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Duca di Salaparuta lancia Suolo: una linea identitaria per un nuovo concetto di terroir

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Suolo: quello che in Francia sarebbe definito Terroir. Ma in Sicilia assume un connotato di significato più intimo, identitario. E dà forma a una nuova linea di prodotti firmati da uno dei pionieri e nomi di punta del vino isolano: Duca di Salaparuta.

L’identità intima di Suolo

Duca di Salaparuta lancia una nuova gamma di etichette: Suolo. Un progetto dall’identità forte, che prende origine dalla terra fertile e viva, in cui la vite affonda le radici dando inizio a tutto. Ma non solo: trae la sua origine, infatti, da un meticoloso lavoro di selezione dell’agronomo in campagna e dell’enologo in cantina. 

Con la scelta di porzioni specifiche di vigneto all’interno delle Tenute Duca di Salaparuta, riportate in etichetta, che si fa evoluzione estrema del concetto di zonazione e di una profonda intimità con la terra delle vigne siciliane della storica azienda.

Suolo è progetto dall’identità forte, che prende origine dalla terra fertile e viva, in cui la vite affonda le radici dando inizio a tutto
Suolo è progetto dall’identità forte, che prende origine dalla terra fertile e viva, in cui la vite affonda le radici dando inizio a tutto

I due vini simbolo del carattere di Sicilia

Uno Zibibbo e un Sauvignon Blanc sono i primi protagonisti della nuova gamma, due nuove creature dietro cui la mano che si cela è quella dell’enologo Barbara Tamburini.

“Entusiasta di aver potuto dare il mio contributo tecnico scientifico ed enologico, che ha portato alla nascita di queste due nuove creature, i progetti Suolo Zibibbo e Suolo Sauvignon Blanc”, spiega la stessa Tamburini. 

Entrambi sono stati fortemente desiderati di fronte al grande potenziale che questi due vitigni piantati in questi due particolari appezzamenti di terreno hanno potuto esprimere. Lo Zibibbo, straordinario vitigno autoctono di grande personalità ed eleganza, vinificato in purezza, esprime una complessità aromatica molto importante che si manifesta principalmente con note di fiori di arancio e frutti esotici”.

“Il Sauvignon Blanc, un vitigno di per sé ricco di potenzialità da trasmettere alle uve che produce e che allevato in questo particolare terreno, permette al vino di esprimere il carattere varietale di erba tagliata, floreale e fruttato non senza una nota di grafite e lievi sentori speziati. Freschezza, complessità e prolungata persistenza aromatica intensa, queste alcune caratteristiche che possiamo considerare il comune denominatore in questi due vini che appartengono alla Linea Suolo”.

Quello targato Suolo è uno Zibibbo puro nella sua essenza, ricco di suggestioni mediterranee, modernissimo nella sua freschezza che si ritrova nel bicchiere.
Quello targato Suolo è uno Zibibbo puro nella sua essenza, ricco di suggestioni mediterranee, modernissimo nella sua freschezza che si ritrova nel bicchiere

Il frutto di due angoli vocati della Sicilia del vino

Ma prima che in cantina, quelle di Suolo sono produzioni che devono molto al lavoro fatto in vigna, filare dopo filare.

All’interno della Tenuta di Risignolo, l’agronomo e l’enologo di Duca di Salaparuta hanno selezionato personalmente i filari più adatti, ad offrire in cantina uno Zibibbo puro nella sua essenza, ricco di suggestioni mediterranee, modernissimo nella sua freschezza che si ritrova nel bicchiere. 

La scelta di questa porzione di terreno, prevalentemente argillo-calcareo con una percentuale di sabbia, e l’aver prediletto l’esposizione a Sud, dove il sole più caldo matura prima le uve, sono stati basilari per l’enologo nello sviluppare i profumi intensi di questo vino che interpreta in modo nuovo i sapori tipici di questo vitigno aromatico.

Lo stesso è avvenuto nel cuore della Sicilia, nell’assolata Tenuta di Suor Marchesa dove, sul Suolo N.3, in soli quattro ettari esposti a Nord, ha trovato una casa inaspettata il Sauvignon Blanc di Duca di Salaparuta. 

La terra a composizione prevalentemente calcarea di questa porzione di vigneto è all’origine di questo vino ampio, strutturato e comunque croccante e fresco, per il quale l’agronomo e l’enologo, con pazienza, scelgono i grappoli migliori e li vinificano con cura, completandone l’evoluzione in barrique.

Due vini straordinari, che conquisteranno i wine lover più esperti in cerca di un calice che li porti direttamente in vigna, con i piedi sulla terra morbida e ricca della Sicilia. E a cui si aggiunge un importante plus: ogni bottiglia è numerata e, quindi, unica.

La nuova gamma firmata Duca di Salaparuta si contraddistingue anche per il layout delle etichette. La Linea Suolo, infatti, si caratterizza per il suo essere moderna e minimale
La nuova gamma firmata Duca di Salaparuta si contraddistingue anche per il layout delle etichette. La Linea Suolo, infatti, si caratterizza per il suo essere moderna e minimale

Il layout grafico minimalista della nuova Linea Suolo

Ma non solo unicità al calice. La nuova gamma firmata Duca di Salaparuta si contraddistingue anche per il layout delle etichette. La Linea Suolo, infatti, si caratterizza per il suo essere moderna e minimale, con un’attitudine orientale che si rivela sia nel design del tralcio di vite, diverso per ogni etichetta della gamma, sia nel tratto grafico.

Ritroviamo, poi, ancora una volta la spada simbolo del Brand, che qui è impreziosita dall’oro e che si ritrova anche nella capsula, per la prima volta trasparente.

Un racconto di Sicilia: il carattere di Tenuta di Risignolo e Tenuta di Suor Marchesa

Ma la storia di Suolo è anche e soprattutto il racconto dei luoghi in cui nasce. Da una parte la Tenuta di Risignolo. Una distesa di filari che colora il territorio di Salemi, in provincia di Trapani, che è la provincia più vitata d’Italia. Qui il vino rappresenta la struttura portante di una grande tradizione culturale. E in queste campagne arse dal sole le uve a bacca bianca trovano la loro terra d’elezione e vengono coltivate da secoli.

Salemi, infatti, situata nella Sicilia centro-occidentale, è caratterizzata orograficamente da una struttura collinare e da una buona ventilazione che garantiscono la salubrità del frutto, consentendo interventi limitati in vigna. Ed è qui che protagonista per la lina Suolo di Duca di Salaparuta si erge lo Zibibbo, coltivato in 15 ettari esposti a Sud, dove le uve maturano prima e sviluppano aromi più intensi.

Più nel dettaglio, l’ultimo nato calca le scene delle fertili colline della Tenuta di Risignolo, dal Suolo N.5 del vigneto. Da qui proviene questo Zibibbo che nel bicchiere esprime un profumo intenso e fine, con decise note di zagara e mughetto, unite ai sentori fruttati da cui emergono netti gli agrumi di Sicilia. Al palato il vino si presenta fresco e sapido, allo stesso tempo morbido e ricco, come la terra in cui nasce.

La Tenuta di Suor Marchesa, acquistata dalla Duca di Salaparuta nel 2003, si trova invece in uno dei territori tradizionalmente più vocati per l’allevamento della vite a bacca rossa, in particolare del Nero d’Avola.

Tuttavia, il microclima unico e la particolare composizione del terreno, la rendono felice anche per le uve bianche, oltre a molte varietà di frutta come pesche e mandorle.

Situata a Riesi, nel centro della Sicilia a pochi chilometri dal mare, su una dolce collina ben esposta ai venti, questo angolo vocato dell’Isola vede i vigneti attualmente estendersi per circa 127 ettari in totale, allignandosi su terreni a composizione calcarea che permettono alle radici di penetrare in profondità trovando l’acqua, rara e preziosa soprattutto in estate in questo angolo d’Italia. Ed è qui che trova casa il Sauvignon Blanc, coltivato in quattro ettari esposti a Nord, che mettono al riparo le uve dal sole eccessivo e garantiscono prodotti fragranti.

Realizzato con le uve ottenute dai vigneti coltivati sul Suolo N.3 della Tenuta di Suor Marchesa, il Sauvignon Blanc di Duca di Salaparuta, figlio della terra di Sicilia, nasce da uve raccolte a piena maturazione e vinificate in parte in acciaio e in parte in barrique, conservando così intatte la freschezza e l’acidità caratteristiche del vitigno. 

Elegante e complesso al naso, le note varietali si fondono con quelle floreali tipicamente mediterranee di gelsomino e ginestra bianca, mentre i sentori di frutta si armonizzano con quelli speziati, che ricordano la vaniglia e il pepe rosa. Per note percepite all’olfatto poi confermate al palato.

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