La partenza d’anno a ostacoli del canale ristorazione spinge le vendite di vino al supermercato. Non si è arrestata, dunque, la corsa che negli scorsi 12 mesi ha caratterizzato gli acquisti nel canale Gdo. Con il primo quadrimestre 2021 che si chiude facendo segnare una crescita di 22 milioni di litri, per un valore di 180 milioni di euro, a fronte di un aumento a volume dell’8,1% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente e, a valore, del 20%.

La Gdo tiene il passo nelle vendite di vino
Un webinar Vinitaly, organizzato da Veronafiere all’interno di un programma di incontri virtuali di avvicinamento al Vinitaly Special Edition che si terrà dal 17 al 19 ottobre a Verona, ha focalizzato l’attenzione su quello che era uno dei grandi quesiti di mercato d’apertura d’anno, dopo le performance record 2020. I numeri parlano chiaro: la Gdo, per ora, tiene il passo nelle vendite di vino. E lo fa, registrando una forte crescita degli spumanti e più moderata delle altre tipologie, come evidenzia la ricerca Iri per Vinitaly.
Certo, occorre al contempo sottolineare che nel primo quadrimestre 2020 i mesi di lockdown erano stati due, rispetto ai quattro del 2021. E che le bollicine 12 mesi fa avevano subito un forte calo, dovuto anche al clima di preoccupazione per l’avvento della pandemia.

Sul trend di questo avvio d’anno, Alessandro Masetti, responsabile grocery Coop Italia, osserva tuttavia: “Sarà difficile che nel 2021 il vino nella Gdo possa crescere in modo significativo”. E confermando la crescita a valore nel primo quadrimestre, precisa però come non sia stato determinato “da aumenti di prezzo”.

“La Grande distribuzione deve prepararsi ad un atterraggio morbido, perché le vendite record nel periodo pandemico tenderanno a normalizzarsi con la riapertura del canale Horeca”, precisa Virgilio Romano, business insight director di Iri.
“La Gdo dovrà lavorare per conservare e migliorare le novità emerse nell’ultimo anno e mezzo. Il 2021 sarà probabilmente un anno di transizione verso il vero ritorno alla normalità, con le vendite che potrebbero rimanere a un buon livello, sempre che cantine e distribuzione sappiano massimizzare le opportunità derivanti dalle novità emerse nell’ultimo anno, e-commerce e regionalismi”.

Vini regionali e bollicine: le performance migliori nel 2021
I vini che nel 2021 hanno fatto registrare buone performance sono stati quelli legati a Doc e Docg, con spunti notevoli per le tipicità regionali. Mentre nel campo delle bollicine il campione è sempre il Prosecco.

Mirko Baggio, rappresentante Federvini e responsabile vendite Gdo Italia di Villa Sandi, su questo avvio di anno nel canale moderno commenta:
“Si conferma la tendenza di un aumento dei vini di fascia medio-alta nello scaffale, e quindi un aumento del prezzo medio del vino”.
E poi non dimentica di citare il successo di un’importante new entry:
“Quel Prosecco Doc Rosè che da solo già spiega il 10% di tutti i volumi del Prosecco Doc”.
Per quanto riguarda i vini regionali, poi, il trend di crescita nel corso dell’ultimo anno e mezzo è confermato e spinge le insegne distributive a seguire sempre più i gusti e le preferenze dei consumatori.

Vino e Gdo: una reciproca riscoperta
Si prevede, dunque, che lo scaffale vino nei supermercati sarà sempre più un mix formato da uno zoccolo duro di vini che non possono mancare e da una quota di novità. Su come debbano comportarsi le cantine che iniziano a relazionare con la Gdo, Pietro Rocchelli, dello Studio di consulenza Maurizio Rocchelli, sottolinea:
“Devono concepire un approccio strategico e non di opportunità, seguendo una ottica di lungo periodo ed essendo consapevoli del passaggio. Certamente non possono ragionare in termini di mera collocazione del vino eccedente in magazzino”.
Anche perché la Grande Distribuzione sta mostrando sempre più attenzione al mondo vino, come conferma Gianmaria Polti, responsabile beverage di Carrefour:
“Sono entrate a scaffale diverse nuove etichette in precedenza destinate al mondo Horeca. La Gdo è disponibile e attenta a queste richieste. Diverse cose nuove stanno accadendo: per esempio il vino bianco cresce più del 10%, più del rosso, e ben sei spumanti sono nella top 10 delle vendite della nostra insegna. In futuro dobbiamo migliorare la leggibilità dello scaffale, quindi lavorare sul merchandising e introdurre nuovi servizi, come ad esempio il vino refrigerato”.
Il balzo in avanti dell’e-commerce

Da sottolineare sul lato innovazione, infine, un ultimo decisivo aspetto: il balzo a tre cifre che l’e-commerce ha realizzato nel periodo della pandemia, passando da una forma di acquisto considerata elitaria e con un parco di utenti circoscritto, ad una valutata da molti come necessaria e comoda.

Enrico Gobino, direttore marketing del gruppo Mondodelvino e rappresentante di Unione Italiana Vini, proprio sulla nuova strategicità dell’online conclude:
“È un canale la cui crescita continuerà, vedremo in che misura, anche dopo la pandemia e che tutte le cantine devono presidiare. Così come continuerà la crescita dei vini di maggior qualità. Oggi la Gdo ha l’opportunità di considerare il vino come un elemento qualificante della propria offerta”.