Signorvino e le eccellenze del vino di Valpolicella: un vero rapporto d’amore. Non deve stupire, d’altronde, visto che proprio a Verona, al cuore della zona di produzione dei grandi rossi veneti, ha preso il via la storia dell’enocatena ambasciatrice delle produzioni made in Italy. Ma oggi, grazie ai 21 punti vendita presenti sul territorio italiano, Signorvino è sempre più anche portavoce della Denominaziona Valpolicella, grande protagonista nell’offerta dell’insegna, ma soprattutto delle vendite e delle preferenze dei consumatori.
Amarone re dei grandi rossi tricolore da Signorvino

A dimostrare il successo dei vini della Valpolicella in Signorvino sono i numeri, come evidenziato Luca Pizzighella, brand manager dell’insegna, nel suo intervento nel corso della sessione “Gdo, Horeca, e-commerce: futuro commerciale del vino è multicanale” alla Valpolicella annual conference. L’enocatena ha reso noti dati ed analisi rilevati ed elaborati grazie ad un monitoraggio del consumatore finale nei propri store. Signorvino ha visto, nel 2020, i vini rossi primeggiare con un’incidenza a valore sulle vendite al 45%, a fronte del 30% degli sparkling.
Pizzighella è andato più nel dettaglio e ha specificato:
“La pandemia ha accelerato il trend di maggior spesa per bottiglia, un processo di premiumizzazione generato dal maggior potere di acquisto determinato dalla chiusura della ristorazione”.

“La Denominazione Valpolicella è uno dei prodotti leader di Signorvino, con un’incidenza sulla spesa di vini rossi al 35% e con l’Amarone che rappresenta il 52% degli acquisti dei prodotti del territorio, seguito dal Ripasso (38%)”.
La domanda del re della Valpolicella prevale sulle altre due grandi eccellenze in rosso italiane: l’Amarone rappresenta infatti il 9% dei volumi commercializzati, contro il 4% del Barolo e il 3% del Brunello di Montalcino.
I vini della Valpolicella vincono la sfida della omnicanalità
La proposta Signorvino 2020 ha visto svilupparsi completamente il concetto della omnicanalità andando ad offrire al cliente numerose possibilità in merito alla selezione, acquisto e consegna del vino. L’approccio con il metodo O2O (On Line To Off Line) oggi è arrivato a coprire il16% degli acquisti rispetto al 84% delle vendite tradizionali in store. E concentrandosi proprio su questo primo crescente segmento, si registra sempre più attenzione da parte dei consumatori per i vini della Valpolicella (circa 13% sul totale).

Analizzando le fasce di prezzo delle referenze all’interno degli store Signorvino, poi, si nota che la maggior incidenza dei vini della Valpolicella rispetto alle altre Denominazioni si ha sulle bottiglie di prezzo più elevato, quelle tra i 49,90 e i 99 euro e superiore ai 99,90: vini che mantengono un costo mediamente più elevato in ogni canale di vendita.
Concentrando l’attenzione sull’andamento dei consumi dei vini della Valpolicella, si nota nel 2020 un trend di vendita nettamente maggiore per i rossi (45%) rispetto a bollicine (30%) e bianchi (18%).

Passando invece ad un’analisi di venduto a valore vs. venduto a quantità, si segnala un 52% di Amarone sul totale incassato a fronte del solo 27% in termini di volumi, dove si registra il 59% del Valpolicella Superiore Ripasso.
