Restyling “green” per i Valdobbiadene Docg La Tordera. Con la cantina che rinnova la linea dei vini top di gamma traendo ispirazione dalle proprie origini e dalla natura delle colline divenute Patrimonio dell’Umanità. L’origine del nome dell’azienda vitivinicola è legata al secolare vigneto di proprietà nel Cartizze. In particolare, alla presenza di un’altura denominata “tordera” frequentata dai tordi che, in passato, scendevano in autunno dalle vicine montagne per fare il nido e cercare cibo tra i filari. La convivenza tra i tordi, i loro nidi e il lavoro della famiglia Vettoretti nella vigna è sempre stata vissuta in modo naturale e con il rispetto che in agricoltura si deve alla terra e ai suoi frutti. Dal nome La Tordera al tordo stilizzato scelto per il logo, il passo fu davvero breve e, ancor più breve, è stato in questo 2021 per il restyling voluto dalla famiglia Vettoretti, volto ad evidenziare e valorizzare maggiormente il legame col territorio.

La Tordera, i prodotti iconici e le nuove etichette
Il restyling segna il cambio di passo. Ha interessato le etichette, le bottiglie e i materiali, creando così un distinguo tra i prodotti e, nel contempo, posizionando al top della gamma La Tordera i prodotti icona Cartizze, Otreval e Tittoni e, a seguire, Brunei e Serrai.
Focus sulla sostenibilità, principio che ha guidato la scelta di tutti i materiali. I nuovi elementi grafici distintivi, eletti a dimostrare l’approccio della famiglia La Tordera nel proseguire verso una produzione enologica sempre più green, sono il nido e l’uovo scelti proprio tra i simboli offerti della natura.
L’amore per questo territorio è racchiuso ora in una nuova bottiglia, la cui forma richiama uno stile classico e risulta elegante e raffinata. Essa è impreziosita da un rilievo sul collo con la riproduzione del tordo stilizzato, avvolto nel suo nido.
Tutte le nuove etichette sono realizzate con materiale riciclabile così come anche le capsule, prodotta con un innovativo materiale totalmente biocompatibile e riciclabile.
Particolarità della retro etichetta è quella di essere ricca di informazioni. In un’ottica di trasparenza e rispetto del consumatore, sono dichiarati la quantità di solfiti e di zuccheri contenuti nel vino, oltre al logo dell’importantissima certificazione CasaClima Wine con alcune fondamentali indicazioni riguardanti la produzione.
Le bottiglie sono state create appositamente per l’azienda, pesano soltanto 700 grammi e sono composte per oltre l’80% da vetro riciclato. Ciò permette la fusione ad una più bassa temperatura ed una dispersione minore di anidride carbonica nell’atmosfera. Per gli imballaggi viene utilizzata carta riciclata al 100% e legno di pino vergine essiccato senza altri trattamenti.
