Nasce Cantine di Verona, nuova realtà da 65 milioni di fatturato, figlia dell’unione delle due cooperative Cantina di Custoza e Cantina Valpantena. Il via libera alla fusione è giunto, con 118 voti favorevoli su 156 validi, durante l’assemblea straordinaria dei soci della realtà di Custoza svoltasi sabato 20 marzo. I soci di Cantina Valpantena, invece, avevano già espresso il proprio parere favorevole nel corso dell’assemblea di venerdì 18 dicembre, dove la proposta per la fusione con la Cantina di Custoza aveva ottenuto il 97% di consensi (196 su 202 votanti).
Custoza e Valpantena si fondono in Cantine di Verona
C’è voluto un secondo voto dall’esito positivo, dopo che l’assemblea di Custoza si era già espressa a favore sabato 12 dicembre con 89 sì su 157 votanti, ma non aveva raggiunto il quorum dei due terzi necessario all’approvazione, per vedere il progetto Cantine di Verona assumere la propria forma. Una realtà da circa 30 milioni di euro di patrimonio, con un fatturato di 65 milioni, una dotazione di conferimenti di 300mila quintali di uva e un centinaio di dipendenti.

“È una soddisfazione che i soci della Cantina di Custoza abbiano accolto favorevolmente la fusione, un’operazione storica e di enorme valenza per il territorio, che nel tempo rivelerà i suoi frutti”.
Queste le prime parole di Luigi Turco, presidente di Cantina Valpantena, che aggiunge:
“Spero anche che chi ha legittimamente espresso voto contrario si possa rendere conto della bontà dell’iniziativa. L’abbiamo pensata nel rispetto delle due realtà partecipanti, con la volontà di valorizzare ancora di più i territori d’appartenenza e le rispettive Denominazioni”.
A fargli eco la voce del numero uno di Cantina di Custoza, Giovanni Fagiuoli:
“Sono molto soddisfatto del risultato che abbiamo raggiunto. La fusione con Cantina Valpantena è il coronamento di tanti anni di lavoro che mi hanno visto come presidente di questa realtà: sono convinto della validità dell’operazione e delle ripercussioni positive che avrà sui nostri soci“.
Un nuovo player dal Dna veronese: le strategie post fusione
Cantina Valpantena e Cantina di Custoza hanno stabilito le linee guida che fissano l’iter di sviluppo economico e commerciale della società post fusione, che prevede il mantenimento dei livelli occupazionali finora esistenti.

Prosegue Turco:
“La nuova realtà, nata dall’incontro di due storiche e riconosciute cooperative di Verona, ci invita a una maggiore responsabilità verso i soci, i dipendenti e le loro famiglie. Siamo convinti che, con il coinvolgimento di tutti, saremo in grado di presentarci sul mercato con una società sempre più competitiva e strutturata, capace di sostenere gli investimenti commerciali necessari a conquistare i mercati una volta usciti dalla pandemia”.
“Il cambio di nome sottolinea il nostro profondo legame con la città scaligera: Cantina Valpantena è da oltre 60 anni la cantina del territorio veronese e ora che abbiamo scelto di chiamarci Cantine di Verona questo legame sarà ancora più evidente”.