2020 di consolidamento per Codice Citra. La principale realtà produttiva vitivinicola d’Abruzzo ha chiuso gli ultimi 12 mesi con un fatturato di vini imbottigliati di circa 39 milioni di euro, proseguendo nel trend di crescita costante degli ultimi 10 anni. L’incremento più importante si rileva in Grande distribuzione, dove registra un +10% in Europa e un +9% in Italia. Con l’aumento delle vendite in questo canale a bilanciare la diminuzione del giro d’affari nell’Horeca causata dalla pandemia di Covid-19. Nei mercati esteri, l’export di vini imbottigliati cresce, in particolare, in Inghilterra, dove l’incremento è stato del 15%, con l’Uk ad attestarsi quale mercato principale. In Europa, seguono per performance nel 2020 il Belgio, la Svezia e la Germania. Nel resto del mondo, da segnalare l’aumento del 7% nel business in Australia.
I trend di vendita 2020 per Codice Citra
In merito alla classifica dei vini più venduti da Codice Citra nel 2020 al primo posto si colloca il Montepulciano d’Abruzzo Doc, in linea con quanto esaminato anche dall’Osservatorio Permanente, a cura di Wine Monitor Nomisma e attivato nel 2019 dal Consorzio di Tutela Vini d’Abruzzo, che nell’analisi delle vendite del Montepulciano d’Abruzzo Doc (valori e volumi nel canale Gdo) e dei prezzi rispetto ai principali competitor, rileva in Italia +8% delle vendite a valore rispetto al 2019, un incremento del prezzo medio superiore al 4% e +3,8% nelle vendite a volumi. Al secondo posto il Trebbiano d’Abruzzo Doc, con un enorme gradimento soprattutto all’estero. La classifica si chiude con Pecorino e Passerina (nelle versioni fermo e spumante) e con il Cerasuolo d’Abruzzo Doc.

È un esito soddisfacente quello del consuntivo sul 2020 per la realtà abruzzese del vino, con la governance del Gruppo Codice Citra che ha voluto rilanciare i risultati raggiunti con l’approvazione di 4 milioni di euro di nuovi investimenti nel 2021, a testimonianza dell’impegno per l’innovazione e lo sviluppo locale.
Nuova governace per le realtà del Gruppo abruzzese
La ridefinizione delle strategie future ha portato anche alla riorganizzazione dell’assetto interno e l’assegnazione delle nomine di Angelo Baccile a presidente di Codice Citra, Domenico Bomba a presidente di Casal Thaulero e Valentino Di Campli a presidente di CodiceVino e delegato ai Progetti Speciali di Codice Citra.
Le nuove responsabilità si sono rese necessarie alla luce dello sviluppo e dell’importanza dei progetti speciali portati avanti dal Gruppo Codice Citra. Con Valentino Di Campli, numero uno uscente di Codice Citra, in carica dal 2011, che passa il testimone ad Angelo Baccile, 67 anni, figura di riferimento nel mondo della cooperazione vitivinicola abruzzese e già a capo di Casal Thaulero, dove gli subentra il vicepresidente Domenico Bomba, 54 anni.
“Lavoro nella cooperazione da oltre 40 anni”, sottolinea Angelo Baccile, neopresidente di Codice Citra, commentando la nomina.
“Il mio incarico sarà in continuità con quanto fatto negli ultimi anni, partendo dal superamento della situazione Covid-19, il raggiungimento degli obiettivi prefissati e il miglioramento del business”.
A fargli eco le parole di Domenico Bomba, chiamato a sostituirlo alla guida di Casal Thaulero:
“Lavoreremo per consolidare la presenza nel settore Horeca in Italia, nonostante la situazione Covid-19, mentre per quanto riguarda i mercati esteri l’obiettivo è ampliare quote di mercato promuovendo i vitigni autoctoni e l’Abruzzo”.
L’era Di Campli e il futuro di CodiceVino

Valentino Di Campli, che guiderà i nuovi progetti Codice Citra, speciali iniziative che proietteranno la realtà abruzzese nel futuro, così chiosa, tirando anche un bilancio del suo lungo mandato:
“CodiceVino rappresenta il nostro fiore all’occhiello. Una realtà nata per valorizzare la forza e la ricchezza della cooperazione e che, grazie alla tecnologia e alle collaborazioni con i migliori professionisti presenti in Italia, vuole esaltare al massimo la qualità e le potenzialità delle piccole produzioni dei nostri soci vignaioli”.
“Questi ultimi 10 anni sono stati decisivi per la crescita di Codice Citra e il raggiungimento di una forte consapevolezza del valore della cooperazione vitivinicola, quale grande risorsa e motore determinante per l’economia dell’Abruzzo”.
“Il momento che stiamo vivendo ci pone quotidianamente davanti ad enormi sfide per il futuro. Non sappiamo cosa ci aspetta, non è stato e non è facile lavorare; ci siamo impegnati al massimo, anche nei momenti più bui, siamo contenti di quanto realizzato, ma non si può abbassare la guardia. Codice Citra ha avuto e avrà un ruolo centrale e trainante per la crescita della viticoltura regionale. Stiamo lavorando a numerosi progetti speciali di ricerca e sviluppo, tra cui agricoltura di precisione, zonazione e spumantizzazione, che meritano una particolare attenzione e dedizione perché centrali nel prossimo futuro per lo sviluppo e la valorizzazione dei vitigni autoctoni nell’ottica di una sempre maggiore sostenibilità ambientale, economica e sociale”.