Una lettera aperta, firmata e condivisa da Federico Gordini, presidente Milano Wine Week, che mette al centro l’importanza, per la filiera vitivinicola, di fare sistema. Con un chiaro riferimento: la notizia del lancio da parte di Veronafiere del nuovo format Vinitaly-edizione speciale, manifestazione “rigorosamente b2b”, che è posta in agenda a Verona dal 16 al 18 ottobre. Dunque, a pochi giorni di distanza dall’evento vitivinicolo internazionale all’ombra della Madonnina, in scena dal 2 all’11 ottobre. Una “prossimità” che crea effettivamente un “ingorgo” nel calendario, rischiando di creare un cortocircuito che potrebbe danneggiare quello che si prospetta come un fondamentale snodo per la ripartenza del vino made in Italy, dopo il complicato tempo della pandemia.
“Fair play, l’importanza di fare sistema, i sostegni di Stato”: i temi caldi della lettera aperta di Milano Wine Week
Pubblichiamo di seguito il testo integrale della missiva dell’ideatore di Milano Wine Week:
Ce lo aspettavamo.
Ma pensavamo che questo periodo così difficile avesse fatto comprendere a tutti gli interlocutori del mondo eventistico e fieristico l’importanza di fare sistema.
Di rispettare gli altri player e il loro lavoro.
Siamo spiacenti e addolorati per il rinvio di qualsiasi evento o fiera, soprattutto per le tante persone che ci lavorano.
Ma questo non autorizza nessuno a ribaltare i calendari senza alcun dialogo.

La Milano Wine Week celebrerà la sua quarta edizione dal 2 al 10 Ottobre, date che sono state rese pubbliche al termine della manifestazione 2020.
Oggi leggiamo che un player, dopo avere deciso di rinviare la propria manifestazione come purtroppo sono state costrette a fare tutte le più grandi manifestazioni internazionali, propone la creazione di un nuovo evento “speciale” ad ottobre.
Il fair play imporrebbe, anche nelle situazioni più difficili, il rispetto delle parti.
Lo stesso rispetto che ha portato il sistema Milano a evitare la primavera per realizzare una grande manifestazione sul vino. Rispettando un player, una città e una Regione e collocando la propria kermesse in un periodo totalmente diverso.
Rispettando gli impegni dei produttori e delle strutture dei Consorzi.
Perché l’intento di Milano e di Milano Wine Week è quello di fare sistema con le altre grandi manifestazioni italiane e internazionali; di non essere una fotocopia di qualcosa ma la grande opportunità di costruire una vetrina internazionale per il vino nella capitale indiscussa dell’eccellenza italiana, alla quale tutti hanno la possibilità di partecipare.
Ora, tutti hanno il diritto di non rispondere all’invito a fare sistema, osteggiando in maniera palese una manifestazione nonostante i tanti inviti a costruire progetti congiunti nel rispetto delle parti che la nostra organizzazione ha formulato.
Ma il rispetto di un calendario, di una scansione naturale che permette a più strutture e a più città di avere il loro spazio e il loro momento di focus, non può essere assolutamente messo in discussione.

A questo punto abbiamo ritenuto di consegnare alla vostra opinione questa riflessione. All’opinione delle Aziende, dei Consorzi, delle Associazioni di Rappresentanza e dei partner che ci hanno sostenuto. Credendo in una visione e in un progetto decisamente diverso e che non nasce per fare concorrenza a nessuna delle manifestazioni esistenti.
A tutti coloro i quali hanno capito, dopo tre anni, che a Milano facciamo sul serio e si stanno avvicinando al nostro progetto.
A tutte le persone che hanno parlato e parlano di noi.
Chiediamo a Voi se ritenete sia il caso di sostenere il lavoro di chi ha visto nel fare sistema l’unica via per costruire un grande momento che porti lustro, innovazione e nuovi stimoli al settore del vino.
Di sostenere un’impresa come le vostre, di quelle che di incentivi non ne hanno praticamente avuti e che lottano ogni giorno per dare la possibilità ai propri collaboratori e ai propri fornitori di lavorare. Un’impresa che sceglie, da anni, di rischiare ed investire nell’interesse esclusivo della valorizzazione della filiera vinicola.
Che nel 2020 ha avuto il coraggio di organizzare l’unico evento italiano dedicato a vino e di costruire un progetto internazionale caratterizzato da un’innovazione straordinaria.
Che fino a questo momento ha operato grazie al supporto e all’investimento di aziende e Consorzi senza particolari sostegni economici da parte delle istituzioni.
E a proposito di sostegni di Stato, visto il grande supporto che il suo Presidente in persona ha garantito al piano di sviluppo di uno dei player della promozione vinicola italiana, ci auguriamo che la lettera da noi inviata a Ice-Agenzia con una specifica richiesta di sostegno al nostro piano internazionale (con 132 degustazioni previste in 11 città di sette mercati) al momento rimasta priva di riscontro, non resti senza risposta o non ottenga – come nella scorsa edizione – i riscontri dovuti ad un interlocutore che porta avanti gli interessi della filiera vinicola italiana al pari di altri.
Ci auguriamo ovviamente che il buon senso trionfi, che le Fiere ricevano gli indennizzi di Stato che spettano loro e che le manifestazioni non fieristiche ottengano dalle istituzioni il riconoscimento e il supporto che meritano. Che si ritorni al più presto a un calendario normale dove il challenge non sia legato alle date, ma al fornire le migliori opportunità alla filiera vinicola.
Presenteremo la nuova edizione di Milano Wine Week il prossimo 29 Marzo.
Nove giorni densissimi di contenuti, di dialogo e di innovazione dedicati sia agli operatori sia ai consumatori che si inseriranno in un grande progetto di ripartenza dell’eccellenza italiana che unirà in due mesi di palinsesto, tra settembre e ottobre, le filiere del design, della moda, del vino e del cibo.
Ridando vita e lavoro a una filiera di straordinaria importanza come quella degli eventi, una filiera che in troppi hanno dimenticato e che dà lavoro a migliaia di persone.
Una filiera che ha nella nostra Milano, patrimonio di tutta l’Italia, una capitale indiscussa a livello internazionale.
Federico Gordini, presidente Milano Wine Week