La fine di un vero e proprio incubo per le enoteche italiane. Ora è ufficiale: i timori legati alle disposizioni inserite in bozza di decreto non avranno fortunatamente un seguito. E nel nuovo Dpcm 2 marzo è stato eliminato per tutte le zone il divieto di asporto dopo le ore 18 per gli esercizi di commercio al dettaglio di bevande da non consumarsi sul posto. In sintesi: finisce la saga delle norme “discriminatorie” nei confronti delle enoteche. Un “giù alle serrande” che toglieva ai punti vendita il 30% del proprio fatturato giornaliero.
Il Dpcm 2 marzo ascolta il mondo del vino: primo cambio di passo del Governo Draghi?
Il presidente del consiglio Mario Draghi ha firmato oggi il nuovo Dpcm che detta le misure di contrasto alla pandemia e di prevenzione del contagio da Covid-19. Niente conferenze stampa annunciate, poi rimandate d’orario, infine passerella di parole che lasciavano dietro di sé solo una grande confusione. Poche e sintetiche le misure adottate, con le principali evidenziate in maniera diretta e chiara in un comunicato che a proposito di attività commerciali specifica:
“In tutte le zone è stato eliminato il divieto di asporto dopo le ore 18 per gli esercizi di commercio al dettaglio di bevande da non consumarsi sul posto”.

Termina così una battaglia che ha visto WineCouture sostenere attivamente la denuncia di norme che non avevano alcun nesso con la realtà o la logica. Una partita in cui schierata in prima fila c’è stata fin da principio Vinarius, associazione delle enoteche italiane, sostenuta dall’intera filiera del vino e da esponenti politici di spicco, come il senatore ed oggi sottosegretario all’Agricoltura Centinaio.
Il nuovo Dpcm 2 marzo, che ristabilisce anche la parità di condizioni a livello commerciale tra supermercati e negozi al dettaglio, sarà in vigore dal 6 marzo al 6 aprile prossimi e conferma, fino al 27 marzo, il divieto già in vigore di spostarsi tra regioni o province autonome diverse, con l’eccezione degli spostamenti dovuti a motivi di lavoro, salute o necessità.
Le prime reazioni dei protagonisti
Evidente soddisfazione traspare dai commenti a caldo dei protagonisti del mondo del vino. Vinarius sul proprio profilo Facebook scrive:
“Con grande soddisfazione comunichiamo a tutti gli enotecari Vinarius e non che il risultato è stato ottenuto. Tolto il divieto di asporto dopo le ore 18 per i codici ateco 47.25 ingiustamente inseriti nel precedente Dcpm tuttora in vigore fino al 5 marzo. Dal 6 marzo potremo continuare normalmente dopo le ore 18 il nostro lavoro“.
E poi, commentando un post del numero uno di Milano Wine Week, Federico Gordini, in merito alla vicenda, l’associazione delle enoteche aggiunge:
“Ci siamo battuti da subito e per primi dal 16 gennaio su questo argomento ed oggi cogliamo il frutto di un lungo lavoro di relazioni, di dialogo con la filiera e con le istituzioni“.
Con il presidente della manifestazione milanese del vino che così replica:
“Avete fatto un grande lavoro. In una fase di profondi cambiamenti dei consumi e di blocco delle attività di somministrazione, le enoteche sono fondamentali per la tenuta della filiera e per garantire al consumatore un acquisto consapevole e un approccio alla cultura di prodotto. La cancellazione di questo assurdo normativo ha anche eliminato una disarmante e inaccettabile disparità di trattamento tra il retail fisico e quello digitale”.