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Castello di Montepò: esordio con il delivery di Pasqua per l’annata 2020 del JeT rosato

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La nuova annata 2020 del JeT di Castello di Montepò fa il suo esordio. Con il primo rosato da uve di Sangiovese grosso “BBS11” prodotto da Jacopo Biondi Santi insieme al figlio Tancredi nella tenuta di famiglia in Maremma che si presenta in occasione della Pasqua in abbinamento allo speciale menù proposto dal ristorante La Rosetta di Roma.

Un abbinamento d’alta cucina per Castello di Montepò

Nato con la vendemmia 2019, JeT di Castello di Montepò è un rosato a base di Sangiovese Grosso BBS11
Nato con la vendemmia 2019, JeT di Castello di Montepò è un rosato a base di Sangiovese Grosso BBS11

Un matching inconsueto e di prestigio, dove l’eleganza e la linearità di un vino molto caro all’azienda della famiglia di Jacopo Biondi Santi sposa un menù straordinario, fondato sulla preziosità delle materie prime e la sapiente maestria di uno chef che ha dedicato un’intera esistenza al valore mare nell’alta cucina italiana. 

Un incontro d’amore, tra sapori e fragranze capace di generare emozioni e ricordi, celebrando l’eccellenza della tavola italiana.

“Straordinari piatti e di grande fascino, per un vino profumato dal colore rosa ambrato, piacevole e fresco, a cui si aggiungono una vena di sapidità e di carattere tipici del territorio della Maremma toscana”, come sottolinea Tancredi Biondi Santi, al fianco del padre nella conduzione del Castello di Montepò.

Il progetto JeT di Castello di Montepò

Il progetto del Castello di Montepò è incentrato sull’unicità del territorio della Maremma e del vitigno Sangiovese Grosso BBS11, un caposaldo della storia vitivinicola dei Biondi Santi. Il JeT, nato con la vendemmia 2019, è stato prodotto nel 2020 per la seconda volta. Insieme a Jacopo Biondi Santi, oggi alla guida dell’azienda c’è il figlio Tancredi, e le loro inziali (JeT) sono riportate in etichetta, a testimoniare in maniera eloquente una condivisione enologica e di visione che in questa famiglia ha sempre assunto un valore particolare, non solo nell’impegno sul lavoro, ma più intimo e personale. Le bottiglie prodotte sono assegnate per piccole quantità: un po’ di più sul mercato italiano, il resto all’estero.

La Rosetta: un riferimento della tradizione marinara dell’Urbe

Massimo Riccioli, titolare del ristorante La Rosetta, partner di Castello di Montepò
Massimo Riccioli, titolare del ristorante La Rosetta a Roma

Dopo il Gran Tour, promosso lo scorso autunno dall’azienda Castello di Montepò nell’alta ristorazione italiana (tra Isole Eolie, Milano e Roma), continua l’attività di Jacopo e Tancredi Biondi Santi in sostegno di un settore fondamentale per la ripartenza economica del Paese, fortemente penalizzato dalle chiusure necessarie per contenere l’emergenza sanitaria.

Protagonista di primo piano della ristorazione capitolina, La Rosetta, inaugurato nel 1966 da Carmelo Riccioli nel cuore di Roma, è situato a due passi dal Pantheon. Una scelta coraggiosa, quella di un ristorante di solo pesce, in un periodo in cui le trattorie di cucina romana regnavano incontrastate nel centro storico. Eppure, dopo poco più di mezzo secolo, La Rosetta è ancora riconosciuto come uno dei punti saldi della tradizione marinara dell’Urbe e non solo. Oggi è Massimo Riccioli l’erede di questa realtà, colui che dal 1981 porta avanti una filosofia di cucina basata sull’idea di reinterpretazione della trattoria come evoluzione dell’alta ristorazione. La sua è una proposta che nasce innanzitutto dalla valorizzazione della materia prima in un vero e proprio lavoro di ricerca e tutela della cultura culinaria mediterranea. Nei suoi piatti miscela letteratura, arte, poesia ed esperienza, retaggio di un passato da operatore cinematografico e delle radici siciliane di cui va orgoglioso. 

Il menù di Pasqua a domicilio

Per Pasqua, il delivery del ristorante La Rosetta di Roma accompagna l'esordio della nuova annata del JeT rosato di Castello di Montepò
Per Pasqua, il delivery del ristorante La Rosetta di Roma accompagna l’esordio della nuova annata del JeT rosato di Castello di Montepò

Per Pasqua, il delivery che accompagna la nuova annata del JeT rosato di Castello di Montepò, realizzato in partnership con il servizio Cosaporto.it, prevede un menù che propone insalata di astice con songino all’arancia e platano croccante, a seguire spaghetti con gamberi rossi al lime, come portata principale filetti di triglia alla salvia con carciofo romanesco e, in chiusura, l’immancabile colomba con crema al mascarpone. In omaggio anche una bottiglia in vetro di Acqua Clavdia, imbottigliata presso lo stabilimento produttivo di Anguillara Sabazia nel complesso archeologico “Villa Romana dell’Acqua Clavdia”, da cui la fonte prende appunto il nome, patrimonio storico di grande interesse e fascino, già nota nel III secolo a.C. per la sua effervescenza naturale e il gusto inconfondibile ricco di sali minerali.

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