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Luna di Ponca: il sogno friulano della famiglia Moretti Polegato prende vita

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“Che fai tu, luna, in ciel? dimmi, che fai, silenziosa luna?”. Lo scorso giovedì 24 maggio, al momento del primo incontro tra le vigne, a Farra d’Isonzo, con Luna di Ponca, l’ultima novità della cantina friulana Borgo Conventi, non potevano che essere i celebri versi di Leopardi a ritornarci alla mente. Splendente, coi suoi riflessi dorati, nel calice era certo un nuovo vino a parlarci. Ma dietro all’etichetta a celarsi è molto di più: è il via ufficiale di un nuovo corso. Con il Canto Notturno, in questa occasione, che si trasforma contemporaneamente in omaggio alla luna e alla terra. E nel racconto della visione di una famiglia e del suo stesso “gusto”: quello che si ritrova in questo nuovo vino Collio Doc Riserva, frutto di un blend tra Friulano, Chardonnay e Malvasia, che i Moretti Polegato hanno lanciato avvalendosi della consulenza di Riccardo Cotarella.

L’incontro con il Collio della famiglia Moretti Polegato

“I sogni son desideri”, insegna un celebre motivetto disneyano. E il nuovo Luna di Ponca è proprio l’esemplificazione di questa affermazione. Nasce oggi, ma le sue radici affondano in profondità in una storia che dura ormai da quasi 50 anni. In origine fu Gianni Vescovo, tra i pionieri della viticoltura moderna in Friuli. È a lui che si deve la nascita di Borgo Conventi, nel 1975. Poi, nell’aprile del 2019, il testimone alla guida della storica Tenuta di 30 ettari vitati, dei quali 20 nella Doc Collio e 10 nella Doc Isonzo, passa alla famiglia Moretti Polegato. Ed è un incontro che di casuale non ha proprio nulla, quello tra i proprietari di uno tra i più noti volti del Prosecco a Valdobbiadene, Villa Sandi, e il Friuli.

Era infatti scritto nelle stelle. Ed è stato il divenire realtà del sogno di Giancarlo Moretti Polegato, che fin dall’inizio della sua avventura nel mondo del vino ha sempre guardato a est, desideroso di potersi confrontare con quello che è il mito dei bianchi del Collio.

“Borgo Conventi è un’azienda bellissima in un’area a grande vocazione. Ma soprattutto ha rappresentato il coronamento di un sogno per chi, come noi, è sempre guidato dalla ricerca della qualità e dell’eccellenza, nel rispetto delle identità territoriali”, spiega Moretti Polegato.

Ed è un’identità, quella di Borgo Conventi, gelosamente custodita da Paolo Corso, responsabile della cantina e dei vigneti da decenni, che ha contribuito nel dare forma anche al nuovo importante progetto. Ma soprattutto che poggia su quell’equilibrio tra marne e arenarie caratteristico della Ponca, il terreno che dona alle produzioni del Collio la loro identità unica e riconosciuta. Una tipologia di suolo che induce stress utili alla vite, limitando la vigoria dell’uva, e che garantisce basse produzioni e uve di qualità, trasmettendo grande mineralità nei vini.

Fondata nel 1975 da Gianni Vescovo, la Tenuta di Borgo Conventi è passata in mano alla famiglia Moretti Polegato nel 2019
Fondata nel 1975 da Gianni Vescovo, la Tenuta di Borgo Conventi è passata in mano alla famiglia Moretti Polegato nel 2019

Luna di Ponca e la sfida della “longevità”

Luna di Ponca è, come si diceva, un Collio Doc Riserva, frutto di un blend tra Friulano, Chardonnay e Malvasia. Un vino, dunque, che s’innesta perfettamente nel solco della migliore tradizione di questo angolo d’Italia che si affaccia sul confine, aprendosi a orizzonti che conducono lontani, verso est.

È un’etichetta, l’ultima novità Borgo Conventi, che vede la propria genesi in occasione della prima vendemmia in terra friulana che seguì l’acquisizione della Tenuta da parte della famiglia Moretti Polegato. È di conseguenza il via di un nuovo corso per l’azienda vitivinicola, che si confronta con la sfida della “longevità”. 

Già, perché la nuova creatura, che nella firma porta il nome di Riccardo Cotarella, ma anche quella di Paolo Corso e del team Villa Sandi coordinato da Stefano Gava, è lontano che guarda.

Si tratta, infatti, di un vino dal lungo affinamento, parte di cui svolto in barrique, selezione di uve provenienti da vigneti a basse rese che hanno ottenuto la certificazione Biodiversity Friend.

“Non appena Borgo Conventi è entrato a far parte del nostro Gruppo”, sottolinea il Giancarlo Moretti Polegato, “è nato il desiderio di ideare un nuovo vino. Un prodotto che custodisse un significato simbolico, essendo figlio della nostra prima vendemmia nella Tenuta, e che quindi raccontasse la storia di Borgo Conventi a partire dal nostro ingresso in questo territorio”. 

“Abbiamo deciso di produrre il primo blend dell’azienda con varietà tipiche, dando origine all’unico bianco riserva di Borgo Conventi che segue anche parte dell’affinamento in legno”, riprende il presidente. 

“Ci ha guidati l’obiettivo di produrre un vino identitario e che trasmettesse il patrimonio inimitabile del Collio, ovvero le condizioni uniche di un terroir a grande vocazione e di prestigio”.

Luna di Ponca è vino chiamato alla sfida della "longevità"
Luna di Ponca è vino chiamato alla sfida della “longevità”

Di cosa parliamo quando parliamo di Luna di Ponca

Luna di Ponca nasce dai vigneti di proprietà di Borgo Conventi in località Gradiscutta, nel Comune di Gorizia. La selezione dei grappoli avviene sia in vigna, dove sono raccolti manualmente in piccole cassette, sia in cantina. Con il Friulano a intraprendere la strada di una vinificazione completamente in acciaio, mentre Malvasia e Chardonnay seguono fermentazioni e affinamenti separati entrambi in barrique. 

Una volta imbottigliato, il vino matura ancora qualche mese prima di essere commercializzato a quasi due anni dalla vendemmia. E dell’annata 2019 sono state prodotte 6.096 bottiglie numerate da 0,75 lt, 230 in formato Magnum e 20 Jeroboam, tutte ispirate dal disegno tradizionale della classica borgognotta, ma con piccole e originali “variazioni su tema”, incluse etichette che si sviluppano su più livelli di tattilità, a raccontare anche al tocco lo sguardo che s’innalza verso il cielo e la mano che accarezza la terra.

Dell’annata 2019, di Luna di Ponca sono state prodotte 6.096 bottiglie numerate da 0,75 lt, 230 in formato Magnum e 20 Jeroboam
Dell’annata 2019, di Luna di Ponca sono state prodotte 6.096 bottiglie numerate da 0,75 lt, 230 in formato Magnum e 20 Jeroboam

Una felice unione tra cielo e terra: Luna di Ponca al calice

Cosa racconta al calice il nuovo Luna di Ponca è la migliore essenza della tradizione friulana. Merito di un vino già oggi pronto e altamente godibile, ma che immediatamente fa presagire la bellezza che saprà sprigionare laddove conservato con cura ad attendere ancora qualche anno.

E in una serata baciata dalla luna piena all’interno della cornice dei vigneti della villa di Borgo Conventi, abbiamo proprio potuto sperimentare quelle che sono le molteplici sfaccettature che questa novità è capace di regalare.

I sensi parlano di un vino strutturato, che trasmette la potenza aromatica tipica del territorio con profumi intensi di scorza d’agrumi e fiori, bilanciati ed esaltati da una componente fresca e sapida che amplifica le caratteristiche del vino preservandone la finezza”. Così l’azienda racconta Luna di Ponca.

Noi, dopo questo primo incontro ravvicinato, confermiamo la felice unione tra cielo e terra, che grazie alla nuova etichetta di Borgo Conventi oggi si può sperimentare direttamente al calice.

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