Nel segno della continuità. Francesco Mazzei è stato rieletto presidente del Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana per un secondo mandato. Fiorentino, classe 1959, è un imprenditore di successo, ceo della Marchesi Mazzei, che annovera tra le sue aziende la Tenuta Belguardo proprio in Maremma Toscana. Inoltre, ricopre attualmente anche la carica di presidente Avito, associazione che riunisce 22 Consorzi Vitivinicoli della Toscana, i quali forniscono praticamente la totalità della produzione Dop e Igt regionale con oltre 1 miliardo di fatturato, pari all’11% di quello nazionale.
Obiettivo: 10 milioni di bottiglie
“In un triennio dove la pandemia ha ostacolato le attività, si sono comunque ottenuti risultati incoraggianti riguardo la notorietà e l’apprezzamento della denominazione”, ha dichiarato il riconfermato presidente Francesco Mazzei.
“Questo conferma il potenziale della Doc Maremma Toscana; è auspicabile agire in continuità con gli obiettivi del programma di sviluppo messo in campo nel 2018”.
Sulla spinta della crescita produttiva della Doc e della sua notorietà nel periodo appena concluso, sono molteplici gli obiettivi. Prima di tutto si punta ad ampliare la base sociale e a stimolare la crescita qualitativa. Un secondo ma non meno fondamentale obiettivo è poi quello di raggiungere almeno le 10 milioni di bottiglie.

Consorzio Vini della Maremma Toscana: le strategie
Ma non è tutto. Il Consorzio Tutela Vini della Maremma Toscana è nato nel 2014. Conta ad oggi 314 aziende associate, di cui 97 aziende “verticali”. La produzione vede impegnati viticoltori piccoli e medi a fianco di alcuni dei nomi più blasonati del panorama enologico nazionale.
Tra i piani di sviluppo – oltre al percorso della creazione di sinergie con altri consorzi che operano sul territorio – l’ente che ha riconfermato alla guida Francesco Mazzei vuole dare vigore all’enoturismo e incentivare pratiche di agricoltura sostenibile e di precisione.
Tutto questo ha come focus l’esigenza di andare a creare valore per l’intera filiera.
“Tra i punti di forza da cui ripartire ci sono certamente il miglioramento del valore del brand Doc Maremma Toscana, in buona parte raggiunto con il Vermentino e che perseguiremo anche per le altre tipologie di vino previste dal disciplinare”, ha concluso Francesco Mazzei.
“La Doc Maremma Toscana è giovane ma si trova già al settimo posto per l’imbottigliato tra le Dop toscane. L’incremento dell’imbottigliato del 19% nel primo semestre del 2021, dopo il rallentamento del 2020 dovuto alla pandemia, fa ben sperare in prospettiva”.