciacorta ha primeggiato nel corso del 2020, a Natale prediletto il Prosecco Superiore di Valdobbiadene Cartizze
Bollicine regine del brindisi a Natale: se il Franciacorta ha primeggiato nel corso del 2020, a Natale prediletto il Prosecco Superiore di Valdobbiadene Cartizze

Differente il discorso laddove si osservi soltanto quello che è stato l’ultimo periodo natalizio. Tra novembre e dicembre scorsi, sempre considerando e-commerce e retail, a emergere nelle scelte per regali e provviste destinate ai festeggiamenti è stato il Prosecco Superiore di Valdobbiadene, più specificamente con l’eccellenza del Cartizze. A seguire sul podio del Natale, ancora le bollicine: con il Trento Doc Brut e il Franciacorta Brut Satén. Nella Top 10, interessante rilevare poi l’ingresso in classifica del Brunello di Montalcino tra gli omaggi più scelti per i regali delle feste.

Un anno molto diverso dai precedenti: le performance, segmento per segmento

Quelle che sono le tendenze registrate nel 2020 parlano inevitabilmente di uno spaccato molto diverso da quello cui eravamo abituati con le rilevazioni degli anni precedenti. Quando ci si riferisce agli scorsi 12 mesi, infatti, occorre tenere conto di un andamento altalenante, conseguenza dei periodi di chiusura “forzata”, oltre che delle riduzioni nei posti destinati al servizio o delle limitazioni serali per gli orari. Questa dinamica ha condotto anche a un calo netto del giro d’affari per la catena, con le perdite di fatturato solo in parte ovviate dal take away, che incide più del 50% sugli incassi totali, ma con l’enoteca ad aver subito una flessione del 19% nelle vendite.

Prosegue, come ribadisce il nuovo opening milanese sui Navigli, la politica di investimenti promossa dall'enocatena guidata dalla famiglia Veronesi
Prosegue, come ribadisce il nuovo opening milanese sui Navigli, la politica di investimenti promossa dall’enocatena guidata dalla famiglia Veronesi

A fronte di questa contrazione, seguendo una strategia incentrata sul concetto di omnicanalità, Signorvino ha attivato soluzioni alternative per facilitare i clienti nell’acquisto, rimanendo così loro vicini fra restrizioni e brevi allentamenti. Molto apprezzata fin da subito è stata l’opzione dell’O2O (OnLine To OffLine), sistema grazie al quale è possibile prenotare il proprio ordine in negozio e farselo recapitare a casa, o viceversa. Ma da luglio ha preso il via anche il canale e-commerce targato Signorvino, capace di far segnare un incasso di 400mila euro in sei mesi di attività, con un importante picco delle performance negli ultimi due mesi dell’anno. Infine, l’implementazione del food delivery, tramite Deliveroo, ha portato ora l’incidenza del servizio a oscillare tra il 5 e l’8% sul fatturato in negozio.

Chi acquista da Signorvino

Nel 2020, per quel che concerne il canale tradizionale, il cliente tipo Signorvino è stato al 66% di sesso maschile, con un’età media di circa 39 anni
Nel 2020, per quel che concerne il canale tradizionale, il cliente tipo Signorvino è stato al 66% di sesso maschile, con un’età media di circa 39 anni

Ma chi sono i frequentatori, online e offline, dell’enocatena? Gettando lo sguardo su quel che è il canale tradizionale, il cliente tipo Signorvino è al 66% di sesso maschile, con un’età media di circa 39 anni. Spostandosi invece sul canale e-commerce, si nota una percentuale minore di uomini con un’età media anch’essa inferiore, attorno ai circa 36 anni. Tra coloro i quali hanno effettuato almeno un acquisto online nel 2020, poi, il 40% risulta iscritto al programma loyalty e lo status preponderante con il quale si identificano è quello di winelover. Nel periodo da gennaio 2020 ad oggi, infine, per quanto riguarda canale e-commerce e O2O, le bottiglie acquistate per persona sono state circa nove per scontrino, quasi il triplo delle medie registrate in store, a fronte di una spesa media di circa 122 euro e frequenza di acquisto di 1,24.

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