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Ristorazione e Green Pass/ 3: ma chi farà i controlli?

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Green Pass in bar e ristoranti obbligatorio dal prossimo 6 agosto: come rendere il provvedimento applicabile? Come saranno effettuati i controlli? A porre la questione è stato il presidente del Friuli-Venezia-Giulia e della Conferenza delle Regioni, Massimiliano Fedriga, intervenuto alla trasmissione di Rai, ‘Radio anch’io’. Questo il suo commento: “Alcuni passaggi rendono difficile l’applicazione delle norme scelte. Chi controlla? E come viene fatto applicare? Non possiamo dare al barista e al ristoratore l’onere di fare il bodyguard. Su questo lo Stato ci deve essere. In questo momento bisogna accompagnare il Paese. Vedo una tensione che mi preoccupa, uno scontro tra bande, non è possibile. Noi come esponenti della Conferenza delle Regioni avremmo spinto di più per un accompagnamento”. Il decreto stabilisce cosa s’intende per Green Pass. Il documento deve provare l’inoculamento almeno della prima dose vaccinale (validità 9 mesi) o la guarigione dall’infezione da Sars-CoV-2 (validità 6 mesi). C’è anche l’opzione di effettuare un tampone e utilizzarlo a patto che abbia dato esito negativo nelle 48 ore precedenti.

Green Pass: le sanzioni previste

Il provvedimento del governo in materia di Green Pass parla chiaro in termini di sanzioni: si vai 400 ai 1.000 euro in caso di trasgressione e la multa coinvolgerà tanto il ristoratore quanto il consumatore e cliente. Non solo. Qualora la violazione fosse ripetuta per tre volte in tre giorni diversi, l’esercizio potrebbe essere passibile di chiusura da 1 giorno fino a un massimo di 10. Ma il tema delle verifiche non è da sottovalutare. Secondo fonti di Palazzo Chigi, agli operatori autorizzati al controllo bisognerà mostrare soltanto il QR Code sia nella versione digitale del certificato, direttamente da smartphone o tablet, sia nella versione cartacea. La verifica dell’autenticità del certificato è effettuata esclusivamente tramite l’app VerificaC19, nel rispetto della privacy. Se il certificato è valido, il verificatore vedrà soltanto un segno grafico sul proprio dispositivo mobile (semaforo verde) e i dati anagrafici: nome e cognome e data di nascita. Il verificatore può chiedere di mostrare anche un documento di identità in corso di validità.

La variante “vaccinazioni”

Dunque, vedremo nei prossimi giorni in che maniera verranno effettuate le debite finalizzazioni per dare attuazione corretta al nuovo decreto anti-Covid. L’incremento dei contagi per la “variante delta” sta preoccupando l’esecutivo. Che, non a caso, per voce dello stesso premier Mario Draghi l’esecutivo spinge in maniera netta e forte affinché alla vaccinazione aderiscano più cittadini possibile, soprattutto tra le fasce d’età più giovani. Su questo punto anche il presidente Massimiliano Fedriga non ha dubbi: “Vaccinarsi è importante. Il grande vantaggio del vaccino è che evita quasi totalmente la malattia grave e ciò significa che non si vanno a riempire gli ospedali, il dramma del coronavirus. Si tratta di una battaglia di tutti, non solo del singolo e mi appello ai cittadini perché venga condotta insieme. Non bisogna però mettere sulla graticola chi ha dubbi sulla vaccinazione, ma spiegare con un’azione coordinata delle istituzioni”.

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