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Masottina non arretra: nell’anno della pandemia, il calice resta mezzo pieno

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Un inevitabile passo indietro, nel fatturato, ma nessun arretramento. All’opposto: anche in mezzo ai flutti agitati della pandemia, Masottina e la famiglia Dal Bianco non ha smesso di investire e di portare avanti la propria visione strategica. Coerenza, adattamento e sguardo al “dopo”, che si sono evidenziati in numeri e trend di un anno chiuso con un fatturato di 26,48 milioni di euro, dopo che nel 2019 si era superata quota 32 milioni, e oltre 7 milioni di bottiglie prodotte.

Masottina conferma: la scelta multicanale paga

Come è facile intuire, le performance 2020 Masottina risentono dell’effetto chiusure. Lo stop a intermittenza dell’Horeca nazionale e internazionale ha inevitabilmente inciso sul risultato finale, anche se le scelte strategiche commerciali multicanale della cantina veneta si sono dimostrate la strada corretta da percorrere, per far fronte anche a situazioni imprevedibili. 

Nel 2020, un incremento del +2% del volume di produzione per i marchi della famiglia Dal Bianco: Masottina, Ai Palazzi, Colle del Principe, Vallate e Monticella
Nel 2020, un incremento del +2% del volume di produzione per i marchi della famiglia Dal Bianco: Masottina, Ai Palazzi, Colle del Principe, Vallate e Monticella

Se il fuori casa paga dazio, infatti, si segnala nondimeno nel 2020 l’incremento del +2% del volume di produzione di tutti i marchi che fanno diretto riferimento alla famiglia Dal Bianco: Masottina, Ai Palazzi, Colle del Principe, Vallate e Monticella.

I numeri del 2020 tra Gdo e Horeca

Sono in modo particolare i brand dedicati alla Grande distribuzione che hanno registrato un +93% a volume e un +44% a valore, con un incoraggiante aumento del prezzo medio del Prosecco Doc del 4,5%.

Più in generale, il dato Gdo, canale che oggi pesa per i marchi della famiglia Dal Bianco il 42%, è caratterizzato dall’aumento a volume del +44%, rispetto ai numeri dell’anno precedente. Stabile, in ogni caso, rimane il canale Horeca quale primo sbocco di mercato della realtà veneta, a fronte di un’incidenza del 55% sul fatturato totale.

Effetto pandemia

A risentire maggiormente degli effetti della pandemia su ristorazione e canale specializzato è il marchio Masottina. Eppure, anche in questo caso, dalle colline di Conegliano si guarda al calice mezzo pieno. “Lato commerciale, la strada scelta è stata, infatti, quella di non abbassare i prezzi, per favorire così un aumento di volumi”, spiega Federico Dal Bianco, portavoce e vicepresidente del Gruppo. “L’obiettivo quindi del mantenimento del prezzo medio è stato raggiunto”.

Dulcis in fundo, la nota rispetto al notevole incremento della presenza online: +100% nelle vendite, determinato prevalentemente dalle performance registrate sulle piattaforme partner CallmeWine e Xtrawine.

I trend all’estero

All’interno dello scenario andato delineandosi nel 2020, l’export è rimasto il riferimento principe. La quota d’esportazione si conferma nettamente maggioritaria, attestandosi anche negli scorsi 12 mesi al 70%, con Masottina oggi arrivata a presidiare 37 nazioni nel mondo.

Rilevante, nell’ultimo anno, in particolare la presenza nei Paesi dell’Est Europa, che grazie soprattutto alle performance registrate da Ucraina e Romania sono passati da un 7% a un 14% d’incidenza sul fatturato globale dei marchi Masottina.

In linea con un segno positivo anche i Paesi del Sud Est Asiatico, che hanno aumentato il proprio peso segnando a volume un +9% e un +8% a valore. Poi, buone notizie anche dall’Australia, che ha registrato un + 62% a volume e un + 68% a valore.

Con oltre mezzo milione di bottiglie vendute, infine, si conferma il Regno Unito il primo mercato dell’azienda.

Gli investimenti 2020

Il 2020, come spiegato in principio, è stato anche anno di investimenti per la famiglia Dal Bianco. La crescita in tema è stata del 70% sulle cifre stanziate in precedenza, con interventi per quasi un milione di euro che si sono incentrati ad ampio spettro innanzitutto sulla produzione. Da una parte, infatti, in Masottina si è operato su manutenzione e aggiornamento dell’impianto d’imbottigliamento, dall’altra si è proceduto con l’aumento del parco di autoclavi e presse. 

Come già raccontato, non sono mancati neanche nuovi inserimenti in termini di risorse umane, con scelte strategiche per mercato e marketing. Ma non finisce qui, sotto questo profilo, come conferma l’azienda.

Il 2021 di Masottina si apre con un nuovo direttore commerciale

“Nel 2021 il nostro obiettivo sarà quello di investire nelle risorse umane e il focus sarà lo sviluppo e l’organizzazione della rete commerciale italiana”, sottolinea Federico Dal Bianco. “Compito che abbiamo deciso di affidare a Marco Tondi, che inizia a collaborare con Masottina con il ruolo di direttore commerciale Italia”. 

Classe ‘64, Tondi è un manager di lungo corso nel mondo del vino. Muove i primi passi come agente di Antinori, Berlucchi, champagne Gosset e Gaja. Sarà poi lo stesso Angelo Gaja a volerlo nel ruolo di direttore commerciale Italia. La sua carriera prosegue in seguito nel gruppo Terra Moretti, dove per il brand Bellavista si occupa del mercato italiano, per poi dedicarsi all’attività di consulenza.

Nei prossimi mesi, per quel che concerne le ultime novità di prodotto, Masottina alzerà il livello di attenzione su quelle che sono stati gli ultimi due lanci, capaci di arricchire un’offerta ben strutturata tra il carattere identitario delle produzioni “superiori” delle Rive di Ogliano e l’ampia gamma di spumanti e bollicine eleganti espressioni di ogni territorio.

Nel 2021, spazio alle due ultime novità Masottina in tema Prosecco Doc: l'ExtraBrut e il Rosé
Nel 2021, spazio alle due ultime novità Masottina in tema Prosecco Doc: l’ExtraBrut e il Rosé

E così, spazio al neonato ExtraBrut Prosecco Doc, prodotto con uva Glera (85%) e una piccola parte di Chardonnay (15%), provenienti dal vigneto di Gorgo al Monticano dove le viti godono di una perfetta esposizione, nonché di escursioni termiche modulate e clima ventilato che consente la perfetta maturazione delle uve.

Ma grande attenzione sarà riservata anche al Prosecco Doc Rosé, novità per la Denominazione in cui Masottina ha sempre creduto e di cui è stata fin dalle prime fasi della sperimentazione protagonista assoluta. “Il Prosecco Rosé Doc per Masottina è declinato nella tipologia Brut perché più in linea con la nostra filosofia produttiva che ricerca vini sottili, eleganti, disegnati per dare risalto al grande lavoro in vigna e alla materia prima”, chiosa Federico Dal Bianco.

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