Il mulino di Verzenay, insieme al faro, fanno da cornice ad una delle zone più belle di tutta la Champagne. L’area è tra le più vocate per il Pinot, rigorosamente Grand Cru, della Montagne de Reims. È in questo luogo iconico che la Maison Mumm, proprio in quel mulino, ha una delle sue proprietà più importanti. La storia di questa casa di Champagne nasce all’inizio del 1800 dai fratelli Jacobus, Gottlieb e Phillip Mumm, eredi di un’antica famiglia tedesca e vinificatori nella valle del Reno. La Maison deve l’iniziale successo all’idea di registrare il marchio “Cordon Rouge”, mutuato dall’alta onorificenza legata alla Legion d’Onore francese. Il nastro rosso, posto in etichetta, divenne subito un segno caratteristico distintivo, capace di segnare la successiva storia del marchio. Negli anni, questo Champagne è diventato uno dei più conosciuti in Italia, perché facilmente reperibile nella Grande distribuzione. Ma esiste anche una gamma riservata firmata Mumm, più esclusiva. Ed è proprio quella che abbiamo avuto il piacere di assaggiare nella splendida cornice del ristorante D’O di Davide Oldani, a Milano, quzlche settimana fa, in occasione della presentazione in Italia del Mumm Rsrv Blanc de Noirs millesimo 2012.
La cuvée per amici ed estimatori: Mumm Rsrv Blanc de Noirs 2012
Rsrv è il nome di una collezione che evoca l’antica tradizione, risalente a 200 anni fa, di riservare le migliori cuvée agli amici e agli estimatori. L’angolo superiore dell’etichetta ripiegato richiama poi l’uso dei biglietti da visita, secondo i dettami del saper vivere dell’epoca: il lembo così posto testimoniava che la bottiglia di Champagne era stata consegnata a mano.
Rsrv Blanc de Noirs viene prodotto solo nelle migliori annate: è così che, ad esempio, nel 2011 è stato deciso di non realizzarlo. Il suo Dna è 100% Pinot Noir di Verzenay, il Grand Cru cresciuto a nord delle Montagne di Reims. Un invecchiamento minimo di sei anni in cantina e un dosaggio minimo di 6 g/l di zucchero rivelano la struttura del vintage. La mineralità tipica del terroir in cui prende vita, poi, produce un Pinot Noir deciso.
La prima menzione del Blanc de Noirs nel registro della Maison risale al 1838, anno della sua nascita. L’acquisto, nel 1840, di un appezzamento a Verzenay, suo primo terroir, ha poi suggellato il Pinot Noir a inequivocabile tratto distintivo di Mumm.
Rsrv Blanc de Noirs è vintage simbolico che esprime il meglio di un terroir, di una varietà di uve e di un’annata. All’assaggio ci è parso uno Champagne piacevole e fresco, ma pensiamo che ancora qualche anno in bottiglia lo renderà più complesso ed evoluto.

Quando esclusività fa rima con sostenibilità: il cammino di Mumm
La presentazione di Rsrv Blanc de Noirs 2012 è stata occasione non solo di assaggiare l’importante novità, ma anche per andare alla scoperta di un volto spesso ancora poco noto di Mumm: quello legato al suo percorso ecosostenibile.
La Maison, infatti, è oggi fra le più certificate della regione della Champagne. Dal 2016 i suoi vigneti detengono la doppia certificazione di Viticoltura sostenibile in Champagne (Vdc) e Alto Valore Ambientale (Hve).
La visione “green” di Mumm l’ha portata, poi, a investire nel corso del tempo in ricerca e sviluppo per far fronte agli effetti del cambiamento climatico e alla sfida che l’ambiente ci sta lanciando. Una vocazione strettamente correlata alla volontà di avere una materia prima eccezionale, di preservarla e valorizzarla, di produrre vini di altissima qualità: Champagne che esaltano il Pinot Noir.
Non si tratta di una svolta, ma di un progetto programmato e sistematico. Non a caso la Maison sta anche collaborando con il Comité Champagne per testare nuovi metodi di coltivazione ecosostenibili finalizzati ad alzare l’asticella della qualità dell’uva in tutta la regione. Per pratiche vinicole all’avanguardia che riducono l’impatto ambientale e proteggono il “patrimonio” suolo.
Una soluzione d’avanguardia in chiave sostenibile adottata da Mumm è anche il wine-making processing. La Maison, infatti, è stata la prima a collocare i centri di pressaggio delle uve direttamente nel cuore dei vigneti, contribuendo così a ridurre l’inquinamento generato dal trasporto delle uve e a preservare la qualità dei grappoli. E l’innovazione giunge fino alla bottiglia, ben oltre il tratto che conduce sulla via di una viticoltura sostenibile.
La scelta della Maison di rivestire un ruolo di pioniere e innovatore, infatti, ha condotto Mumm a mettere a punto una bottiglia di Champagne tra le più leggere al mondo: solo 835 grammi, realizzata con il 75% di vetro riciclato, senza etichetta anteriore e bella da impazzire. Creata da Ross Lovegrove, acclamato e visionario designer gallese di fama internazionale, ha superato a pieni voti la sfida di trattenere l’esuberanza delle bollicine più amate al mondo.