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Partenza a razzo per le vendite di Brunello nel 2021

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Avvio d’anno da record per le vendite di Brunello di Montalcino. La Riserva 2015 e soprattutto la super annata 2016 fanno volare le consegne delle fascette di Stato per le bottiglie pronte alla vendita, polverizzando i precedenti primati. A riferirlo il Consorzio del vino Brunello di Montalcino, con una nota ufficiale che analizza gli andamenti del primo trimestre dell’anno.

Un trimestre record per il Brunello, nonostante la pandemia

La critica internazionale ha preparato il terreno per la Riserva 2015 e la super annata 2016 del Brunello, creando l’attesa per un prodotto che, commercialmente parlando, rappresenta un “must have”
La critica internazionale ha preparato il terreno per la Riserva 2015 e la super annata 2016 del Brunello, creando l’attesa per un prodotto che, commercialmente parlando, rappresenta un “must have”

Nel complesso, nei primi tre mesi del 2021 l’universo Brunello ha chiuso con un incremento del 37% rispetto allo scorso anno e a +23% sulla media degli ultimi dieci anni. In particolare, dopo un primo bimestre a +19% sul pari periodo (Covid-19 free) dello scorso anno, il mese di marzo è stato di gran lunga il migliore del decennio, con un +92% sulla media riscontrata dal 2011 a oggi. 

Evidenzia Fabrizio Bindocci, presidente Consorzio del vino Brunello di Montalcino:

“Non è retorica affermare come le nostre ultime due annate, tra le migliori di sempre sul piano qualitativo, si stiano rivelando anche più forti della tragedia che stiamo vivendo”.

“I numeri dicono che lo scorso anno le bottiglie immesse sul mercato erano state il 12% in più di quello precedente, e ora, dopo i successi riscontrati sulla critica internazionale, stiamo facendo i conti con una nuova annata che da metà novembre a oggi fa registrare consegne per oltre 5,2 milioni di bottiglie, che equivalgono a quasi la metà dell’intera nuova produzione in commercio nel 2021”.

Secondo l’ente, in forte crescita sono segnalati in particolare i mercati esteri di sbocco della Docg, a partire dalla storica domanda statunitense che sta riaprendo la propria ristorazione. Un ruolo fondamentale lo ha giocato proprio la critica internazionale, che ha preparato il terreno e creato l’attesa per un prodotto che, commercialmente parlando, rappresenta un “must have” per i collezionisti, gli appassionati e l’alta ristorazione. 

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