L’azienda agricola Le Morette di Peschiera del Garda (Verona) guarda avanti. E lo fa con l’inaugurazione di una nuova linea di imbottigliamento. La realizzazione dell’impianto, inserita nel progetto di crescita aziendale, risponde alla volontà di implementare le attività in cantina secondo le linee guida dell’industria 4.0. La finalità è chiara: rendere più efficiente la produzione anche attraverso impianti innovativi. Questi sono stati progettati in sinergia con due primari partner veronesi: Acram e Mbf, che garantiscono una completa automazione e il controllo remoto di tutte le operazioni. La gestione automatizzata di alcune delle delicate fasi dell’imbottigliamento assicura i migliori standard di controllo microbiologico. Inoltre, rappresenta un vero investimento anche per le risorse umane, che possono così dedicarsi con maggiore attenzione alla filiera produttiva della bottiglia.

Linee di microfiltrazione e imbottigliamento: la scelta 4.0 di Le Morette
La realtà gardesana ha scelto di installare una linea di microfiltrazione e imbottigliamento di nuovissima concezione. Si tratta della prima ideata per aziende agricole di medie dimensioni come Le Morette, con standard di automazione e sicurezza di processo del tutto uguali a quelli delle linee di grande capacità produttiva. L’impianto, oltre a garantire una maggiore efficienza del lavoro, permette anche il mantenimento di elevati standard qualitativi nel trattamento dei vini. E questo attraverso il controllo automatico di ogni fase dell’imbottigliamento.
Una tecnologia in grado di controllare da remoto tutte le operazioni realizzate e di effettuare il salvataggio di tutti i dati di ogni lotto produttivo. Ciascuna attività viene dunque memorizzata e archiviata elevando il livello di tracciabilità dei vini, anche a monte della bottiglia.
L’automazione installata consente inoltre di compiere nel corso della notte una serie di operazioni di lavaggio e sanificazione, senza la necessità della presenza dell’operatore, che al mattino successivo potrà accertare gli esiti dei test di integrità generati dal sistema a fine processo, durante la fase notturna.
Sottolinea Paolo Zenato, co-titolare de Le Morette insieme al fratello Fabio:
“Siamo consapevoli del difficile periodo che abbiamo attraversato, ma vogliamo guardare al futuro con fiducia. Il nuovo impianto è un deciso passo avanti verso il nostro traguardo: offrire un prodotto di qualità sempre più elevata e autentica che ci permetta di raggiungere un più ampio numero di mercati”.

Le Morette, la produzione
Il rinnovamento portato dall’evoluzione tecnologica è occasione anche per fare un punto sullo stato dell’arte per la realtà gardesana del vino.
Oggi, la cantina Le Morette produce ogni anno circa 500mila bottiglie di vino (celebre la sua Lugana), di cui due terzi destinate all’export, principalmente europeo. I mercati di riferimento sono Germania, Svizzera, Danimarca, Belgio e Olanda, Regno Unito, oltre a Stati Uniti e Giappone.
“La radicata presenza nei mercati europei, prioritari per la nostra azienda”, conclude Fabio Zenato, “ci ha consentito di chiudere il 2020 con un lieve calo del fatturato grazie a un netto recupero nel periodo estivo. Il 2021 ci offre ora positivi segnali di ripresa, dopo i primi mesi di attività ridotta ai minimi. Restiamo ottimisti per questa buona ripartenza grazie anche alla stagione estiva e a un rapido ritorno alla normalità, sia all’estero sia in Italia”.