Degustare i movimenti di una sonata o una sinfonia, circondato da paesaggi mozzafiato e architettura uniche nel loro genere. Accompagnando con un calice la musica, in un mescolarsi di sensi. Il Consorzio del Vino Orcia dà appuntamento a tutti i wine lover al festival musicale che si svolge in luoghi simbolo della Denominazione. Sulla scia del claim che contraddistingue la Doc: “Sei nel territorio dell’Orcia, il vino più bello del mondo, bevilo”.
Una degustazione che coinvolge tutti i sensi
Dopo il sold out della prima serata del 16 agosto, questa sera, 18 agosto, si replica a Vitaleta. È stato infatti un successo il primo incontro del Festival Paesaggi Musicali Toscani, rassegna di musica classica che vede la presenza di artisti di fama internazionale, con il concerto dei Solisti di Milano Classica al Giardino Nilde Iotti di San Quirico d’Orcia, accompagnato dalle degustazioni di Orcia Doc.
Le note di Beethoven si sono sposate a calici del “vino più bello del mondo”, in una degustazione che ha coinvolto tutti i sensi.
Ascoltare la musica in luoghi unici degustando il vino del territorio, l’Orcia Doc, è infatti la base della collaborazione tra il Consorzio del Vino Orcia e il Festival Paesaggi Musicali Toscani. Come evidenzia il presidente Donatella Cinelli Colombini:
“L’idea nuova è proporre a tutti un mix di appagamenti sensoriali che aiuti a creare momenti unici dalle fortissime emozioni”.
“Con l’obiettivo quindi di innalzare il livello della rigenerazione psicofisica che, soprattutto dopo il periodo della pandemia, è diventata un bisogno collettivo”.

I prossimi eventi in calendario di Paesaggi musicali Toscani
Come anticipato, replica oggi, 18 agosto, con una nuova degustazione in programma nella spettacolare cornice della Cappella della Madonna di Vitaleta. Poi, ancora, l’evento ritornerà il 22 e 26 agosto.
Oltre al Giardino Nilde Iotti a San Quirico e alla Cappella di Vitaleta, saranno toccati anche altri luoghi suggestivi come Vignoni Alto e Pienza. In questi appuntamenti gli appassionati di musica classica potranno trovare all’ingresso dei concerti un calice di Orcia Doc da accompagnare all’esibizione.
Per tutti gli eventi in calendario e le degustazioni è obbligatoria la prenotazione.
Orcia Doc: di cosa parliamo e i numeri della Denominazione
Nata nel febbraio del 2000, l’Orcia Doc raccoglie nella sua area di produzione 12 comuni a sud di Siena: Buonconvento, Castiglione d’Orcia, Pienza, Radicofani, San Quirico d’Orcia, Trequanda, parte dei territori di Abbadia San Salvatore, Chianciano Terme, Montalcino, San Casciano dei Bagni, Sarteano e Torrita di Siena.
Il disciplinare di produzione prevede la tipologia Orcia (uve rosse con almeno il 60% di Sangiovese), l’Orcia Sangiovese (con almeno il 90% di Sangiovese) entrambe anche con la menzione Riserva in base a un prolungato invecchiamento (rispettivamente 24 e 30 mesi tra botte di legno e bottiglia).
Fanno inoltre parte della Doc il bianco, il rosato e il Vin Santo. A oggi sono 153 gli ettari di vigneti dichiarati su un totale potenziale di 400 ettari. La produzione media annua si attesta intorno alle circa 300mila bottiglie realizzate dalle circa 60 cantine nel territorio di cui oltre 40 socie del Consorzio di tutela che dal 2014 ha l’incarico di vigilanza e promozione Erga Omnes nei confronti di tutti i produttori della Denominazione.