Il Grillo ritorna protagonista in casa Baglio di Pianetto. In una declinazione differente da quella che lo ha caratterizzato fino a oggi, con Timeo, per la cantina siciliana. Una novità (biologica), distintiva espressione di vigne poste ad altitudini elevate, quella qui cantata. Una produzione monovarietale in purezza, che si prefigge un traguardo di freschezza e modernità pur nel rispetto delle caratteristiche distintive della varietà.
L’unicità del Grillo di montagna
Può essere delicato e sottile oppure più ricco e fruttato, ma in entrambi i casi il Grillo prodotto da Baglio di Pianetto ha una precisa distintività: è figlio di vigne che offrono la caratterizzazione tipica dell’altitudine. Il desiderio di valorizzare quest’uva, che in Sicilia ha trovato il suo luogo di elezione soprattutto nella zona occidentale, per la cantina della famiglia Marzotto, proprietaria di 110 ettari tra Santa Cristina Gela e Noto, ha rappresentato sin dall’inizio della sua avventura una sfida di grande fascino da portare avanti con passione e impegno.

Sottolinea Francesco Tiralongo, amministratore delegato della realtà siciliana:
“Nei nostri vigneti posizionati tra i 600 e i 700 metri di altitudine è presente quasi un’altra Sicilia rispetto a quella impressa nell’immaginario collettivo, dominato dagli scenari marini”.
“Ecco perché abbiamo voluto introdurre un nuovo Grillo in purezza, che va ad affiancare il nostro Timeo, in grado di mostrare un’altra espressione di questa varietà che nel nostro territorio assume tratti molto distintivi e differenti rispetto ai vigneti di pianura”.
Il racconto che ne scaturisce è quello delineato dalla nota agrumata con sentori di Zagara, le sfumature tipiche di frutta tropicale, quelle di macchia mediterranea, che in altitudine esprimono grande sapidità ed una freschezza quasi pungente all’assaggio.
La linea dei Monovarietali si fa più ricca
È l’altitudine il fattore che permette ai vini bianchi di acquisire aromaticità incisive e tratti molto freschi e minerali: una situazione decisamente inusuale per la Sicilia e davvero caratterizzante per una tenuta a due passi da Palermo.
Da qui è nata in Baglio di Pianetto l’idea di introdurre anche il Grillo nella fortunata linea dei Monovarietali, come si evidenziava in principio, da sempre sinonimo di freschezza e modernità pur nel rispetto delle caratteristiche distintive della varietà.

“È il settimo vino di una linea che ci ha sempre dato ottime soddisfazioni per le note distintive e di dinamicità che esprimono i vigneti posti in alta collina”, spiega Tiralongo.
La nuova anima del Grillo Baglio di Pianetto
Il nuovo Sicilia Doc Grillo della linea dei Monovarietali, prodotto per la prima volta con l’annata 2020, proviene da uve allevate in vigneti totalmente condotti in biologico, attraverso una accurata selezione delle uve migliori disponibili in questa varietà. Dopo la vendemmia manuale e una pressatura soffice, il mosto fermenta in acciaio a temperatura controllata, successivamente il vino riposa sui lieviti per tre mesi: segue il blend delle basi e l’affinamento in bottiglia per almeno due mesi prima della commercializzazione.
Francesco Tiralongo
Già godibile in gioventù, per via della presenza di un’ottima componente acida e minerale il nuovo Grillo è pronto a sorprende guardando nell’ottica del suo potenziale evolutivo. Una caratteristica, quella della propensione all’invecchiamento, già nota sulla varietà in Baglio di Pianetto.
E il riferimento va ovviamente a Timeo, nato con la vendemmia 2015. “Un Grillo di grande personalità, proveniente da due specifici vigneti posti in alta collina, anch’essi condotti in biologico, ricchi di una pietra che chiamiamo filicigno e che dona un timbro spiccatamente elegante ai vini”, evidenzia l’Ad di Baglio di Pianetto.
Il precursore Timeo e la scommessa dell’originalità
Le uve Grillo selezionate per il Sicilia Doc Timeo, che appartiene alla linea dei Classici di Baglio di Pianetto, provengono da terreni di medio impasto tendenti all’argilloso e ricchi di scheletro e minerali. Sono poi anch’esse vendemmiate completamente a mano e pressate sofficemente. Dopo la fermentazione il vino riposa sui lieviti per almeno sei mesi e viene poi imbottigliato per un ulteriore periodo di affinamento. Floreale, con tocchi distintivi di ginestra e lavanda e sfumature agrumate di frutta secca, il Timeo mostra sempre un volto delicato del Grillo e questo lo pone come espressione originale e fuori dal coro all’interno delle proposte legate alla varietà. Al palato la vena sapida e fresca rende il sorso dinamico, armonico e appagante.

“Siamo molto contenti di poter mostrare queste due espressioni davvero differenti di uno stesso vitigno come il Grillo, al quale dedichiamo grandi attenzioni”, chiosa Tiralongo. “Soprattutto, ci rende orgogliosi il poter esaltare l’originalità, che si esprime in estrema freschezza con il primo e decisa eleganza con il Timeo, risultati realizzati grazie al contesto quasi montano come quello che abbiamo la fortuna di custodire e valorizzare con il nostro lavoro”.