Il weekend di Ferragosto abbia inizio. Ed ecco qualche consiglio da parte di noi di WineCouture per aiutarvi a farvi trovare pronti alla prova “bollicine” tra una grigliata in compagnia, una cena di coppia in riva al mare, affollati pranzi di famiglia o un semplice aperitivo tra pochi intimi.
La bollicina che funziona sempre, anche a Ferragosto: il Prosecco
Qualche proposta per provare a inoltrarsi nel variegato mondo del Prosecco, tra Doc e Docg. Iniziando da una delle sorprese estive che più ci sono piaciute: la novità Fm333 firmata Montelvini. Un Cru che oltrepassa il concetto stesso di Cru. Regalando alle colline di Asolo e al suo Prosecco Superiore Docg non soltanto un nuovo volto, ma una vera e propria rivoluzione da scoprire e indagare nella sua particolare peculiarità.
Altra variazione sul tema sulla bocca di tutti arriva dalla Doc: è il Prosecco Rosé. Tra le etichette che ci hanno colpito maggiormente tra quelle recentemente ri-assaggiate, dopo il lancio in pompa magna tra fine 2020 e inizio 2021, la versione “en rose” e solidale di Bosco del Merlo, nella versione Brut, quella trasversale di Vigneti Le Monde, che si spinge nel dosaggio fino a un curioso Extra Brut, e quella dallo slancio fruttato di Albino Armani, che presenta un Extra Dry.
Parliamo poi del Prosecco Superiore per eccellenza: quello di Conegliano Valdobbiadene. Qui la scelta sarebbe davvero sterminata. Segnaliamo giusto qualche etichetta per farsi un’idea: per un interessante raffronto tra dosaggi che aiuta a comprendere quanto giochi il territorio nell’elaborazione di un vino, le Rive di Masottina, con Rdo Ponente Brut e Rdo Levante Extra Dry; per una scelta green al 100%, lo Ius Naturae di Bortolomiol, Prosecco Superiore Docg Brut; per una scelta “controcorrente”, Così è (Col Fondo) Prosecco Docg frizzante rifermentato in bottiglia con l’aggiunta di mosto, in parte con lieve macerazione e che si presta a essere bevuto velato, di Bellenda; per due classici, l’intramontabile Cuvée del Fondatore, Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg Brut di Valdo, e il sartoriale Rive di Campea Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg Dry di Bisol1542; infine, per due espressioni molto diverse tra loro dell’eccellenza assoluta, la collina di Cartizze, il Dry Valdobbiadene Prosecco Superiore di Cartizze di Le Colture e il Valdobbiadene Superiore di Cartizze Brut La Rivetta di Villa Sandi.
E per chi cerca una bottiglia di effetto anche nel packaging: da non perdere è la limited edition in Magnum per il 19esimo scudetto dell’Inter dell’iconico Valdobbiadene Prosecco Superiore Docg Brut 52 di Santa Margherita e la luminosa proposta di qualità Doc firmata Luminour by Persico Frova, con l’etichetta personalizzabile.
Qualche Metodo Classico made in Italy per non sbagliare
Se si decide di puntare su una bollicina di maggiore spessore, è sul Metodo Classico che ci si deve indirizzare, anche a Ferragosto.
Tra i nostri preferiti degli ultimi tempi, segnaliamo innanzitutto l’inusuale Pinot Grigio Metodo Classico Alto Adige Doc firmato Santa Margherita. Poi due espressioni marchigiane dell’accoppiata Pinot Nero e Chardonnay, come la gastronomica Gran Cuvée Metodo Classico della cantina ascolana Velenosi e il Metodo Classico Brut che riporta il sorriso dell’anconetana Santa Barbara. E ancora: il volto non convenzionale delle colline di Gussago, Nicola Gatta, con il vero “must drink” degli ultimi 12 mesi, l’Ombra Cuvée Brut; ma anche due interessanti espressioni della Franciacorta “ufficiale”, con la naturalezza estrema del Pas Dosé d’Arborea Vita Vivente di Majolini e la scelta gourmet del Cuvée Brut di Lantieri. E poi l’Alta Langa Docg minimalista di Zero, Metodo Classico Riserva Pas Dosé Blanc de Noirs Millesimato Riserva di Enrico Serafino; e anche il fragrante N.S. della Neve di G.D. Vajra, Rosé Extra Brut a base Nebbiolo e Pinot Nero che nasce in terra di Barolo, proprio come il Cuvage de Cuvage Pas Dosé, Metodo Classico piemontese dell’omonima cantina di Acqui Terme (Alessandria) da uve Nebbiolo, Pinot Nero e Chardonnay. Espressione di montagna è il TrentoDoc nell’ispirata interpretazione della Riserva Brut Conte Federico delle Cantine Conti Bossi Fedrigotti. Mentre da Montecalvo Versiggia, sul prestigioso 45esimo parallelo, arriva Torti Gran Carisma: la migliore espressione, in versione Metodo Classico Brut Nature, delle uve Pinot Nero Oltrepò Pavese Docg di Torti Wines.

Bollicine per una grigliata: a Ferragosto (ma non solo), il Lambrusco è d’obbligo
Con la grigliata in compagnia, la convivialità del momento chiama il Lambrusco. Spesso dileggiato da chi poco lo conosce, ne esistono numerose proposte di altissima qualità. Tra i nostri preferiti, la palma d’oro la assegniamo d’ufficio a un “poco convenzionale per la zona” Metodo Classico: il Sorbara Doc di Cantina della Volta, tanto nella sua forma più tradizionale del Brut Trentasei, quanto in quella più raffinata del Rosé Brut.
Ma c’è un classico assoluto del reggiano che aiuta a orientarsi nel variegato mondo del Lambrusco e che da sempre ha uno spazio importante nel nostro cuore: si tratta del più riconosciuto volto di Medici Ermete, il Lambrusco Reggiano Concerto 25th Anniversary (ma fatevi tentare anche da Phermento, Lambrusco di Sorbara Doc Secco rifermentato in bottiglia).
E poi qualche nome in ordine sparso da tenere bene a mente: a iniziare dal Reggiano Lambrusco Spumante Dop Rubino del Cerro di Venturini Baldini, passando per il Migliolungo Lambrusco Frizzante Emilia Igp di EmiliaWine, fino al Lambrusco Scuro Emilia Igp di Lini 910 e il Lambrusco di Sorbara Doc Bollino Oro di Giacobazzi.

La Sicilia che non ti aspetti: cinque proposte per vedere l’effetto che fa
Chiudiamo nel profondo Sud. Dalle calde latitudini siciliane arrivano cinque bollicine che vi sorprenderanno e che sapranno offrire qualcosa di diverso aFerragosto. La prima novità che ha colorato la nostra estate con una curiosa nota di rosa è Duca Rosé, Charmat lungo 100% uve Frappato di Duca di Salaparuta che saprà accompagnare a tutto pasto con la sua piacevolezza. Altro nuovo volto di Sicilia è la bollicina bio a base Syrah di Baglio di Pianetto: l’eclettico Fushà Rosé. Poi c’è il Blanc de Noirs da uve Nero d’Avola di Principi di Butera, con la raffinata croccantezza e la spiccata mineralità del Metodo Classico Pas Dosé. Infine due espressioni di Etna e Nerello Mascalese: il perlage in stile Firriato del Gaudensius Blanc de Noir e lo spumante Brut, sempre Metodo Classico, di Re Befè, gastronomica proposta di Al Cantàra.