Quarto intervento della nostra inchiesta sul “nuovo inizio”. Intervista con Andrea Terraneo, presidente Vinarius, Associazione delle enoteche italiane. Riaperture, mutamenti dopo l’anno della pandemia e strategie future.
Presidente Terraneo, per supportare lo slancio della prossima riapertura, quale misura Vinarius chiede di adottare al Governo a sostegno del mercato?
Penso sia di prioritaria importanza supportare, diffondere e sostenere sempre di più un consumo consapevole del vino di qualità e di tutte quelle attività e iniziative che con altrettanta qualità, cura e impegno riescono a realizzare questo prodotto e a venderlo e a divulgarlo con professionalità e dedizione.
Quali cambiamenti ed evoluzioni osservati in questo anno di pandemia, a suo avviso, si confermeranno in futuro?
Lo sviluppo dei canali e-commerce affiancato all’attività di consulenza che si può trovare nel negozio fisico resterà anche dopo l’emergenza sanitaria.
Un ulteriore elemento che credo e spero possa perdurare è il ritorno al servizio di vicinato, inteso come la presenza capillare, all’interno delle realtà urbane, di punti di riferimento capaci di fornire beni e servizi in modo tempestivo e professionale.

Da ultimo ritengo che durante questo ultimo anno si sia riscoperta la piacevolezza di conoscere con più profondità le realtà vitivinicole disseminate nel nostro bellissimo Paese e con esse prodotti e produttori che svolgono ogni giorno un lavoro di altissima qualità. Mi auspico che anche in un’ottica di ripartenza dell’enoturismo questo approccio non solo si mantenga ma possa essere alimentato dalla possibilità di scoprire in prima persona realtà, vini e persone che rendono grande la produzione enologica dell’Italia.
Qual è la pratica cui eravamo abituati che dovremo dimenticare?
Spero si riduca di molto la propensione di bere senza senso e senza consapevolezza. Pratica che non solo è dannosa di per sé ma che svilisce uno dei prodotti più interessanti che l’uomo è capace di realizzare a partire dai frutti che la natura ci offre.
La voce delle istituzioni, le richieste al Governo di industria, retailer, ristorazione, consorzi, associazioni, cooperative e marchi: leggi tutti gli interventi dei protagonisti della filiera nella nostra esclusiva inchiesta #VivaIlVino sul nuovo inizio.